Nel lontano 21 settembre del 1924 venne inaugurato a Lainate il primo tratto di quella che diverrà l'autostrada dei Laghi e che sarà la prima autostrada a pedaggio realizzata in Italia.
Da allora l'abitato di Lainate è tagliato in due da un nastro d'asfalto che per quanto certamente utile alla comunità nazionale rappresenta pur sempre un taglio nel tessuto locale, una ferita che provoca non pochi disagi.
Dopo quell'iniziale primato autostradale italiano del 1924 Lainate non se ne è più fatto mancare uno; a voi decidere se considerarlo un vanto o meno.
Il prossimo primato è di imminente realizzazione: la Società Autostrade S.p.A. ha deciso di allargare l’Autostrada A8 dallo svincolo di Lainate alla barriera di Milano Nord, inserendo per questo tratto, per la prima volta in Italia, la quinta corsia.
A seguito di una serie di incontri tra Autostrade, Regione Lombardia, Provincia di Milano e comune di Lainate, si è giunti alla soluzione progettuale resa pubblica durante il consiglio comunale aperto del 25 03 2010.
Ci spiace sottolineare che a quell'incontro mancavano, seppur invitati, i rappresentanti di Autostrade, della regione e della provincia.
Assenze che ci pare testimonino quanto questi enti siano poco vicini alle esigenze della popolazione locale.
Il progetto finale mostra, riportando quanto affermato dall'ente autostrade, “l’impossibilità tecnica di mantenere le manovre “da” e “per” Milano sul territorio del Comune di Lainate, anche a seguito dei dati sulla incidentalità legati al tratto autostradale prospiciente tali innesti imponendo, di fatto, la rinuncia di soluzioni alternative rispetto al ribaltamento del casello e alla collocazione delle citate manovre a sud delle stazioni di servizio che saranno ampliate come da progetto”...
“Dai dati presentati l’unico scenario soddisfacente dal punto di vista tecnico sembrerebbe essere quello del ribaltamento del casello autostradale, con eliminazione delle altre manovre in territorio di Lainate, in quanto altre soluzioni sono state presentate come improprie per la città perchè non farebbero diminuire (ma anzi aumenterebbero) le problematiche connesse al traffico di attraversamento.”
Riassumendo possiamo dire che Lainate subirà: l'ampliamento della sede autostradale di oltre 10 metri in totale; ampliamento che comporterà l'abbattimento di numerose abitazioni.
La creazione di una nuova enorme area di servizio prospiciente all'Autogrill che determinerà il sacrificio di un'area a destinazione agricola tra l'altro svenduta in passato a società autostrade a costi irrisori.
Il ribaltamento del casello che, al di là delle motivazioni addotte dall'ente autostrade, pare una scelta fatta per agevolare il nuovo mega centro commerciale e i nuovi insediamenti abitativi previsti con la riconversione dell'area ex Alfa Romeo.
Davanti a queste scelte imposte dall'alto probabilmente la cittadinanza e l'amministrazione di Lainate hanno ben poco potere decisionale.
L'amministrazione ha deciso di non opporsi a queste scelte e di richiedere a Società Autostrade alcune azioni che compensino in qualche maniera i disagi che dovremo subire.
Da parte nostra avevamo già presentato un suggerimento in merito al quale aggiungiamo nuove considerazioni: oltre a richiedere la realizzazione di barriere fonoassorbenti/fotovoltaiche di alta qualità, tecnologicamente innovative e in armonia ed equilibrio con il paesaggio anche sotto il profilo cromatico andrebbe pretesa, come compensazione ambientale per l’aumento del traffico, l'installazione di impianti di filtraggio dell’aria e soprattutto la messa a dimora di un congruo numero di alberi per schermare le barriere e immettere ossigeno in maniera naturale nell'aria.
- Impianti di filtraggio dell’aria: ogni impianto filtra circa 10.000 mc/ora e abbatte dal 70 al 97% delle sostanze inquinanti. www.systemlife.eu / ha ricevuto il premio innovazione di Legambiente - Tunnel fonoassorbenti: nell’area di Genova Autostrade ha realizzato tunnel fonoassorbenti che generano angoscia sia negli utenti della strada sia fra i residenti. Da rigettare senza rimpianto. Bisogna richiedere a Autostrade tunnel innovativi come quello di Cologno (Autostrada Serravalle).
- Fotovoltaico: Con l'energia prodotta si possono illuminare le piste ciclabili e le vie cittadine, gratuitamente.
- Alberi: Una tonnellata di massa legnosa corrisponde circa a 1 tonnellata di CO2. Gli alberi oltre a schermare la barriera, depurano l'aria, riducono lo stress di avere un muro di fronte, creano benessere.
- Profilo cromatico: Il colore della barriera ha un impatto fortissimo su chi la guarda, è come il muro di Berlino. Oggi si tende a fare questi muri verde "ramarro" che sono angoscianti. Il colore deve creare armonia.
Speriamo che le richieste a livello "compensativo" possano essere accolte. Vivo proprio di fronte all'autostrada e non è proprio un bel vedere/vivere.
RispondiEliminaComplimenti! Ottimo articolo.
Grazie e buon lavoro.
Autobrennero per evitare il consumo del territorio si è inventata la 3a corsia dinamica: praticamente usano la corsia di emergenza nei momenti di forte traffico, facendo delle piazzole di sosta per le emergenze, adeguando le barriere antirumore ai nuovi flussi di traffico e installando lungo il percorso i portali per le comunicazioni sul traffico.
RispondiEliminaMa anche Autostrade per l'Italia farà una 4a corsia dinamica da Cinisello Balsamo in direzione di Milano (in progettazione), a conferma che quando c'è la volontà politica Autostrade ne tiene conto.
Purtroppo la Regione Lombardia e la Provincia non hanno supportato i Comuni di Lainate, Arese e Rho per studiare con Autostrade soluzioni diverse da quelle del consumo forsennato del territorio.
Piero