venerdì 31 dicembre 2010

Cartolina per l'anno nuovo

Caro Anno Nuovo affidiamo alla tua benevolenza questa ”Cartolina da Lainate”.
Una cartolina che vorrebbe essere una preghiera, un augurio, una richiesta di risposte alle molte domande alle quali da soli non siamo in grado di rispondere.

Preghiere, auguri e richieste per la nostra Lainate.
Potremmo estenderle a tutta la nazione, che ne avrebbe quanto mai bisogno, ma non vogliamo chiederti miracoli ai quali, del resto, abbiamo smesso di credere da un pezzo.
Vogliamo essere pratici, limitiamoci al locale, al nostro territorio.
Possiamo anche non credere ai miracoli ma non per questo abbiamo smesso di credere:
siamo convinti che le cose possano migliorare lavorando ognuno sulla propria fetta di mondo.
Un detto americano recita: se ognuno pulisse il tratto di marciapiede davanti alla propria porta la città sarebbe sempre pulita.
Un detto che ci trova perfettamente d’accordo, sia se lo si interpreta come impegno che ogni cittadino dovrebbe spendere per il bene dei propri luoghi senza aspettare gesti che cadono dall’alto, sia come sommatoria di gesti quotidiani e locali che condizionano il futuro e il globale.

Caro Anno Nuovo ci chiediamo come mai l’Italia, unica nazione che prevede nella propria costituzione uno specifico articolo
(art 9)
dedicato alla protezione e conservazione del paesaggio, si stia letteralmente mangiando il proprio territorio a verde; soprattutto qui nel nord Italia, soprattutto qui nella provincia di Milano, soprattutto qui da noi nella parte nord della provincia.
Caro Anno Nuovo non riusciamo a capire come, a dispetto di questa selvaggia colonizzazione cementifera del territorio, non esista un corrispettivo aumento della popolazione: “L´Italia è il paese con un tasso di crescita demografica bassissimo eppure è da noi che il cemento consuma più suolo in Europa. Gli italiani non crescono, ma le case sì. Perché?
Sotto questa marea di case, strade e stabilimenti annega parte consistente del paesaggio italiano.
I Comuni, strozzati dal calo dei finanziamenti statali e poi dall´abolizione dell´Ici, sono stati spinti a fare cassa concedendo quante più licenze edilizie possibili.
Hanno venduto suolo senza altra logica che quella di tenere in piedi i bilanci.
E sono incentivati a continuare”.

Caro anno nuovo in previsione della prossima adozione del PGT ti chiediamo di illuminare i pensieri dei nostri amministratori, dagli la forza di non cedere alle tentazioni di facili acquisizioni di cassa, all’apparente convenienza del presente che rischia di regalare nefaste conseguenze per il futuro.
Dai a tutti noi coscienza del fatto che ci stiamo mangiando ciò che è indispensabile per la vita dell'uomo: l'ossigeno degli alberi, i campi per coltivare, per mangiare, i terreni che assorbono pioggia permettendo ai fiumi di non straripare a ogni forte temporale

Caro Anno Nuovo non giudicarci nostalgici ad oltranza, nemici del progresso e del diritto al lavoro edilizio.
Non guardiamo al passato come ad un tempo da recuperare ad ogni costo e in cui tutto era bello e sano, sappiamo che “il paesaggio non è un bene immutabile, dato una volta per sempre. Il paesaggio cambia continuamente è normale e sarebbe antistorico chiedere l’ibernazione del paesaggio ma le modifiche che si possono apportare devono essere controllate e devono rispondere a una logica che i paesaggi contengono dentro di sé e che va interpretata.”

Quando avevamo l'età che ora hanno i nostri figli, nei plumbei anni 70, non esisteva alcuna coscienza ecologica.
Il Bozzente e l'Olona non erano più dei fiumi ma si era mutati in discariche industriali a cielo aperto che cambiavano colore ogni settimana e sulle cui acque galleggiava schiuma colorata e maleodorante.
Gli sversamenti erano prassi comune, erano convenienti e non ci si curava troppo delle conseguenze
Solo dopo anni di scempi ecologici si è compreso che ciò che era accettata come prassi quotidiana era una prassi suicida e criminale.
Chissà per quanto tempo ancora dovremo subire le conseguenze della cecità di quei tempi, chissà per quanto tempo ancora dovremmo pagare in termini economici e di qualità della vita gli errori di valutazione di allora.
Gli sversamenti chimici nei nostri corsi d’acqua apparivano a quei tempi economici e in linea con il progresso allo stesso modo di come ora appare il fervore cementificatorio che ci investe.

Caro Anno Nuovo regalaci dei paletti da piantare per dare uno “stop al consumo di territorio”, regalaci nuove regole che limitino il consumo di territorio inedificato e incentivino il recupero delle aree dimesse e delle cubature inutilizzate.
Caro Anno Nuovo nel momento in cui i politici locali si augurano ( in buona fede ma miopemente) di “poter crescere in maniera sostenibile” instillagli nel cervello il tarlo di questa domanda:
Crescere, espandersi per un comune come Lainate è conveniente economicamente ?
E’ conveniente in termini di qualità della vita ?
E soprattutto crescere esponenzialmente, di anno in anno è fisicamente possibile?
Fino a dove vogliamo arrivare?
Fino a congiungerci con Origgio, Pogliano, Rho, Arese, Garbagnate?
Anche annettendoli con la forza il problema non si risolverebbe perchè si ripresenterebbe con i comuni successivi.
Quando arriverà il momento in cui qualcuno avrà il coraggio o più semplicemente il buon senso di decidere di fermarsi ?

lunedì 20 dicembre 2010

I benefici dell'asfalto si allargano una corsia per volta

Mercoledi 15 dicembre si è svolta una assemblea pubblica durante la quale sono state presentate nel dettaglio le previsioni progettuali definitive per l’allargamento dell’autostrada A8.
A dispetto della precente assemblea i rappresentanti di Società Autostrade hanno degnato la cittadinanza Lainatese della loro presenza.
Bisogna riconoscere la loro professionalità nell'esposizione del progetto: con i loro sorrisi di circostanza hanno cercato di persuaderci che Lainate oltre che ha doversi sentire onorata perché accoglierà la prima “cinque corsie” d'Italia dovrebbe pure ritenersi fortunata perché la realizzazione di questo nuovo record porterà innegabili benefici al territorio, benefici che cadranno come pioggia ristoratrice su una Lainate assetata di progresso.

Il progetto complessivo prevede la realizzazione della della quinta corsia ( con conseguente allargamento della attuale sede autostradale di circa 10 mt ), ritenuta necessaria per fornire maggior fluidità e sicurezza al traffico di passaggio.
Prevede 5 km di barriere fonoassorbenti di nuova generazione alte da 5 a 6 metri,
Prevede due nuovi passaggi ciclopedonali che scavalcano l'autostrada,
Ha previsto il ridisegno del progetto iniziale, azione che ha permesso di limitare espropri e abbattimenti di abitazioni
Prevede il riposizionamento del casello che, sempre a detta loro, suddividerà il traffico di ingresso e uscita allontanandolo dal centro abitato,
Prevede la realizzazione di una nuova imponente area di servizio, un nuovo Land Mark che caratterizzerà il nostro paesaggio,
Prevede la realizzazione di nuove strade di collegamento tra svincolo autostradale, Sempione e Varesina.
Prevede infine alcune compensazioni arboree.

Ascoltando questo ricco elenco e l'esposizione del tecnico e del funzionario della Società autostrade per un attimo ci siamo quasi convinti che la nostra cittadina fosse stata baciata in fronte dalla dea fortuna e che questa ennesima colata di asfalto e cemento in realtà altro non sia che un insperato beneficio per il nostro territorio.
Ma si è trattato sono di un attimo di sbandamento, una volta riacquistato il minimo spirito critico necessario abbiamo compreso che anche questa volta ci toccherà farci carico di ulteriori disagi e di nuovi scippi di terreni a verde destinati a essere asfaltati nel senso letterale del termine.
Anche questa volta ci toccherà rassegnarci a barattare alberi, terreno e aria, che non fanno muovere l'economia, con asfalto, cemento e traffico che al contrario smuovono capitali e lavoro.
Guardando il grado di urbanizzazione del nostro territorio riusciamo sempre meno a persuaderci che queste siano le scelte e le alternative migliori o comunque le uniche percorribili.
Continuando di questo passo arriveremo al punto che non avremo più alberi e terreni da barattare.
Ad ogni modo tra il rassegnarsi e l'erigere barricate esistono alcune vie di mezzo, una di queste è la contrattazione compensativa, percorso scelto dalla politica Lainatese nella sua interezza.
Con questo intento l'amministrazione comunale ha consegnato ai referenti di Autostrade “un nuovo documento contenente il rinnovo delle richieste di miglioramento e di compensazione che la Città di Lainate si aspetta di ottenere”. *
Pensate sia stata la scelta migliore? Non c'erano altre possibilità oppure si poteva fare di più?

* precedente documento del 30 marzo 2010

mercoledì 15 dicembre 2010

Quali colori verranno usati per ridisegnare la mappa della città?

Nei prossimi mesi Lainate è chiamata ad un appuntamento importante: l’adozione del PGT (piano di Governo del Territorio).
In ballo c’è il futuro prossimo del nostro territorio.
Il PGT (Piano di Governo del Territorio) è lo strumento di pianificazione urbanistica che ha sostituito il Piano Regolatore Generale e che definisce le linee di sviluppo e di trasformazione dell’intero territorio Comunale.
Si compone di tre documenti tecnici : il Documento di Piano, con durata quinquennale, che non “conforma” i suoli e che contiene gli aspetti e gli ambiti strategici che dovranno essere realizzati entro quel periodo; il Piano dei Servizi, che si occupa di quantificare e prevedere gli standard pubblici, che ha validità a tempo indeterminato; il Piano delle Regole, che conforma i suoli ed è molto simile ai vecchi PRG, in quanto contiene tutti i suoi riferimenti classici (zone omogenee, indici, rapporti, distanze, ecc.).

Il percorso realizzativo del PGT segue dei passaggi obbligati: dopo la prima approvazione del consiglio comunale la palla passa alla cittadinanza: si apre il mese a disposizione dei cittadini, delle associazioni, della cosiddetta società civile per presentare osservazioni e richieste di correzione al pgt
Infine l’amministrazione ha 90 giorni di tempo per valutare le richieste e chiudere l'iter.

Alla realizzazione del PGT quindi può partecipare attivamente la comunità, è una opportunità per dare voce alle esigenze dei cittadini, ai loro contributi di idee e di esperienze.
Ma come rendere possibile tale partecipazione, che realisticamente, risulta più teorica che pratica?
Generalmente la partecipazione dei cittadini si concretizza solo attraverso la presa visione, durante qualche incontro pubblico, di decisioni già prese.
Eppure, come abbiamo visto, esiste la possibilità che cittadini singoli e associazioni possano portare indicazioni, suggerimenti, desideri; lo si può fare presentando quella che viene chiamata “osservazione”.
Per presentare un’osservazione è necessario seguire dei passaggi precisi, pensiamo sia compito dell'amministrazione chiarirli e sollecitarli.
Come pensiamo sia corretto che l'amministrazione pubblicizzi e presenti pubblicamente il PGT prima ancora che venga sottoposto alla prima approvazione del consiglio comunale.
A tal proposito ci piace rimarcare il fatto che durante l'ultimo incontro che abbiamo avuto il sindaco ci ha fatto una promessa importante: l’amministrazione appronterà un documento sulla ciclabilità e sulla mobilità dolce da inserire come allegato al PGT.
Un documento che sottoporrà all’attenzione e alla possibilità di integrazione delle associazioni e dei cittadini.
Allo stato attuale non abbiamo idea di che ricaduta possa avere in termini concreti, ma l’inserimento di un “ciclo” documento all’interno del Piano Generale del Territorio è un passo positivo nella direzione che auspichiamo.

Chi ha il compito istituzionale di redarre il Pgt è l’amministrazione comunale, ma chi ha il compito altrettanto importante di contribuire e soprattutto controllare è l’opposizione.
Ci poniamo una domanda: l’opposizione sui banchi del consiglio comunale ha la forza, la capacità e soprattutto l’interesse per porre paletti a un'eventuale avanzare del cemento?

I cittadini si aspettano il mantenimento e la riqualificazione del verde, il rilancio del parco delle frazioni, la riqualificazione delle aree abbandonate
Ciò che riteniamo non solo auspicabile ma indispensabile e che per lo meno i pochi terreni a destinazione agricola e a parco rimangano tali.
Nessuno auspica che i proprietari dei terreni attualmente edificabili vengano privati dei loro sacrosanti diritti, ciò che auspichiamo e che terreni ora agricoli o a verde pubblico non si trasformino magicamente in edificabili
Nessuno mette in discussione la buona fede dell’amministrazione, ma ci spaventa il fatto che si parli di perequazioni, di diritti acquisti dai proprietari, di necessità di fare cassa a ogni costo e non si parli di porre paletti sicuri e inviolabili a difesa dei risicati spazi a verde superstiti per far si che rimangano tali anche domani.

giovedì 9 dicembre 2010

Lainate e l'autostrada: 90 anni di primati non richiesti. L’atto finale?

A marzo avevamo postato un articolo dal titolo: “Lainate e l'autostrada: 90 anni di primati non richiesti”. Abbiamo pensato di riproporlo parzialmente in vista dell’incontro che si terrà il 15 dicembre alle ore 21, presso il Padiglione delle Feste dell’area ex Podere Toselli, in cui verrà presentato il "Progetto definitivo dell’ampliamento alla V° corsia dell’autostrada A8".

“Nel lontano 21 settembre del 1924 venne inaugurato a Lainate il primo tratto di quella che diverrà l'autostrada dei Laghi e che sarà la prima autostrada a pedaggio realizzata in Italia.
Da allora l'abitato di Lainate è tagliato in due da un nastro d'asfalto che per quanto certamente utile alla comunità nazionale rappresenta pur sempre un taglio nel tessuto locale, una ferita che provoca non pochi disagi.
Dopo quel iniziale primato autostradale italiano del 1924 Lainate non se ne è più fatto mancare uno; a voi decidere se considerarlo un vanto o meno.
Il prossimo primato è di imminente realizzazione: la Società Autostrade S.p.A. ha deciso di allargare l’Autostrada A8 dallo svincolo di Lainate alla barriera di Milano Nord, inserendo per questo tratto, per la prima volta in Italia, la quinta corsia.
A seguito di una serie di incontri tra Autostrade, Regione Lombardia, Provincia di Milano e comune di Lainate, si era giunti ad una soluzione progettuale resa pubblica durante il consiglio comunale aperto del 25 03 2010.
Ci spiace sottolineare che a quel incontro mancavano, seppur invitati, i rappresentanti di Autostrade, della regione e della provincia.
Assenze che ci pare testimonino quanto questi enti siano poco vicini alle esigenze della popolazione locale….( l’articolo continuava )”

In pratica il progetto reso pubblico a Marzo prevedeva un ampliamento della sede autostradale di oltre 10 metri in totale (ampliamento che comporta l'abbattimento di numerose abitazioni), la creazione di una nuova enorme area di servizio prospiciente all'Autogrill che determinerà il sacrificio di un'area a destinazione agricola tra l'altro svenduta in passato a società autostrade a costi irrisori e infine il ribaltamento del casello che, al di là delle motivazioni addotte dall'ente autostrade, pareva una scelta atta ad agevolare il mega centro commerciale e i nuovi insediamenti abitativi previsti con la riconversione dell'area ex Alfa Romeo, riconversione che nel frattempo è saltata.

Il 15 dicembre avremo modo di appurare se tale scenario è mutato o meno e soprattutto se a seguito di queste scelte imposte dall'alto sono state previste compensazioni ai disagi che la città di Lainate dovrò subire.

venerdì 26 novembre 2010

La quotidianità dell'indecenza (parte 2°)

Tempo addietro ( per l'esattezza era il 25 marzo 2010 ) avevamo pubblicato una "cartolina" indirizzataci da un cittadino che si lamentava delle "... condizioni indecenti del passaggio pedonale che collega via Roma a via Cairoli. ....Il sentiero pedonale, il praticello che lo costeggia da una parte e il canaletto irriguo dall’altra sono costellati di cartacce e rifiuti vari, addirittura di sacchi della spazzatura abbandonati; e ci troviamo nel centro del paese, non in un area periferica abbandonata.
Per non parlare poi di quanto resta tra l’erba dopo le passeggiate dei cani (perché non prevedere un’area attrezzata per permettere ai proprietari di cani di farli sfogare senza imbarazzo?)
Questo fiorire di cartacce e immondizie varie è certo un problema ma il problema maggiore sta nel fatto che a forza di passare in mezzo a questo spettacolo desolante si finisce per farci l’abitudine, per considerarlo normale, per non farci neppure più caso, tanto che si finisce per non indigna neppure più.
Il mio timore è che i nostri bambini, assistendo quotidianamente a questo stato delle cose cresceranno nella convinzione che questa indecenza sia la regola, la normalità.
... Mi rendo ben conto che l'amministrazione ha poche responsabilità nei confronti dell'inciviltà dei propri cittadini, ma una amministrazione che fa politica nel senso nobile del termine dovrebbe guardare al domani e se non opera bene oggi sarà responsabile dell’eventuale scarso senso civico dei propri futuri cittadini.
Io posso anche spiegare ai miei figli che la sciatteria e la maleducazione alla quale assistono quotidianamente non dovrebbero essere la quotidianità ma l'eccezione; io posso anche spiegare che le strade, le vie, le aree verdi delle nostre città appartengono a tutti e per questo motivo bisogna averne cura come si ha cura dei propri beni, ma se loro crescono circondati da questi esempi rischieranno di convincersi che questo è lo stato delle cose e questa è la quotidianità che ci meritiamo.
In virtù di questa considerazione chiedo agli uffici preposti di attivarsi per una campagna di pulizia più massiccia e capillare e per l’installazione di un maggiore numero di cestini della spazzatura, convinto come sono che anche gli incivili e i maleducati hanno qualche scrupolo a sporcare laddove esiste cura e pulizia....."


Da quel lontano 25 marzo nulla è cambiato come dimostra il video:



Siamo tornati a bussare ai portoni del municipio ( in senso metaforico ) protocollando questa "cartolina", attendiamo fiduciosi novita in merito:

"Buongiorno
La presente per segnalare le pessime condizioni di decoro in cui versa il vialetto pedonale che collega via Roma a via Cairoli.
La responsabilità di tale condizione è certo da attribuire alla mancanza di rispetto per gli spazi pubblici dei soliti maleducati.
Vorremmo comunque fare notare che gli operatori della nettezza urbana si limitano a pulire solo i primi metri alle estremità del vialetto ma sopratutto vorremmo fare notare l'assoluta mancanza di cestini della spazzatura lungo il tragitto.
Cestini che potrebbero essere molto utili per invogliare i “soliti maleducati” a un comportamento più civile e rispettoso.
Certi di un Vs pronto interessamento Vi ringraziamo anticipatamente."

sabato 20 novembre 2010

L'Accordo di Programma Alfa Romeo è stato bocciato. E adesso? ... Parliamone!

Inoltriamo questo invito che pur arrivando da Arese interessa direttamente anche Lainate:

"Il Comitato Difendiamo Arese e il Coordinamento Area Alfa – Un altro progetto è possibile, invitano i cittadini all'Assemblea del 26 Novembre (Auditorium Aldo Moro, presso il complesso scolastico di via Varzi, alle ore 21).
Un'occasione per far sentire la propria voce e per proporre nuove idee in fatto di trasporto pubblico, viabilità, ambiente e riassetto dell'Area Alfa.
La bocciatura da parte del Consiglio Comunale ii Rho e dell'Accordo di programma promosso da regione Lombardia per l’ex-Alfa di Arese riapre i giochi sul futuro della vasta area.
Il progetto bocciato prevedeva l’insediamento di un grosso centro commerciale e la trasformazione in residenziale, prefigurando il definitivo abbandono della vocazione industriale in un comparto di 2 milioni di metri quadrati a pochi chilometri da Milano che nel momento di massima attività impiegava 19mila lavoratori.

Regione Lombardia, che pure aveva a lungo vagheggiato l’idea del "Polo della mobilità sostenibile", è passata dall’innovazione industriale alla più prosaica e remunerativa combinazione di commerciale e residenza, contestata da un'accesa opposizione locale, dalla raccolta di 4000 firme tra i cittadini di Arese e 1600 tra quelli di Lainate, e da due partecipate manifestazioni, ad Arese e Rho.
La nostra associazione ha sostenuto un’idea diversa, chiedendo un progetto che puntasse sull’insediamento di attività produttive di eccellenza e sul rispetto dell'ambiente.
Questa scommessa ora torna in campo: senza l’ambizione di fornire una soluzione compiuta, proviamo a lanciare la palla nel campo industriale alla green economy, ovvero a chi si occupa di riduzione delle emissioni, efficienza energetica, produzione di energia da fonti rinnovabil: un vasto campo di azioni e investimenti che ovunque, nei Paesi a economia industriale, vede già in campo una vivace e crescente competizione tra imprese: pannelli fotovoltaici, materiali e componenti per edilizia ad alte prestazioni, macchine industria li a basso consumo, nuove motorizzazioni.
La domanda è: tutto ciò può concretizzarsi nell’area ex-Alfa, oppure stiamo coltivando illusioni?
Quali richieste avanzare agli interlocutori istituzionali, Regione e Stato ma anche Unione europea, per avviare un percorso che combini sfida ambientale e ripresa economica?
E ancora: perché l''idea di un trasporto pubblico su rotaia, che colleghi Arese alle ferrovie nord e al metro Rho-Pero è stato abbandonato?
Come difendere l'area verde limitrofa all'Alfa Romeo da tentazioni speculative?
Per rispondere a queste ed altre domande invitiamo la popolazione a discutere di nuove soluzioni per un'area così importante per il nostro territorio."


A margine dell'invito ci permettiamo due domande finali che non vogliono essere provocatorie ma vorrebbero servire da stimolo per un ragionamento più ampio:
l'accordo di programma Alfa Romeo è stato bocciato grazie alla mobilitazione dei cittadini e al lavoro di comitati volenterosi oppure è stato bocciato a causa di giochi di potere e di ripicche politiche dei partiti che altrimenti sarebbero tranquillamente passati sopra queste civili proteste?
Tra i due mali quale era il male peggiore: la riqualificazione che l'accordo aveva prospettato o il protrarsi dello stato di degrado e di abbandono in cui versa da tempo ( e a questo punto per altro tempo ancora) l'area ex Alfa Romeo?
Non sono domande retoriche queste, sono poste proprio perchè non abbiamo risposte.
Qualcuno è in grado di fornirle?

lunedì 15 novembre 2010

Una rosa tra il Lura e Villoresi

Sabato 20 Novembre 2010 alle ore 10.00 a Lainate presso la sala delle Capriate ( secondo piano della biblioteca pubblica ) si terrà il convegno "Una rosa tra il Lura e Villoresi".

Oltre a venire presentato ufficialmente il progetto del nuovo parco del Lura Lainatese si parlerà delle scelte verdi per Lainate, della Rete Ecologica Regionale, della dorsale verde nord Milano e del piano per rendere il canale Villoresi un corridoio verde, una fascia ecologica e ricreativa in grado di connettere Ticino e Adda oltre che le aree di verde protetto esistenti nell'area nord di Milano come Il Roccolo, le Groane, il parco del Lura e del Grugnotorto.

Ci auguriamo che gli abitanti di Lainate partecipino numerosi per dimostrare il loro interesse nei confronti delle scelte ecologiche che potranno influenzare il presente e soprattutto il futuro del nostro territorio.

martedì 2 novembre 2010

Diamo a Cesare quello che è di Cesare

Lamentarsi delle inefficienze dell'amministrazione pubblica è da sempre sport nazionale assai praticato. Talvolta anche noi vi indugiamo compiacendoci.
E’ un'attività facile, non impegna più di tanto e a chi lo pratica regala la soddisfazione di sentirsi impegnati e attenti oltre che anticonformisti.
Indignarsi, pretendere, fare del sarcasmo sono inoltre attività che possono rivelarsi una salutare valvola di sfogo.

A tale proposito si potrebbe aprire una parentesi sul ruolo che riveste nella società attuale la figura dell'indignato da salotto, del ribelle da computer, del politologo da bar, del disubbidiente da telecomando, sempre pronto a lamentarsi ma mai a proporre o a spendere il proprio tempo in prima persona.
Tale parentesi rischia però di rivelarsi troppo ampia e di portarci fuori strada; per questa volta sorvoliamo confidando nella possibilità di aprirla in una futura occasione.

Sport meno praticato è quello in cui si rende merito alle cose ben fatte, in cui si da a Cesare quel che è di Cesare. E' in effetti uno sport più difficile, che regala minori soddisfazioni e richiede una certa dose di umiltà; tra l'altro praticandolo si corre il rischio di essere accusati di piaggeria o di partitismo.
Ritenendoci immuni da tali accuse e per non fare sempre la parte di quelli che criticano e segnalano solo i lati negativi delle cose per questa volta abbandoniamo la pratica dello sport nazionale e segnaliamo alcuni lavori, a nostro giudizio, ben fatti.
Non ci riferiamo ai grossi interventi che stanno interessando o interesseranno la nostra cittadina e di cui avremo modo di parlare compiutamente in altre occasioni, ci riferiamo a opere minime riguardanti la ciclopedonabilità.
Lavori di manutenzione che danno il senso della cura di un luogo e che servono a renderlo migliore, maggiormente sfruttabile e vivibile.
Lavori che come associazione avevamo sollecitato e che, con soddisfazione, vediamo ora realizzati.
Alcune delle criticità risolta da tali lavori facevano parte delle segnalazioni che stiamo raccogliendo nell'inventario sulle mancanze ciclabili
Il risultato di tale inventario verrà protocollato a breve e consegnato all'amministrazione nella speranza di essere di aiuto nell'individuazione delle manutenzioni necessarie a rendere il nostro comune più percorribile per pedoni e biciclette e di conseguenza anche per gli automobilisti.

Diamo quindi a Cesare quel che è di Cesare:
rendiamo atto della sistemazione di un dosso di limitazione velocità in via Friuli che permette la continuità in sicurezza del percorso ciclopedonale ( il fantomatico cannocchiale) che collega via Prima Strada a via Grancia.
Rendiamo atto della sistemazione definitiva dello scivolo di ingresso della ciclabile di via Prima Strada e ne approfittiamo per lanciare un accorato appello:
Non lasciamo solo quel tratto di pista! Abbiamo fatto trenta facciamo trentuno: colleghiamo questo tratto a quello che costeggiando il Bozzente porta alla zona mercato delle frazioni.
Sono due tratti separati da qualche centinaio di metri di asfalto , di terra, di dossi e di parcheggi, qualche centinaio di metri che impediscono ai due tratti di congiungersi e di essere finalmente felici e realizzati e che impediscono ai cittadini di usare compiutamente i percorsi protetti per pedoni e ciclisti.
Rendiamo atto del ripristino della segnaletica orizzontale che delimita la lunga corsia ciclabile di via Pogliano
Rendiamo atto della risistemazione dei parapetti lungo la ciclovia del Villoresi.
Non sappiamo se sia stato un lavoro effettuato direttamente dal comune di Lainate o dal consorzio Villoresi o dalla provincia responsabile del progetto Mibici ma comunque rendiamo atto.
Infine rendiamo atto della sistemazione di una fontanella a disposizione degli assetati presso il percorso vitae del Villoresi.

Per questa volta abbiamo abbandonato lo sport nazionale e abbiamo cercato di dare a Cesare ciò che era suo, ma ci piace ribadire un fatto: il compito che ci siamo prefissati non è questo ma al contrario è quello di pungolare Cesare/amministrazione a dare il meglio di se per il bene dei cittadini e del territorio che è stato chiamato ad amministrare.

giovedì 28 ottobre 2010

Che fine ha fatto il parco Alfa Romeo, il laghetto e le barchette sull'acqua?

Riceviamo questa cartolina da parte di Ciclante e la rigiriamo alla vostra attenzione:

Mesi addietro avevo appreso con piacere la notizia della futura realizzazione di un nuovo parco pubblico a Lainate con tanto di laghetto alimentato dalle acque del Villoresi.
Un parco pubblico che dovrebbe sorgere ( l'utilizzo del condizionale è d'obbligo considerando come stanno andando le cose ) nell'area affidata in comodato d’uso gratuito al consorzio Plis Parco del Lura.
Non ricordavo per quale data fosse previsto l'inizio dei lavori e sono andato a rileggermi l'articolo sul vostro blog.

Qui apro una parentesi su quale sia, a mio modo di vedere, la funzione dei blog in generale e di “Cartoline” a riguardo del territorio di Lainate.
Oltre a essere veicolo di informazione i blog sono sopratutto archivio, testimonianza a disposizione di chi vuole documentarsi e mantenere memoria storica dei fatti.
Questa breve parentesi per dire che, rileggendo l'articolo, ho scoperto che l'inizio dei lavori era previsto per Settembre 2010.
Siamo ad Ottobre e nell'area interessata non c'è la benché minima traccia di inizio lavori.
E' possibile che si sia fermato tutto? Qualcuno sa spiegarne il motivo?
Eppure mi era parso di capire che i soldi da parte della provincia erano già a disposizione.
Già immaginavo uno spazio verde dove poter prendere il sole e passare qualche ora in relax, un amico pensava già di utilizzare il laghetto promesso per farci galleggiare le sue barchette telecomandate, altri ancora speravano nella realizzazione di uno skatepark per i ragazzi visto che a Lainate non esiste ed è molto richiesto.

Prendo a prestito uno stralcio dell'articolo del novembre 2009:
“Durante l’ultima riunione della commissione ecologia è stato presentato il progetto del parco Alfa Romeo i cui lavori partiranno a settembre 2010 con una prevista conclusione a dicembre 2011...... …. Lainate aveva fatto questa scelta, come si legge nel sito del comune, per “consolidare la salvaguardia delle aree inedificate fra Lainate e l’Alfa Romeo. Per connettere le aree regionali protette (come il Parco delle Groane) col sistema del verde urbano. Per valorizzare la presenza del corso d’acqua, ricostruendo, per quanto possibile, il paesaggio delle sue sponde. Per dotarsi di una struttura di gestione del verde territoriale, che non può essere affidato alle normali strutture comunali”.... ...I lavori permetteranno di recuperare un’area attualmente abbandonata trasformandola in un’area verde naturalistica e fruibile dalla cittadinanza”.
Allo stato attuale quella rimane un'area degradata e abbandonata, utilizzata come luogo di spaccio.
Gli spacciatori per proteggere quello che evidentemente considerano loro territorio gettano lungo i sentieri pietre e rami per ostacolare i mezzi delle forze dell'ordine e impedire la circolazione delle moto da cross, evidentemente perché se quel luogo viene frequentato e vissuto dai cittadini non è più utile per i loro traffici illeciti.
Qualcuno sa dirmi quando quest'area verrà resa fruibile dalla cittadinanza come era stato promesso in commissione ecologia?


*la foto mostra un tratto della ciclabile del parco del Lura a nord di Saronno


mercoledì 13 ottobre 2010

Una cartolina per l'assessore Dell'Acqua

Carissimo assessore Dell’Acqua, abbiamo letto l’intervista da Lei rilasciata al settimanale Settegiorni e pubblicata il 1 di ottobre a lato di un articolo che parlava delle carenze ciclopedonali a Lainate.
Siamo rimasti insoddisfatti dalle sue risposte perché vi leggiamo un linguaggio politichese che tende ad aggirare l’argomento mobilità ciclistica senza entrarvi nel merito.
Ai tempi dei nostri primi incontri con Lei, come associazione e come cittadini, abbiamo pensato “forse abbiamo degli amministratori che vogliono badare ai fatti e non fare solo chiacchiere, che vogliono tenere conto delle esigenze e delle proposte dei cittadini e che tentano di creare un progetto forte che affronti i problemi del territorio in modo programmato e non con interventi isolati e slegati tra loro”.
Ora è passato un po’ di tempo da quei primi incontri e cominciamo a nutrire dubbi sul quei primi giudizi.
A quasi 1 anno e mezzo dall’insediamento di questa amministrazione è stata completata, meritoriamente, qualche opera, sono stati portati nelle casse dell’amministrazione parecchi soldi tramite oneri di urbanizzazione che per contro porteranno nuovi insediamenti abitativi e nuovo cemento ma dal punto di vista della mobilità alternativa poco è stato fatto: è stato posizionato qualche dosso e qualche ulteriore troncone di pista ciclabile privo di alcuna visione globale.
Con buona probabilità non ritiene prioritario e nemmeno importante affrontare la questione della mobilità ciclabile e sostenibile ma come cittadini che vivono il territorio di Lainate pensiamo che il problema della mobilità, con tutti i suoi corollari di vivibilità, di traffico congestionato e di inquinamento atmosferico e acustico sia un problema non più rimandabile.
Il Piano di Governo del Territorio è alle porte, ci chiediamo se in esso è previsto un piano urbano del traffico che agevoli una mobilità urbana pedonale e ciclabile?
Sistemare le buche sull’asfalto è importante ma riteniamo più importante definire, con un ottica rivolta al futuro, come questo asfalto deve essere impiegato.
Come associazione abbiamo pensato di fornire il nostro contributo facendola incontrare con 3 architetti di Ciclobby specializzati nella realizzazione di progetti di ampio respiro e nell’ottenere finanziamenti pubblici, architetti che avrebbero fornito consulenza gratuita.
Abbiamo inoltre presentato alla sua attenzione una proposta di mobilità sostenibile sul territorio di Lainate e ci siamo resi disponibili gratuitamente a dare una mano per la costituzione di un ufficio biciclette che possa fare da collegamento tra cittadinanza e amministrazione in materia di ciclopedonabilità.
Quali sono state le sue risposte?
Agli architetti di Ciclobby avete chiesto come raddrizzare una curva a gomito o se mettere un dissuasore ad un incrocio oltre che ammettere che l'ufficio tecnico non ha personale sufficiente per preparare progetti.
Per le altre due proposte che abbiamo regolarmente protocollato l'unico appunto che avete fatto è che c'erano troppe parole scritte, nel frattempo siamo ancora in attesa di una risposta ufficiale da parte sua (si ricorda che il regolamento prevede una risposta entro 30 giorni e si ricorda come si lamentava quando il suo predecessore non lo faceva?).
Nel frattempo è scaduto l'ennesimo bando per avere finanziamenti regionali su progetti di mobilità sostenibile; bandi e progetti che evidentemente richiedevano troppo del suo prezioso tempo per essere valutati.
Potrebbe rispondere che la nostra è una democrazia di rappresentanza e non una democrazia diretta e che quindi i cittadini si devono limitare a votare e considerare questo l'unico contributo da fornire alla collettività, insomma il compito dei cittadini è essere elettori e a tutto il resto ci pensano gli eletti.
E' inoltre lecito che lei consideri queste nostre proposte poco interessanti o poco valide.
Ma a questo punto ce lo comunichi apertamente, ce ne faremo una ragione; ci comunichi (a noi e ai suoi elettori) quale è la vostra posizione in merito alla ciclopedonabilità.
Perchè fino ad oggi non si è capito. Tante parole e pochi fatti.
Faccia qualcosa di concreto per questo paese, per realizzare una vivibilità che vada oltre l’automobile ed il letto affinché Lainate non diventi definitivamente un paese dormitorio per uomini e macchine.
Nuove case, nuovi parcheggi, nuovi garage, palazzi e centri commerciali sono ampiamente previsti, le Dia ed i permessi edificatori fioccano, pare che si possa fare cassa solo e sempre con gli oneri di urbanizzazione.
Forse inserire progetti di ciclopedonabilità e rispetto del verde all’interno del PGT può essere di intralcio a questo modo di fare cassa, per questo motivo abbiamo timore che non si aspetti altro per far calare nuove gettate di cemento sugli ultimi campi rimasti intorno al comune.
Magari dopo questo sfogo troverà il tempo per un confronto diretto, magari riuscirà a fare colazione anche con noi una mattina e non sempre con i soliti noti……

Cartoline da Lainate

domenica 3 ottobre 2010

L'area pubblica del Bar Castello a Barbaiana: il degrado, la pericolosità, i problemi causati agli abitanti della zona.

Riceviamo questa "Cartolina da Lainate"
“Da anni la zona delle scuole di Barbaiana vive un problema causato dalla costruzione del Bar Castello, inizialmente destinato ad una utenza giovanissima ma mai finalizzato a quello. Oramai bande di maleducati 18enni e oltre, italiani e non, abusano ad ogni orario del parco e delle infrastrutture, come il campetto da calcetto, causando il più classico dei problemi agli abitanti adiacenti. Anni di richiami alle forze dell'ordine, ai funzionari preposti, poco il risultato.
Allego delle foto per mostrare il degrado e la pericolosità della zona.
Le foto mostrano chiaramente l'incomprensibile agibilità di quel campetto da calcetto che oltre all'inquinamento acustico causato agli abitanti ha la particolarità di essere pericolossissimo anche per i bambini al quale era destinato oltre che alle teste già malconce dei maggiorenni che lo utilizzano.
Spigoli vivi agli angoli delle porte, marciapiede con spigolo superiore che delinea tutto il perimetro pochi centimetri al di fuori del campo di gioco, pali di sostegno rete metallica senza protezione disseminati in ogni punto.
Oltre alla realizzazione, anche la manutenzione è difettosa. La porta di ingresso al campetto è chiusa ad orario prefissato (quale?) ma la rete che la forma è divelta consentendo l'entrata a chiunque e quando desidera.



Il cancello di entrata dalla zona del bar è aperto anche quando il bar è chiuso lasciando la zona incontrollata.
Per ultimo è mostrato il degrado nella zona di facciata del bar esattamente all'entrata delle scuole medie.
Shindra”


Riportiamo la segnalazione di Shindra senza avanzare alcun commento.
Per amore di cronaca teniamo solo a precisare che il terreno su cui insiste il fabbricato in oggetto è stato ceduto al comune di Lainate dalla Cooperativa che ha edificato le villette e i palazzi di via Cairoli e via Caracciolo affinché venisse trasformato in parco pubblico.
La responsabilità della manutenzione e del corretto utilizzo dell'area pubblica in questione ricade quindi sull'amministrazione comunale, in maniera diretta occupandosene in proprio o indiretta facendo rispettare gli accordi di gestione dell'area.

mercoledì 22 settembre 2010

Dalle belle parole ai fatti concreti passando dagli esempi virtuosi

“La politica non dovrebbe limitarsi a gestire solo il qui e ora, dovrebbe possedere una prospettiva più ampia, aperta alle possibilità e alle conseguenze del domani.
Non dovrebbe accontentarsi di volare rasoterra ma dovrebbe avere il coraggio di volare alto, di aprirsi a orizzonti più vasti, immaginare e realizzare un’urbanistica nuova.
La politica non può limitarsi a compire azioni che si adeguano alle circostanze esistenti ma deve porre le condizioni per permettere che ciò che attualmente è impossibile diventi possibile domani”.
Sono belle parole queste pronunciate da una persona illuminata, ma anche le belle parole pronunciate da persone illuminate servono a poco se non si traducono in atti concreti.



L’amministrazione di Cassinetta ha fatto delle scelte che producono atti concreti, atti che guardano alla sostenibilità del nostro futuro.
Cassinetta di Lugagnano è attraversata dal Naviglio Grande, noi dal canale Villoresi.
Loro stanno in provincia di Milano, noi pure.
Insomma qualche similitudine tra Cassinetta e Lainate esiste, perché allora non seguirne l'esempio virtuoso?
E’ vero, le amministrazioni locali devono risolvere il difficile compito di fare quadrare i bilanci, ma svendere oggi il territorio per fare cassa potrà anche essere un modo per mettere una toppa al presente ma a lungo andare rischia di provocare strappi insanabili per il domani.

Le conseguenze delle scelte e delle azioni di oggi le sconteremo domani: corriamo il rischio che il nostro territorio venga rovinato in modo irrimediabile.
E’ necessario interrogarsi per quanto ancora vogliamo, ma soprattutto possiamo continuare a consumare, a deturpare, a sperperare quello che è il nostro bene pubblico più prezioso: il territorio.
Le nuove costruzioni si sta mangiando le poche fette di natura che ci sono rimaste, inoltre ci attende l’allargamento dell’autostrada, il conseguente riposizionamento del casello, la realizzazione di nuove strade di servizio al previsto megacentro commerciale nell’area ex alfa. Tutto questo come se non bastasse il cemento e l’asfalto già presente, come se non bastasse l’inquinamento da record della nostra zona.
La strada maestra della cementificazione è piastrellata di buone intenzioni, la si percorre ripetendo che porta lavoro, sviluppo, nuovi abitanti, ma sarà del tutto vero?
E poi cosa vuol dire sviluppo? Vuol dire espandere l’abitato fino a farlo confondere con quello dei comuni limitrofi? Vuol dire aumentare la popolazione e di conseguenza spendere i soldi derivanti dagli oneri di urbanizzazione per fornire nuovi servizi ai nuovi cittadini.
E poi esiste una realtà che fatichiamo a comprendere e che vorremmo qualcuno ci spiegasse : come è possibile che a fronte di un aumento esponenziale delle nuove costruzioni (tra l’altro edificate generalmente su terreni vergini sebbene esistono numerosi vani sfitti e aree abbandonate da riedificare) non c’è il corrispettivo aumento della popolazione?
In pratica sono proprio necessarie tutte queste nuove costruzioni?

Altri investimenti, altre tattiche, altri progetti che abbandonano la strada della cementificazione incontrollata richiederebbero una fantasia, una programmazione e un coraggio che rischiano di venire tacciati di irrealismo e utopismo, ma da parte di amministrazione illuminata sarebbero scelte di consapevolezza, scelte di chi è disposto a rinunciare a introiti immediati e speculativi in cambio del miglioramento della qualità della vita nostra e delle generazioni future; scelte coraggiose e controcorrente che inciderebbero profondamente sul nostro presente e sul nostro futuro.

Ci piacerebbe realizzare un censimento fotografico di tutti i cantieri attualmente aperti sul territorio di Lainate. Se qualcuno volesse inviarci le proprie foto ne saremmo grati.

sabato 18 settembre 2010

".. e quindi uscimmo a riveder le stelle" in bicicletta... la prossima volta.

Riceviamo questa “cartolina” da parte dell'associazione culturale di ciclisti urbani ciclopolis:

Mercoledì 22 Settembre 2010 presso la sala delle Capriate (largo delle Scuderie 5 Lainate) avrà luogo la presentazione ufficiale dell'Associazione Ciclopolis alla quale farà seguito una conferenza con proiezione di immagini sul tema “La città ciclabile: uno sguardo sull'Europa e sul nostro territorio”.
Ciclopolis è nata per iniziativa di un gruppo di cittadini attenti alle problematiche ambientali, al degrado del territorio e alle difficoltà che affronta chi vuole utilizzare quotidianamente la bicicletta.

L'associazione si pone come obiettivo lo sviluppo di una ciclabilità sicura e gratificante nel territorio, nella convinzione che un utilizzo più frequente e diffuso di un mezzo intelligente e salutare come la bicicletta possa innescare un significativo processo di riqualificazione ambientale, urbana, sociale e culturale..
L'associazione è ai primi colpi di pedale ed è alla ricerca di compagni di viaggio che vogliano contribuire al suo sviluppo.


In occasione della settima edizione di "Lombardiainbici 2010" e della "Settimana europea della mobilità" Ciclopolis ha organizzato alcuni eventi pro mobilità clclabile.
Oltre alla già citata conferenza di mercoledi 22 Settembre, è stata effettuata la distribuzione di un questionario sull’uso della bicicletta agli studenti delle scuole medie Lainatesi. Sfortunatamente i due appuntamenti previsti per Sabato 18 settembre: “Ciclofficina in piazza, impara a riparare la tua bici” e “Pedalata sotto le stelle lungo il canale Villoresi con lezione di astronomia” sono stati rinviati a data da definirsi a causa delle sfavorevoli condizioni atmosferiche.

sabato 11 settembre 2010

Il canale Villoresi, la sua ciclovia e le occasioni che non si possono sprecare

Questo è un filmato sulla bicicletta e sulla visione del mondo che si può godere guardandolo dall'alto di un sellino, ma è anche un filmato sulle piste ciclabili o più propriamente sulla scarsa progettualità che le sovraintende, è pure un filmato che vorrebbe mostrare la bellezza fragile del nostro modesto e maltrattato verde, infine è un filmato che vorrebbe testimoniare la piacevolezza di alcuni tratti del canale Villoresi e delle sue alzaie.




Il canale Villoresi è percorso quotidianamente da centinaia di persone ed è un patrimonio ecologico importantissimo per Lainate e come tale andrebbe valorizzato e protetto.
Ancor più ora che è prevista la realizzazione del parco Alfa Romeo nell’ambito del consorzio parco del Lura ( sempre ammesso che non venga bloccato dai lavori di riqualificazione dell’area ex alfa romeo)
Il parco è decentrato rispetto all’abitato e quindi per essere pienamente vissuto e sfruttato dai Lainatesi occorre che sia ben collegato altrimenti rischia di essere l’ennesima occasione perduta.
È necessario quindi che la ciclovia del Villoresi diventi ancora più protagonista del tessuto urbano sia per la propria fruizione sia come arteria di comunicazione comunale e extracomunale.

A questo riguardo segnaliamo un’opportunità che capita a proposito e che andrebbe colta al balzo: è stato indetto un nuovo bando di finanziamento della Regione per interventi a favore della mobilità ciclistica.
La Regione Lombardia ha destinato sei milioni e ottocentomila euro per favorire la realizzazione di nuove piste ciclabili e ciclopedonali, l'adeguamento e il completamento di precedenti piste, la realizzazione di sottopassi e sovrappassi e la realizzazione di parcheggi. I soggetti beneficiari sono gli Enti locali, gli Enti gestori dei parchi regionali e locali, Comunità Montane, RFI e Ferrovie Nord. Scadenza 11 ottobre 2010.
Un’occasione che il comune di Lainate non può permettersi di perdere, ma che, considerati i tempi ristretti e “l'imbarazzante carenza di personale dell’ufficio tecnico” (citiamo le testuali parole di un amministratore comunale), temiamo verrà sprecata.
Per evitare che vengano sprecate opportunità come questa ad inizio anno avevamo proposto la costituzione di un ufficio biciclette riconosciuto dall'amministrazione ma gestito da volontari a titolo gratuito. Proposta protocollata ufficialmente a Luglio ed ancora in attesa di risposta.
E da qui nasce il nostro rammarico: a Gennaio abbiamo presentato l'idea dell'ufficio biciclette accompagnando in comune tre architetti volontari di Ciclobby disposti a fornire, a titolo gratuito, consulenza all'ufficio tecnico in materia di mobilità ciclabile, se l’amministrazione avesse mostrato in quel momento una maggiore attenzione a riguardo oggi potremmo tranquillamente aderire a questo bando e portare a casa qualche sovvenzione utile alla collettività.
Sovvenzione che non deriverebbe dai soliti oneri di urbanizzazione che ormai sembrano essere l'unica fonte di sostentamento per le casse comunali (argomento questo che ci riserviamo di approfondire in un prossimo post).
Aspettiamo di vedere quali scelte adotterà l’amministrazione in merito a questo bando, saranno per noi cittadini un’occasione per comprendere se chi ci amministra è realmente interessato, non solo a parole ma concretamente nei fatti, all’argomento mobilità dolce.

martedì 31 agosto 2010

Le compensazioni ecologiche

Riceviamo e pubblichiamo questa “Cartolina da Lainate”

“Solitamente percorro il sentiero in bicicletta.
Questa volta ho preferito farlo a piedi per poterli contare con precisione e non rischiare di perderne qualcuno: sono talmente striminziti che si può correre il rischio di non vederli.
Di cosa sto parlando?
Sto parlando della dozzina di alberelli piantati lungo il sentiero del Lazzaretto come compensazione all’abbattimento di circa 3 / 400 alberi adulti avvenuto nel marzo scorso.
Compensazione, e qui cito a memoria le parole apparse su un giornale locale, effettuate: “mettendo a dimora essenze pregiate per mitigare il disagio causato dall’abbattimento degli alberi”.
Compensazione ecologica: fior di scienziati stilano protocolli e cercano soluzioni per rendere realizzabili azioni che bilancino i danni ambientali che alcune attività umana anche lecite comportano
Ho sempre avuto il dubbio che tali operazioni si risolvano con la consueta presa per i fondelli, che si rivelino solo operazioni di facciata buone per gettare fumo negli occhi e per far tacere le coscienze.
Tanto poi la cronaca ci investe di nuovi avvenimenti e ci si scorda di tutto.
Se prima avevo dei dubbi sull'effettiva efficacia di tali operazioni ora, davanti all’evidenza dei fatti, ho acquisito certezze. Negative.
Questa è l'evidenza dei fatti, queste sono le foto delle essenze pregiate “compensanti”.
Sono pronto ad accettare scommesse sul fatto che riescano a campare fino a Natale.
Non vorrei entrare nel merito della legittimità del taglio indiscriminato avvenuto questa primavera visto che è stato argomento di ampio dibattito, mi preme invece prendere spunto da questa vicenda per rimarcare una verità che non si può più fingere di non vedere: il nostro territorio eccessivamente edificato ha la necessità vitale di tenersi stretto quel poco di natura che gli resta.
Se sono queste le compensazioni ecologiche di cui tanto si parla possiamo pure farne a meno, si cerchino piuttosto altre strade che non siano queste ipocrite pennellate di verde che servono soltanto a quietare le coscienze e a perseverare in modo miope a consumare territorio”

Nell'ultima parte di questa cartolina si sfiorano argomenti come il consumo del territorio, le compensazioni ecologiche e la ricerca di strade alternative per salvaguardare il verde superstite. Sono argomenti che ci stanno a cuore e che vorremmo analizzare con maggiore profondità, segnalando quelle che a nostro avviso sono le criticità del nostro territorio e proponendo quelli che potrebbero essere i possibili rimedi.
Se avete proposte, segnalazioni e idee a riguardo siamo ben lieti di accoglierle.

martedì 22 giugno 2010

L'obiettivo dei ciclisti urbani

Riceviamo e pubblichiamo questa "cartolina da Lainate":

"Vogliamo creare a Lainate un'associazione di ciclisti urbani, con l'obiettivo di contribuire fattivamente a favorire una ciclabilità sicura e gratificante del nostro territorio.
Nella consapevolezza che anche attraverso un utilizzo più frequente e diffuso di questo mezzo intelligente e salutare si possa innescare un significativo processo di riqualificazione sotto il profilo ambientale, urbano, sociale e culturale.
Sei quindi invitato a prendere parte all'incontro costitutivo dell'associazione, che si terrà giovedì 24 giugno alle ore 20.45 presso il Centro Civico Giudici di Barbaiana, in via San Bernardo, al 1° piano.
Anticipiamo alla tua attenzione la bozza dello statuto che verrà presentato durante l'incontro, in occasione del quale verrà inoltre scelto il nome dell'associazione e definito un primo calendario di azioni ed iniziative.
Ti aspettiamo!

Fabio Bucchi, Massimo Giuntoli, Danilo Petrò, Claudio Stellari

martedì 15 giugno 2010

L’inventario dei singoli colpi di pedale

Qualcuno ha detto che per andare lontano è sufficiente mettere un passo avanti all’altro.
Ed è quello che stiamo cercando di fare.
Un passo alla volta oppure, come nel nostro caso, un colpo di pedale alla volta.
Il primo passo è stato la gara tra una tartaruga e una lepre.
Il secondo passo è stato la consegna di una proposta per la mobilità ciclabile.
Il terzo passo una biciclettata nel nostro verde assediato.
Il passo successivo ci piacerebbe fosse l’istituzione di un ufficio biciclette.
La creazione di un luogo, o ancor meglio di un gruppo, che proponga soluzioni per migliorare la mobilità ciclabile, per incentivare e rendere più sicuro e agevole l’uso della bicicletta.
Abbiamo presentato la richiesta per l’istituzione di questo ufficio biciclette e siamo in attesa di una risposta, nel frattempo vorremmo portarci avanti con i lavori e per farlo chiediamo la collaborazione dei cittadini.
Vorremmo fare un censimento delle criticità inerenti alla viabilità ciclistica presenti nel nostro territorio, una lista delle possibilità mal sfruttate, un inventario dei suggerimenti e delle soluzioni per migliorare la viabilità a pedali.
Intendiamoci: parliamo di piccoli interventi utili, di lavori veloci e poco costosi ma che possono comunque risultare efficaci per agevolare l’utilizzo della bicicletta.

Parliamo di piccoli interventi perché allo stato attuale pare prematuro parlare di lavori importanti: per stessa ammissione dell'amministrazione comunale l'ufficio tecnico non ha le risorse sufficienti per seguire il discorso della mobilità ciclabile.
Ci auguriamo che questa mancanza di risorse non sia dovuta al fatto che la mobilità ecosostenibile, a piedi o in bicicletta, non è tra le priorità di questa amministrazione.
Comunque, al di là della attuale mancanza di risorse, riteniamo importante che all’interno del futuro PGT, che deve essere adottato entro l’anno, vengano tracciate le linee guida per la realizzazione di una rete di percorsi ciclabili continui e coerenti e di misure di moderazione della velocità automobilistica nei centri abitati.
Insomma serve un piano d’insieme, non servono spezzoni di piste ciclabili che, partendo e finendo nel nulla, risultano inutili e inutilizzabili e quindi diventano spreco di denaro pubblico.

Alcune criticità ci sono già state segnalate:
la mancata connessione tra la pista ciclopedonale di via Prima Strada e quella, di recente realizzazione, che collega via Prima Strada con via Pagliera. I due tronconi distano un centinaio di metri l’uno dall’altro ma mancano di connessione, di scivoli di ingresso e sono separati da dossi di terra.
Altra segnalazione sempre a riguardo del percorso che connette via Prima Strada a via Pagliera: il percorso è interrotto all’altezza di via Friuli dove, oltre a mancare il dosso di congiunzione tra i due tronconi che servirebbe da moderatore della velocità, mancano persino gli scivoli per scendere dal marciapiede.
Pensiamo che questi non siano particolari di poco conto, la mancanza realizzazione di questi minimi e economici interventi rischia di rendere poco fruibile il percorso in oggetto; un opera, a nostro giudizio, utile e ben fatta ma che se non viene terminata anche nei particolari rischia di trasformarsi da opportunità a spreco.

Aspettiamo le vostre segnalazioni

giovedì 10 giugno 2010

“Un altro progetto è possibile”.

Riportiamo questo comunicato pervenutoci dal Comitato Difesa Territorio Area Alfa “Un altro progetto è possibile”.

" Tutti in piazza, sabato 12 giugno alle 9.30 al parco Europa di Arese, per la prima grande manifestazione del Coordinamento Difesa Territorio Area Alfa “Un altro progetto è possibile!” costituito da comitati cittadini, organizzazioni sindacali, associazioni di commercianti ed esponenti di diverse forze politiche dei comuni di Arese, Garbagnate, Lainate e Rho contrari all'attuale Accordo di Programma per la Riqualificazione dell’area Alfa Romeo (AdP).

Un'occasione per fare sentire forte e chiara agli amministratori locali la voce dei tanti cittadini che si oppongono all'AdP presentato il 9 febbraio scorso dalla Regione (attualmente in attesa della ratifica dei quattro sindaci), e fare delle controproposte.
Come è noto l’accordo prevede la realizzazione di un grande Centro Commerciale (che si aggiunge a quello previsto a Garbagnate), un’ampia area residenziale, una viabilità dall'impatto estremamente negativo sul territorio (con un'inutile tangenzialina che lambisce il centro abitato di Arese), ma soprattutto cancella di fatto la vocazione industriale da gran parte dell'area.
Nonostante la petizione di 4000 firme presentate dai cittadini di Arese contro la tangenzialina e a favore di un trasporto pubblico su rotaia (che aveva convinto gli amministratori regionali a stralciare l'argomento viabilità dall'Accordo di Programma), nonostante le Osservazioni fatte dal Comitato difendiamo Arese e Legambiente alla Valutazione Ambientale strategica (VAS) dell Adp, e alla Valutazione di impatto ambientale del Centro commerciale proposto da Aglar Spa –proprietario del terreno su cui si dovrebbe insediare il Centro Commerciale, nonostante le Osservazioni al Rapporto di impatto di compatibilità commerciale (che contiene gravi incongruenze e sottovalutazioni dell'impatto del centro sul commercio locale, puntualmente smentite dai conteggi e dall'analisi del Comitato difendiamo Arese e di Legambiente) si teme infatti che il progetto prosegua senza tener minimamente conto delle tante e motivate obiezioni dei cittadini.
Sui tavoli tecnici in cui si stanno discutendo i piani per il nuovo assetto dell'Area Alfa e della viabilità connessa, la tangenzialina non viene messa in discussione se non per un parziale interramento, ed è pure comparso un mega parcheggio in funzione Expo nel bosco della Vignazza, Per questo il Coordinamento chiama a raccolta tutta la cittadinanza per chiedere con forza ai quattro Sindaci di Arese, Rho, Garbagnate e Lainate:

DI NON FIRMARE L'ADP
DI NON SVENDERE IL TERRITORIO
DI NON PUNTARE LA RIQUALIFICAZIONE ALFA SU ASFALTO E CEMENTO, MA SUL VERDE E LA GREEN ECONOMY (CHE FINE HA FATTO L'AUTO ELETTRICA?)

In occasione della manifestazione ci sarà anche un banchetto di raccolta firme per la petizione che sta già girando tra i cittadini dei quattro comuni, che chiede ai quattro sindaci e alle autorità provinciali e regionali una revisione profonda dell'AdP che elimini l'insediamento del centro commerciale e parta dai bisogni profondi del territorio, favorendo insediamenti produttivi di qualità, ricerca e innovazione nel settore ambientale, e realizzi il trasporto pubblico su rotaia, piste ciclabili e uno spazio di verde compatto.
L'appuntamento per i cittadini dei quattro comuni (a piedi o in bici) è
SABATO 12 GIUGNO alle 9.30 AL PARCO EUROPA DI VIA ALLENDE AD ARESE
è prevista l'animazione con eco-disegni per i bambini "

Per informazioni: http://sites.google.com/site/coordinamentocittadiniadpalfa/

Il Comitato Difesa Territorio Area Alfa “Un altro progetto è possibile”.

martedì 8 giugno 2010

Le fosche previsioni per il prossimo anno scolastico e l'appello dei genitori

In questi giorni i comitati genitori delle scuole Lainatesi si stanno adoperando per raccogliere firme a sostegno di una petizione da loro redatta.
Di seguito ve ne proponiamo il testo integrale:

“All’on. Ministro del MIUR - Mariastella Gelmini, All’on. Ministro del MEF - Giulio Tremonti, Al Presidente Regione Lombardia - Roberto Formigoni, Al Vicepresidente Regione Lombardia - Andrea Gibelli, Al Direttore Generale USR Lombardia - Giuseppe Colosio, Ufficio Scolastico Regionale, Ufficio Scolastico Provinciale (ufficio organico), Al Sindaco del Comune di Lainatee, p.c. Genitori di Lainate
Lainate , 27 maggio 2010
Il giorno 13/5/2010, per iniziativa della componente genitori, i consigli di istituto degli istituti comprensivi di Lainate si sono riuniti in seduta congiunta per esaminare le prospettive per l’anno scolastico 2010/2011, con riferimento alla situazione finanziaria, alla consistenza degli organici, alla formazione delle future classi prime della primaria.
È purtroppo emerso che, nonostante le assicurazioni circa il mantenimento del tempo pieno e la qualità del servizio, a suo tempo fornite ai genitori dall’amministrazione statale, i tagli al personale e alle risorse previsti per il prossimo anno scolastico superano ampiamente quelli già operati dagli uffici nell’anno corrente.
Nelle scuole dell’Infanzia ci sono liste di attesa tali da richiedere l’apertura di nuove sezioni.Nella primaria di Grancia, addirittura, sono state concesse solo due classi a tempo pieno, mentre una terza, in contrasto con le scelte espresse dalle famiglie, è stata ricondotta d’ufficio alle 27 ore del tempo ridotto.
Tutte le scuole del Comune, inoltre, dal settembre 2010 dovranno funzionare con una ulteriore, consistente diminuzione di risorse umane e finanziarie.
Ciò dimostra che, nonostante le promesse dello scorso anno, ampiamente riportate dai mezzi di comunicazione per placare il malcontento prodotto dai tagli, IL TEMPO PIENO NON È PIÙ GARANTITO, insieme al pagamento delle supplenze e dei debiti che lo Stato ha contratto nei confronti delle scuole.
Non ci troviamo pertanto davanti a un risparmio attenuto attraverso una riduzione degli sprechi, come l’amministrazione scolastica ha in passato sostenuto, ma siamo piuttosto di fronte a un indiscriminato TAGLIO DEL SERVIZIO PUBBLICO, che colpisce anche quelle realtà che, come la nostra, sono già state toccate da misure di razionalizzazione e di contenimento della spesa per l’istruzione.
Ciò considerato chiediamo:
• che nel mese di giugno, con l’adeguamento dell’organico alla situazione di fatto, le risorse tagliate, vengano restituite ed il TEMPO PIENO SIA GARANTITO A TUTTE LE FAMIGLIE che ne hanno fatto richiesta;
• siano attivate due nuove sezioni di scuola dell’infanzia, una per ogni Istituto Comprensivo;
• una sollecita corresponsione dei fondi dovuti per consentire alle scuole di poter operare nel pieno rispetto delle regole del bilancio dello Stato e di assolvere adeguatamente il mandato loro assegnato dalla normativa vigente, garantendo in tal modo un servizio qualificato e fondamentale come sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana.
Per seguire lo sviluppo della situazione e assicurare una tempestiva informazione verranno inoltre attivate forme di coordinamento e iniziative congiunte tra scuole e comuni toccati dai tagli.

FIRMATO:I Presidenti dei Consigli di Istituto degli ICS di Lainate
Aderiscono all’iniziativa:Comitato Genitori Istituto Lamarmora
Comitato Genitori Media e Primaria Cairoli”

mercoledì 2 giugno 2010

E intanto il tempo passa...e tutto rimane immobile...

Recentemente abbiamo avuto modo di rileggere un articolo apparso sul “Lainate Notizie” del Febbraio 2006.
Nell’articolo, oltre all’individuazione di alcune aree verdi che per loro qualità specifiche potrebbero diventare aree protette, venivano toccati temi quali la storia recente di Lainate, la percorrenza ciclo pedonale attraverso la riqualificazione delle antiche strade campestri e l’ incremento e valorizzazione delle aree verdi esistenti. Argomenti che ci trovano in perfetta sintonia e che riteniamo privi di qualsiasi connotazione partitica.
Ciò che rende ancora valido e attuale questo articolo di 4 anni fa è che da allora nulla è cambiato, nessuna azione è stata intrapresa in questa direzione sia dalla passata e che dalla presente amministrazione sebbene, siamo sicuri, a parole tutti siano d’accordo.
Per questo motivo abbiamo deciso di riproporre l’articolo, confidando che vengano analizzati i contenuti tralasciando qualsiasi condizionamento di collocazione partitica.

“Il territorio di Lainate, sebbene abbia subito a partire dagli anni ’60 una profonda trasformazione con il passaggio da nucleo urbano prevalentemente agricolo a cittadina caratterizzata da una crescente urbanizzazione sia in termini residenziali che industriali, offre ancora parecchie opportunità per l’incremento, la tutela e la valorizzazione delle aree libere, in particolare delle aree agricole, delle aree a verde e del sistema dei parchi urbani e territoriali. La tematica del verde è da anni presente nella coscienza dei cittadini e più o meno nei programmi delle diverse Amministrazioni Comunali che si sono succedute negli anni.
• Sicuramente attorno agli anni ’60 il tema del verde non costitutiva una priorità. Si usciva di casa e vi erano campi dappertutto. I prati incolti permettevano a noi ragazzi il gioco del pallone e altre attività motorie. Sono di quegli anni i cosiddetti “primi giardinetti”, recintati con orari definiti, con qualche elemento di arredo (panchine, giochi per bimbi).
Pensiamo a quello tuttora esistente di Via Labriola e a quelli dismessi di Via Mazzini e di Via Sicilia.
• Negli anni ’70 assistiamo all’apertura al pubblico del grande Parco storico di Villa Litta che oltre a offrire svago e riposo alle persone permette la conoscenza a tanti del patrimonio storico e architettonico di Villa Litta.

• Negli anni ’80, a seguito dell’attuazione di alcuni Piani di Lottizzazione che prevedevano la cessione di aree al Comune, si sono costituite altre aree a verde. Molto semplici, vedevano la presenza di prati con alberi disposti a filare ed a macchia e qualche attrezzatura (porte del pallone, giochi di legno).
Pensiamo alle aree di Via Cattaneo, Via Marche, Via Valsugana, Via Cairoli e altre ancora.
• Negli anni ’90, con l’acquisizione da parte del Comune di alcune vaste aree si è proceduto a costituire aree di “forestazione”, aree cioè ove è prevalente la funzione paesaggistica con la presenza di essenze fittamente piantumate. Queste aree con piante quali carpini, querce, castagni, betulle, noccioli, aceri, costituiscono oggi dei grandi polmoni a verde. Pensiamo al “bosco” limitrofo alla circonvallazione est-zona Caronasca, all’area di Via Valsugana, all’area limitrofa al centro sportivo, al Villoresi, e a tante altre aree ancora.

Oggi occorre fare un salto di qualità e puntare ad una strategia ideale e progettuale che veda le aree a verde non solo come singole entità, ma elemento strategico e portante della riqualificazione del paesaggio nel suo insieme.
Oltre alle aree a verde sopra citate il nostro territorio offre ancora delle grandi opportunità:

- boschi “lineari” caratterizzati per lo più da robinie lungo le stradi campestri e lungo i torrenti naturali (Lura e Bozzente) e i canali artificiali (Villoresi);
- “siepi” con arbusti vari di tipo spontaneo che con la loro vegetazione e i loro frutti offrono riparo e alimentazione alla fauna selvatica lungo i perimetri ed i canali dei campi agricoli; - filari di “platani” lungo i tracciati agricoli, a rompere con le loro cortine i campi coltivati (zona Grancia);
- presenza di zone boschive spontanee: ex cava zona Alfa Romeo, vecchio alveo del Bozzente, zona Villa Meraviglia a Barbaiana.

E poi... e poi vi sono le aree agricole che sebbene insidiate dalla crescente urbanizzazione devono essere tutelate e costituire con le aree agricole dei Comuni limitrofi (Rho, Garbagnate, Caronno, Origgio, Nerviano) zone “cuscinetto” tra i diversi centri abitati attraverso il vincolo di aree aventi valenza naturale e paesaggistica.
Le aree libere (verdi, agricole, boschi lineari, etc.) dovranno necessariamente essere collegate una con le altre in maniera tale da costituire una interconnessione anche con le residenze e gli spazi aventi funzione sociale e pubblica (scuola, oratori, centri sportivi, etc.). E anche in questo il territorio di Lainate offre grandi opportunità, pensiamo a tutto il sistema delle strade campestri. Tali strade non devono essere considerate dei semplici tratturi di campagna. Questi tracciati costituiscono l’elemento strutturale su cui si è sviluppato il territorio di Lainate. Presenti già nella mappa del Catasto di Maria Teresa d’Austria (1721), tali strade sebbene interrotte, modificate, abbandonate, ancora oggi se migliorate e riqualificate possono e devono costituire elemento strutturale di raccordo per le percorrenze ciclo-pedonali tra le diverse realtà del nostro territorio.
Pensiamo alla vecchia strada di collegamento (cascina Brusiggia) con Passirana (ex frazione di Lainate sino al 1927), alla Via Rubicone strada di collegamento tra Lainate e Grancia, alla Caronasca strada di collegamento tra Lainate e Caronno verso nord, alla Via S. Antonio (cascina S. Antonio, edicola sacra di S. Antonio), alla vecchia strada per Biringhello, Rho e altre ancora. Pensiamo all’utilizzo delle alzaie del canale Villoresi. L’alzaia del canale principale è percorsa tutti i giorni da una moltitudine di persone sia per un semplice passeggio sia per attività motorie. L’utilizzo dell’alzaia permette un facile collegamento lineare con territori limitrofi in particolare verso est (Parco delle Groane), verso ovest (parco del Roccolo e parco del Ticino). È necessario però definire un progetto che preveda l’utilizzo delle alzaie anche dei canali secondari che dipartendosi dal canale principale permetterebbe la percorrenza del territorio verso la zona sud del territorio (Passirana, Nerviano).
Al pari di altri percorsi ciclo pedonali di recente realizzazione nelle nuove zone urbanizzate, le vecchie strade campestri e le alzaie del Villoresi, devono costituire l’ossatura portante del nostro territorio tali da favorire la percorrenza ciclo pedonale per gli spostamenti nell’ambito del nostro territorio.
Oltre alla valorizzazione e riqualificazione delle aree a verde esistenti, delle aree agricole e delle zone boschive spontanee attestate lungo i corsi d’acqua occorre prevedere un forte programma di piantumazione che dovrebbe attuarsi in alcune zone compromesse, in particolare nelle zone limitrofe l’autostrada. Nelle zone industriali è opportuno che si attui una piantumazione in tutte le aree libere (aiuole, aree residuali, etc.). Le piante oltre ad avere indubbi benefici per la depurazione dell’aria svolgono anche le funzione estetica di barriera vegetativa attenuando il rigore tra lo spazio edificato e lo spazio libero. Lungo l’autostrada è possibile integrare con barriere naturali le barriere antirumore installate, con lo scopo di attenuare l’impatto acustico e “filtrare” l’inquinamento dovuto ai gas di scarico del traffico veicolare.
Occorre inoltre definire e rendere organica la costituzione ed il miglioramento di alcune grandi aree a verde di interesse locale esistente o in via di formazione, in particolare:

- Parco storico di Villa Litta Tutela, riqualificazione e valorizzazione di concerto con la ridefinizione dell’area limitrofa ex podere Toselli;

- Il bosco in città Riordino, pulizia, valorizzazione con nuove funzioni dell’area oggetto di rimboschimento zona di Via Clerici – circonvallazione est – Caronasca;

- Parco del Villoresi Tutela delle zone limitrofe al canale principale in connessione con gli altri parchi territoriali attestati sul Villoresi lungo l’asta tra il Ticino e l’Adda.

- Area dello sport e dell’acqua Valorizzazione e potenziamento dell’area centro sportivo lungo la circonvallazione ovest occupata da un campo di calcio, campo di rugby, bocciofila, da una zona rimboscata con percorso vita attrezzato e altre aree a verde da riqualificare e rendere funzionali per l’attività sportiva anche non agonistica, lo svago ed il tempo libero.
La presenza del Villoresi potrebbe favorire la formazione di specchi d’acqua.
- Parco del Lazzaretto di Grancia Il Lazzaretto, il canale secondario del Villoresi, con i suoi manufatti idraulici, il parco urbano di Grancia già esistente, il rapporto con la vecchia corte della Grancia, i filari di platani, le strade campestri verso la Garbatola e Villanova, le aree agricole limitrofe...
- Strada-parco lineare Elemento di unificazione tra il nucleo di Lainate, Grancia, Pagliera, Barbaiana. Cannocchiale con andamento sud/nord, parte dal quartiere Valsugana in Lainate e si sviluppa verso sud interferendo con la Via Rubicone, antica strada di collegamento tra Lainate e Grancia, sino alla zona limitrofa all’area del nuovo mercato e al costituendo parco delle frazioni di Via Friuli.
- Parco delle Frazioni Area sita tra via Friuli e il Bozzente limitrofa al mercato delle frazioni. Tale area, valorizzando la fascia boschiva già esistente con andamento est-ovest caratterizzata da una strada campestre, da filari di Robinia, dal canalino terziario del Villoresi, potrebbe essere caratterizzata da ampi prati, con alberi disposti a filare e a macchia, con attrezzature per il gioco e il tempo libero; simile pertanto a quella vasta area adibita a parco ( Le Garbine) sita nel comune di Garbagnate Milanese limitrofa al Villoresi e alla zona ex Alfa Romeo.

- Parco del Lura Tutela e valorizzazione delle aree boschive e agricole attestate lungo il corso del Lura, le strade campestri limitrofe e alcune cascine preesistenti (Cascina S. Isidoro, Panigadi).
Il tutto in continuità con il già costituito Parco del Lura che interessa a nord il Comune di Caronno Pertusella.
- Area dello svago ed il tempo libero Area di tipo agricolo posta tra l’edificato est di Lainate e l’Alfa Romeo, quest’area presenta un’opportunità per Lainate.
L’attività sportiva ora esistente (golf) può e deve essere integrata con spazi di funzione per il tempo libero con modeste attrezzature e il favorire delle percorrenze ciclo-pedonali lungo le strade campestri esistenti ed il canale secondario del Villoresi esistente. È evidente che ci vorrà del tempo per attuare quanto sopra esposto, ma l’importante è che si diffonda tra i cittadini, tra le forze sociali e politiche, tra gli Amministratori la consapevolezza che questo è il momento per fare delle scelte chiare e coraggiose attraverso l’approvazione in tempi brevi di un piano delle aree a verde e dei percorsi ciclo-pedonali che possa costituire l’ossatura e lo strumento che fissi la compatibilità delle previsioni di sviluppo urbanistico del Piano Regolatore Generale Vigente con la tutela dell’ambiente naturale e storico del nostro territorio.”

Articolo a firma Giancarlo Foi

mercoledì 26 maggio 2010

La 28° edizione di Bicipace passa anche da Lainate

Domenica 30 maggio 2010 anche Lainate parteciperà alla carovana di Bicipace, la più importante manifestazione in bici della Lombardia organizzata da Legambiente con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi della mobilità sostenibile, della salvaguardia dell'ambiente e dell'utilizzo quotidiano della bicicletta.
La partecipazione è libera e gratuita.
La partenza da Lainate è prevista per ore 09,00 da Piazza Vittorio Emanuele.
Lungo il tragitto, che toccherà punti di ritrovo a Nerviano, Parabiago, Canegrate, Busto Garolfo, Inveruno e Cuggiono, si aggiungeranno alla comitiva altri compagni di pedalata provenienti da oltre 40 località delle province di Milano e Varese,

Destinazione finale è la Colonia Fluviale di Turbigo, nel Parco del Ticino, dove i partecipanti oltre a rifocillarsi con cucina naturale "a chilometri zero", giocare e rilassarsi nel verde con spettacoli teatrali e musica dal vivo, potranno incontrare associazioni che promuovono progetti ambientali e di solidarietà.
Questa 28° edizione della manifestazione è dedicata in modo particolare alla tutela di un diritto fondamentale: l’acqua come bene pubblico; sarà possibile firmare per i tre referendum contro la sua privatizzazione.

Cliccando sulla locandina a lato è possibile vedere in dettaglio l'itinerario, i diversi punti di ritrovo e i diversi orari di partenza.
Lungo il tragitto è assicurata assistenza tecnica e sanitaria.
Per maggiori dettagli rimandiamo al sito www.bicipace.legambiente.org

mercoledì 19 maggio 2010

“Piano Integrato di Barbaiana….. ora si gioca il futuro del paese.”


Riceviamo questa "cartolina da Lainate" e la rigiriamo alla vostra attenzione:

L’atto finale della procedura di attuazione del Piano Integrato di Barbaiana era stato siglato a Novembre. L’attuale amministrazione comunale aveva raggiunto un compromesso con gli operatori permettendo di sbloccare l’autotutela (decisa dall’amministrazione precedente) che fino a quel momento aveva impedito l’inizio dei lavori. Eliminando un poco di volumetria dagli edifici previsti in Piazza Maffeis e in via Roma (volumetria che andrà ricollocata chissà dove e chissà come) si era giunti ad un accordo che aveva permesso agli operatori di iniziare a costruire. Se nonché, i costruttori, viste le scarse richieste di acquisto legate all’attuale situazione economica poco favorevole, hanno deciso di prendere tempo confidando in una futura ripresa dell’edilizia.
Attualmente sul piano integrato pare essere calato il silenzio, ma noi del comitato abbiamo intenzione di continuare a seguire la vicenda, modificando il nostro nome in “Comitato per il Controllo del Piano Integrato”. Ciò che vorremmo capire è se l’argomento Piano Integrato non è più ritenuto prioritario per l’amministrazione e se, da parte loro, c’è un calo del giusto livello d’attenzione che un piano come questo richiede. Non ci sarà un altro piano integrato, questa è l’ultima change che il nostro paese ha per ritornare ad avere un centro vivibile e vissuto e per non diventare un dormitorio senza più centro, piazza e negozi.
Qualche settimana fa avevamo depositato in comune una richiesta ufficiale di chiarimenti.
Ieri siamo riusciti ad avere un incontro con l’assessore Tagliaferro.
Questi i punti sottoposti alla sua attenzione:

1) L’unico progetto per ora depositato e partito è quello di via Pace angolo via S.Bernardo.
DIA (dichiarazione inizio attività) presentata in data 25/11/2009 n.0035233 per i soli scavi di sbancamento. Presentata ulteriore DIA a febbraio 2010 e rigettata, ripresentata in data 20 marzo. Teoricamente non si poteva cominciare a costruire prima del 20 aprile ma i lavori sono cominciati ben prima che i termini della DIA scadessero. Sono state fatte segnalazioni ai vigili ed inviate foto documentali, ma non è successo nulla. C’è qualcuno che controlla e verifica queste situazioni? L’ufficio competente da noi interpellato ha risposto che gli è stato tolto il controllo del territorio…..ma allora chi controlla? I vigili? Ma se sono sempre pochi e non si riesce ad averli a disposizione neppure davanti alle scuole quando servono. Noi riteniamo che le opere del piano integrato dovrebbero avere un controllo maggiore ed una visione d’insieme delle opere stesse che i vigili non possono avere.
2) Durante la precedente amministrazione era stata votata in consiglio comunale una mozione (presentata dall’attuale sindaco Landonio e passata all’unanimità) che imponeva di far passare al vaglio della commissione urbanistica (ora commissione paesaggio) tutte le opere del piano integrato.
Eppure già il primo progetto è stato presentato come DIA, tra l’altro per soli scavi, e pronti via, si parte a costruire. L’assessore ha spiegato che la mozione era stata accolta in consiglio comunale ma non era stata tradotta in atto amministrativo dalla passata amministrazione. Ma allora cosa serve votare in consiglio comunale se poi le decisioni dell’organo che dovrebbe essere sovrano sono disattese senza che nessuno faccia nulla? Non possiamo accettare che quella decisione, insieme ad altre prese in quella sede, vengano messe nel dimenticatoio. Chiediamo fermamente al Sindaco che le faccia rispettare e che dia seguito al quel atto del consiglio comunale in maniera ufficiale ed inequivocabile.
3)
La costruzione che dovrebbe sorgere in piazza della Vittoria prevedeva anche dei negozi…..negli ultimi progetti circolati (ma forse ancora non depositati) i negozi sono spariti insieme alla piazzetta con parcheggi…..tutta la comunità di Barbaiana aspetta da anni una piazza in cui ricominciare a far rivivere il paese, con negozi e magari una zona 30…..non deludiamoli!
4) Recupero delle cubature tolte da piazza maffeis: dove andranno a finire? Di più , di meno? Le ultime notizie danno per certo il posizionamento in via Omero, con qualche recupero anche in altre zone…..vorremmo essere rassicurati sul posizionamento, sulla quantità e soprattutto vorremmo che in quella zona eventuali nuove edificazioni tengano conto della problematica delle scuole, della chiusura della strada negli orari di entrata ed uscita bambini e della possibilità di inserire una pista ciclabile che permetta ai bambini di arrivare a scuola in sicurezza.
5) Edilizia convenzionata…….non se ne parla più, ma ci sarà? Sicuramente nel palazzo attualmente in costruzione non ce n’è ombra…..dove sarà posizionata?
7) Anche se gli operatori decidono di aspettare a costruire come sembra essere l’aria che tira, le opere di urbanizzazione previste dal cronoprogramma devono essere fatte subito e non quando fa comodo. Visto che sono veramente poca cosa rispetto al costruito non vorremmo che finissero pure loro nel dimenticatoio…..

Conosciamo tutti le numerose lacune che questo piano conteneva già in partenza: grosse concessioni di volumetrie a fronte di scarsissimi vantaggi per la comunità.
Ora l’amministrazione fa intendere che questo problema è stato risolto con l’ultimo accordo.
Non è così, l’accordo ha permesso di sbloccare l’empasse che si era creata e di mitigare in parte l’impatto della volumetria eccessiva in centro, ma un piano come questo va governato fino in fondo e ogni singola opera va analizzata in una visione d’insieme.
Lo strumento stesso del Piano Integrato di Intervento nasce per riqualificare i centri storici degradati concedendo aumenti di volumetria ai proprietari che devono inserire il loro progetto singolo in un progetto più ampio coordinato dalle amministrazioni e che porta benefici a tutta la comunità. I danni fatti in passato difficilmente potranno essere sanati, cerchiamo perlomeno di limitarli e di non farne di nuovi.
In questa ottica portiamo la nostra proposta all’amministrazione:

- istituzione di una apposita commissione che vagli e coordini le opere del piano integrato

- apertura della commissione anche ad un nostro tecnico

- elaborazione di un nuovo cronoprogramma delle opere di urbanizzazione, che preveda anche una riqualificazione della viabilità

- definizione delle linee guida per la progettazione delle opere del piano integrato
- rendere esecutiva con atto amministrativo la decisione del consiglio comunale di cui sopra.

Rimaniamo in attesa di risposta.

Comitato per il controllo del PII di Barbaiana

*
A seguito di segnalazioni giunteci da più persone ed in attesa di ulteriori chiarimenti, in accordo con gli scriventi della lettera, abbiamo ritenuto opportuno eliminare il punto 3 relativo ai sottotetti pubblicato in prima stesura, in quanto contenente delle informazioni a quanto pare inesatte. Se così fosse ce ne scusiamo con i diretti interessati.