martedì 29 marzo 2011

Il simpatico Ricky il Riccio si sveglia dal letargo una volta l'anno

Domenica 3 Aprile 2011 Ricky il Riccio ti invita insieme al tuo comune a partecipare alla giornata del verde pulito per conoscere più da vicino il parco del Lura

Ringraziamo il cortese signore Ricki il riccio per il gentile invito.
Parteciperemo volentieri alla giornata del verde pulito perchè riteniamo meritevole di attenzione qualsiasi iniziativa atta a sensibilizzare la cittadinanza nei confronti delle questioni ecologiche.
Ben volentieri brandiremo ramazza e paletta per ripulire un angolo di Lainate che è entrato a far parte del consorzio parco del Lura e che vedrà, prima o poi, sorgere un parco pubblico con tanto di laghetto.
Ma a proposito dell'anelato laghetto, quando a ottobre ci domandammo perchè i lavori sull'area non partivano ci fu chi si mostrò offeso, indignato per le richieste di chiarimento; nel frattempo sono passati altri 4 mesi e speriamo di non offendere nessuno se facciamo notare che ancora non si è mossa foglia.
Forse siamo ingenui noi, in fondo in Italia le cose pubbliche funzionano sempre in questa maniera approssimativa, tanto che i più si rassegnano all'andazzo generale. Bisognerà adeguarsi ma proprio non ci riusciamo.
Ma torniamo da Ricky, tutti in fila con la ramazza a seguire il simpatico riccio con il cappello per andare a liberare dalla spazzatura un fazzoletto di terreno periferico.
Poco inporta se nel frattempo il nuovo PGT sacrificherà altre quattro aree attualmente verdi rendendole edificabili.
Non vorremmo offendere nessuno se facciamo notare che continuando ad edificare in questo modo tra qualche anno il povero Ricky il riccio non avrà più aree verdi da pulire quando si risveglia a primavera. (Un bel problema in meno!!!)
Puliamo quindi per un giorno una zona periferica, il che ci permetterà anche di ripulire la nostra coscienza verde, poco importa se durante il resto dell'anno zone ben più centrali e vissute mostrano uno spettacolo indecente di sporcizia come ad esempio il vialetto pedonale tra via Roma e via Cairoli.
Abbiamo chiesto più volte e formalmente all'amministrazione comunale di intervenire, ci è stato risposto che c'è da capire chi ha la resposnsabilità della pulizia del canaletto di derivazione.
Quindi l'amministrazione ragiona, pondera, valuta per individuare responsabilità e competenze e nel frattempo non prende nemmeno la decisione di pulire il prato e di mettere due fottutissimi cestini. Viene da pensare che la sorte di Barbaiana non interessi all'amministrazione di Lainate visto le condizioni deplorevoli dellle strade dei marciapiedi e dell' ormai cancellato centro storico.
Aspettiamo l'evolvere degli eventi, sempre meno fiduciosi.
Per concludere, Caro Ricky, domenica mattina verremo ad aiutarti e speriamo sinceramente che tanta gente partecipi alla scampagnata ecologica. Apprezziamo i tuo sforzi estemporanei ma non averne a male se ti diciamo che all'appuntamento straordinario preferiremmo la manutenzione ordinaria e la salvaguardia dei pochi terreni verdi rimasti.
Non averne a male se ti diciamo che ad un riccio nasone che si scuote dal letargo una volta all'anno preferiamo dei normalissimi operatori ecologici messi nelle condizioni di fare un buon lavoro.

domenica 27 marzo 2011

Cronache dal paese arreso

Riportiamo per intero un articolo dal titolo "E il don decide di cacciare i bulli dall'oratorio" pubblicato nei giorno scorsi sulle pagine de "Il Giorno":
«Nuovo regolamento. Non riusciamo ad educare tutti. Quindi decidiamo da a oggi 22 marzo di accogliere in oratorio solo i ragazzi che frequentano le attività dell’oratorio, della parrocchia e dello sport. In attesa di riuscire a fare meglio, chiediamo agli altri di stare fuori. Grazie, Don Davide».
Fa discutere il cartello appeso all’ingresso dell’oratorio di Barbaiana di Lainate.
Porta la firma di don David Riboldi, vicario parrocchiale, responsabile dell’oratorio.
Gli altri, quelli che dovrebbero stare fuori, sono un gruppo di quaranta giovani dai 16 ai 19 anni, che quotidianamente frequentano il bar della parrocchia.
Il loro comportamento è tutt’altro che esemplare: parolacce, bestemmie, terrorizzano i bambini del catechismo e infastidiscono quelli più grandicelli; atti di vandalismo, frasi volgari quando vengono sgridati e secondo alcuni genitori, anche responsabili di episodi di spaccio.
Insomma, giovani tutt’altro che educativi per bambini e ragazzi che frequentano l’oratorio.
Da qui la decisione di don David, presa con sofferenza, ma necessaria: fuori i cattivi e dentro i buoni. «È una situazione che non riesco più a gestire — racconta — In questi mesi molti genitori dei bambini che frequentano l’oratorio si sono lamentati per questa presenza tutt’altro che educativa, raccontando della difficoltà dei loro figli a venire in oratorio per colpa di questi ragazzotti. Per loro, in questo momento non riesco a fare nulla, così ho deciso di mettere questa regolamento. Mi dispiace. Il mio è stato un gesto di umiltà e non di rinuncia ad educare anche questi giovani più difficili. Quando saremo in grado di proporre loro un progetto educativo e formativo, riapriremo la porta».
Il "regolamento" interroga molti sul ruolo dell’oratorio che, proprio perché luogo di crescita cristiana, dovrebbe invece essere aperto a tutti e forse, a maggior ragione, a questi giovani così difficili da educare.
«È vero, l’oratorio è un luogo d’accoglienza, lo dico sempre nelle mie prediche, ma accogliere non vuole dire semplicemente aprire la porta o dare a questi giovani un luogo riscaldato dove incontrarsi — spiega il vicario parrocchiale — vuol dire avere anche la forza per educare e formare. In questo momento non ce la faccio a fare un’accoglienza educativa e intelligente, quindi è bene per tutti che stiano fuori dall’oratorio».
L’oratorio e don David prendono tempo, allontanano i giovani problematici, con l’auspicio di riuscire, magari in collaborazione con il Comune o altre agenzie educative, ad avviare un progetto anche per loro.
La porta dell’oratorio per loro è chiusa, ma il dialogo non è interrotto: «Se vogliono venire a trovarmi sanno dove abito, la mia casa è aperta, ma conoscono le regole da rispettare. Se qualcuno è sconvolto da questa decisione si rimbocchi le maniche e mi aiuti a creare le condizioni per riaprire la porta dell’oratorio a tutti».

"La decisione di lasciarli fuori e l'ammissione del mio fallimento" ha detto Don David.
Egli e' consapevole di quanto questa sua sofferta decisione possa risultare impopolare ma confessa che l'oratorio non ha sufficienti forze e risorse ne per gestire un rapporto ne per avviare un dialogo con questi ragazzi.
Questa vicenda pare l'ennesima dimostrazione di quanto Barbaiana sia ormai un paese fallito, un paese dormitorio senza identità ne vita sociale.
Quando persino l'oratorio (unico luogo di aggregazione a disposizione dei giovani in questo paese arreso) si sottrae alla propria funzione sociale ( con motivazioni più o meno valide ) vuol dire che abbiamo perso tutti e per primi quegli stessi ragazzi che con il loro comportamento si sono autoesclusi.


lunedì 14 marzo 2011

Due eventi a Lainate per i 150 anni dell'Unità d'Italia

Mercoledi 16 marzo, alle ore 21, Villa Visconti Borromeo Litta

"Notte del tricolore" (evento per i 150 dell’Unità d’Italia)
Concerto del Coro Alpino milanese: canti per l’Unità d’Italia
Proiezione della bandiera italiana sulla villa e brindisi tricolore
Ingresso libero










Giovedi 17 marzo, Auditorium "L. Giudici" del centro Civico di Barbaiana.
L'Associazione Anziani Solidarietà per la Terza Età organizza
una "Festa popolare per i 150 anni dell'Unità d'Italia"
In programma:
ore 14.30 apertura festa con intrattenimento danzante
ore 16.00 canti e letture per ricordare i momenti più significativi dell'Unità d'Italia
con il Coro Note d'argento ed esibizione delle allieve della scuola di danza "Dance Time Studio" di Elisabetta Sardeni
Ingresso libero

venerdì 11 marzo 2011

Una cortese risposta che non ci trova concordi

Abbiamo ricevuto da parte dal Sindaco Alberto Landonio una cortese e scrupolosa lettera.

Alcune considerazioni espresse dal sindaco ci trovano in disaccordo, soprattutto quelle che riguardano il “consumo del territorio” e la “mobilità ciclabile e sostenibile”.
Fatichiamo a condividerne l’approccio pragmatico e la visione riguardante lo sviluppo del territorio.
Sarà perché noi cittadini possiamo permetterci di immaginare e sognare il domani mentre chi amministra è costretto a fare i conti e a tenere gli occhi chini sul presente.
Ma forse è questo il contributo che i cittadini “idealisti e rompiballe” possono offrire per cercare di migliore i luoghi in cui abitano: esporre la propria visione.
Ma al di là delle differenze di visione apprezziamo il gesto del Sindaco e la cura con cui lo ha eseguito, lo ringraziamo per il tempo e l’attenzione che ci ha dedicato.
Ascoltare e rispondere ci pare il modo corretto per rapportarsi con la cittadinanza; indipendentemente che ci sia condivisione di opinioni o meno.



Ringraziamo quindi il primo cittadino della sua risposta, e anche se non siamo pienamente d’accordo su tutto quanto esposto; è questo secondo noi, il giusto modo di avvicinare la cittadinanza alla partecipazione, il giusto modo di confrontarsi, di partecipare e proporre e avere in cambio risposte, che siano positive o negative. Questa partecipazione e questo confronto manca nella vita pubblica lainatese, ma direi in generale in quella nazionale. Forse per impostazione genetica del nostro popolo italico, forse per pigrizia ma forse anche per un generale malcostume di chi occupa posizioni di amministrazione pubblica che tende a vedere la “partecipazione” come una ingerenza e molte volte giungendo a sostenere che se si vuole partecipare bisogna scendere in politica. Lasciamo perdere ogni commento a questo modo di amministrare, e torniamo alle risposte del nostro caro sindaco.
Diciamo che la sua lettera non esaurisce tutti gli argomenti da noi sollevati nel corso del 2010 ma può essere uno spunto di partenza. Andremo a sviscerare alcuni aspetti in modo più dettagliato in post successivi, ci preme qui ora puntualizzare solo alcune affermazioni:

-"E meglio una risposta che non dà alcuna indicazione, oppure uno sforzo per dare concreta soluzione ai probremi sollevati o alle proposte presentate” la risposta ci pare ovvia: entrambe le cose sono da considerarsi dovere di chi amministra.

- Per quanto riguarda il PGT non è che l’aver diminuito (di poco) i volumi espressi nella presentazione della giunta precedente deve considerarsi un merito: noi guardavamo a questo PGT come una grande opportunità di cambiamento, come la possibilità di programmare una città che limitasse la sua continua espansione a scapito dei pochi terreni rimasti e che si concentrasse sul proporre soluzioni di viabilità e vivibilità migliori a chi oggi già ci abita. Dopo queste prime presentazioni ogni speranza ci ha abbandonato: non nascondiamoci dietro a paraventi, sarà l’ennesima colata di cemento, che sacrificherà ancora una buona parte di terreni all’altare dell’edificazione (vedi zona 4 ad esempio).

- “Anche rispetto al tema della bicicletta, non penso che la creazione di uno specifico ufficio biciclette sia elemento che di per sé garantisca un'attenzione alla tematica della mobitità sostenibile” dispiace che la pensi così, anche se i primi incontri con i Vostri assessori le posizioni non erano queste. Ad ogni modo la richiesta era per un ufficio stabile in comune che si occupasse di ciclopedonabilità, gestito da volontari, che non sarebbe costato nulla alla comunità, come ne stanno nascendo nei comuni da prendere d’esempio, solo per citarne alcuni: Biella, Bolzano, Carugate (Mi), Cuneo, Ferrara, Firenze, Lodi (Comune), Lodi (Provincia), Padova, Parma, Pesaro, Pisa, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rho (Mi), Roma,Torino, Trento, Sarzana (Sp), Venezia-Mestre (Comune), Venezia (Provincia), Verona, Vicenza, nonché come da Lei citato ultimo nato l’ufficio bicilette del parco del Lura. Tutti questi comuni ed enti si sbagliano? Stanno facendo una cosa inutile?

- “Sullo stesso tema delte piste ciclabili esiste la precisa votontà di creare una rete di piste collegate tra loro, il punto di partenzà è uno studio già commissionato dalla precedente amministrazione che intendiamo riprendere, completare e ampliare…….” Ci permetta caro sindaco di sorridere su questa affermazione, sarà la quinta giunta consecutiva che ripete queste identiche parole…..ma quanti anni avrà questo benedetto studio, sarà ancora attuale? E poi i lavori che sono stati fatti negli ultimi mesi sono da considerarsi parte di quel piano? Siamo messi bene, ha visto per caso cosa è stato fatto? Ha provato a farci un giro in bicicletta o con una carrozzella . Se il buongiorno si vede dal mattino……

- “Ritengo opportuno che sia chiarita anche la forma con cui volete contribuire allo svituppo delta nostra città. Credo sia un bene per tutti conoscere in maniera specifica la vostra forma organizzativa, la struttura e gli aderenti a "Cartoline da Lainate” ma la parola “normale cittadino” è così desueta? Noi siamo dei “normali cittadini” che dedicano un po’ del loro tempo a cercare di dare un contributo allo sviluppo della città in cui vivono. Non siamo anonimi, ogni lettera protocollata riporta nomi e cognomi delle persone che la sottoscrivono. Per fare il proprio dovere di cittadini non serve associarsi a nulla, basta il proprio nome e cognome.

Ad ogni modo grazie per il tempo che ci ha dedicato.

martedì 1 marzo 2011

Ciclopolis, per una Lainate pienamente ciclabile senza più bici bianche

A Lainate un gruppo di cittadini si è raccolto in associazione con l'intento di favorire lo sviluppo "di una ciclabilità sicura e gratificante nel territorio, nella convinzione che un utilizzo più frequente e diffuso di un mezzo intelligente e salutare come la bicicletta possa innescare un significativo processo di riqualificazione ambientale, urbana, sociale e culturale".

"L'associazione Ciclopolis nasce a Lainate (MI) con l'obiettivo di contribuire fattivamente ad un ripensamento del territorio urbano ed extra-urbano in favore di una mobilità intelligente e sostenibile che vede l'uso della bicicletta quanto più possibile alternativo a quello dell'automobile come uno degli strumenti più determinanti nell'ottica di un irrinunciabile recupero di una qualità urbana e ambientale - ma anche sociale e culturale - della nostra realtà territoriale.
Le nostre città sono sempre più attanagliate da un traffico veicolare inquinante ed assordante, che rende oltretutto difficoltosi e stressanti i nostri spostamenti.
Muoversi in bicicletta nella propria città, in modo sicuro e gratificante, significa ripensare la viabilità e l’utilizzo dello spazio pubblico a favore di una mobilità intelligente e sostenibile.
Ma significa anche prendere coscienza degli innumerevoli vantaggi rappresentati da un uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, in termini di salute, di qualità ambientale e di socializzazione.
Anche a beneficio di chi non voglia o non possa utilizzarla.
Immaginare, ma soprattutto realizzare una città ciclabile, è un nostro fondamentale diritto.

Quale è l'obiettivo primario (e concreto) di Ciclopolis?
Ottenere che il territorio di Lainate arrivi ad essere interamente ciclabile, attraverso la realizzazione di piste ciclabili, zone 30 e zone 20, ZTL, isole pedonali e spazi condivisi (secondo le specifiche esigenze e caratteristiche di ciascun ambito urbano)

Cosa chiediamo all'Amministrazione Comunale?
Di stabilire con noi un protocollo d'intesa all'interno del quale CICLOPOLIS sia riconosciuta come soggetto propositivo relativamente all'elaborazione di un piano per la mobilità sostenibile
Cosa ci proponiamo di fare una volta ottenuto il protocollo d'intesa?
Di sedere ad un tavolo con gli assessori e i funzionari dell'ufficio tecnico con periodicità stabilita, per condividere un'analisi del territorio ed un approccio progettuale che garantisca il raggiungimento dell'obiettivo primario sopra enunciato;
Di pretendere che preziose occasioni quali bandi di finanziamenti regionali, ministeriali o europei non vengano sprecate.

Cosa chiediamo ai nostri concittadini?
Di rendersi consapevoli dell'importanza dell'ottenere un territorio ciclabile e dei vantaggi di cui ognuno si troverà a beneficiare;
Di sostenere CICLOPOLIS nel raggiungimento dei propri obiettivi
Di iscriversi all'associazione e di prendere parte attiva e propositiva a progetti ed iniziative

Come lo chiediamo?
Attraverso una serie articolata di iniziative quali eventi, manifestazioni, raccolta di firme, installazioni e happening, distribuzione di materiale informativo, comunicati stampa su organi locali e, perchè no, nazionali"


L’associazione si riunisce ogni mercoledì dalle ore 21 presso la sala al 1° piano della villetta ex Toselli (ingresso dal parcheggio di Via Mengato - Lainate MI).
Per maggiori informazioni www.ciclopolis.org
I prossimi eventi che ciclopolis andrà ad organizzare:

Domenica 6 Marzo 2011 nell'ambito della "4°Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate" ricognizione sul tratto di ferrovia abbandonata che partendo dall'alfa raggiunge la stazione di Garbagnate

Sabato 9 Aprile 2011 ORE 16.30 La biblioteca dei Lainate e l'associazione Ciclopolis organizzano la presentazione del libro: DIARIO DI UN BIKE MESSENGER di Roberto Peja

Domenica 10 aprile 2011 nell'ambito della manifestazione "Una Settimana fra le Groane - 2011" pedalata lungo l'alzaia del Canale Villoresi con destinazione le ville gentilizie della zona

Domenica 08 maggio 2011 nell'ambito della manifestazione "Bimbimbici" pedalata che attraverserà le vie e i sentieri campestri di Lainate e frazioni


Terminiamo con una immagine che vorremmo tanto non rivedere più sulle nostre strade.
Una bici bianca.
Un omaggio alla Sig.ra Ercolina e un messaggio che ciclopolis ha sentito il dovere di porre sul luogo di una disgrazia.