venerdì 15 gennaio 2021

NON ERA UN PAESE PER BICICLETTE

Buon anno a tutti. Pedoni, ciclisti, centauri, automobilisti e camionisti. Buon anno davvero a tutti, indipendentemente dal mezzo di trasporto che utilizzate. 
Il 2021 sarà un anno fantastico per tutti, ma soprattutto sarà l'anno del cambiamento per i ciclisti Lainatesi. Ci sono tutte le premesse. Il 2020 è stato un anno particolare, difficile e controverso, ma ha avuto anche dei lati positivi. L'emergenza ha tirato fuori il meglio di ciascuno di noi e anche a livello amministrativo mentre si gestiva l'urgenza dell'oggi si sono visti dei cambiamenti impensabili fino a qualche anno fa e si è iniziato a pensare al futuro. Un futuro diverso, con meno traffico inquinante, meno parcheggi in centro, più zone 30, più percorsi ciclabili, nuovi stalli custoditi e sicuri per biciclette ed affini, più mezzi pubblici e con percorsi ed orari nuovi, pensati veramente per chi li deve utilizzare, per chi l'auto non ce l'ha o non la vuole.  

Nonostante le restrizioni del covid, i consigli comunali si sono svolti regolarmente, in videoconferenza, e si è percepito subito dagli interventi illuminanti di maggioranza ed opposizione che il cambiamento oramai era dietro l'angolo. Trovate tutte le registrazioni qui.   

Inoltre, abbiamo apprezzato come tutte le commissioni si siano convocate con regolarità e subito attrezzate per permettere, come da regolamento, la partecipazione della cittadinanza, se pur a distanza e a numero limitato, alle sedute virtuali delle stesse. Emblematiche le convocazioni e registrazioni video delle commissioni lavori pubblici e viabilità, urbbanitica ed ecologia.  

Sono nate nuove associazioni e gruppi pro-bici che non si limitano più ad organizzare un raduno goliardico all'anno o a regalare qualche bicicletta usata per sentirsi a posto con la coscienza (iniziative meritevolissime, intendiamoci) ma persone volenterose che si documentano, partecipano alle commissioni comunali (che ricordiamolo sempre, sono aperte a tutti), fanno proposte concrete e non si fermano davanti al muro di gomma amministrativo. 

Insomma, ci sono tutte le premesse perché nel 2021 si realizzino cose fantastiche, inimmaginabili fino a qualche anno fa. Finalmente è caduto il velo di ignoranza che fino all'anno scorso a Lainate ha costretto ciclisti e pedoni a condividere il poco sedime stradale dedicato. Si è guardato oltre (cioè in tutto il resto del mondo) e si è capito che il pedone ed il ciclista non possono co-esistere, è pericoloso per entrambi. Certo, costerà un po' rimuovere quelle bruttissime e minacciose immagini bianche su sfondo rosso (vedi foto), appena fatte con i soldi dei contribuenti, ma si sa, il progresso richiede qualche sacrificio. Certo costerà un po' di più rimediare allo scempio dei marciapiedi allargati che tanto sono costati, tanto erano inutili e tanto costerà sistemarli ma non vorremmo mica farne una colpa a chi li ha sostenuti e difesi per anni. Niente rancore, si guarda avanti, nel nostro futuro ci saranno marciapiedi dedicati ai pedoni e la maggior parte della città ZONA 30, ci saranno percorsi ciclabili dedicati e sicuri per raggiungere i paesi vicini, in particolare le stazioni ferroviarie, ci saranno parcheggi sicuri per le biciclette, nei punti strategici del paese, davanti al comune, alle poste, alle fermate degli autobus, soprattutto vicino a quelli autostradali. No, non pensate alle rastrelliere orrende ed inutilizzate che vedete in giro oggi (precisiamo, orrende dal punto di vista pratico e ciclistico, non estetico). No, quelle sono state scelte come arredo urbano, insieme alle panchine ed ai cestini, senza poi approfondire se una bicicletta ci sta in sicurezza. No, parliamo di veri parcheggi biciclette, sicuri e controllati con il nuovo sistema di videosorveglianza di cui il paese si sta dotando. 

Ma continuiamo con le novità che ci aspettano nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Sembra deciso, se mai si farà il sottopasso di Corso Europa avrà anche un percorso ciclabile e sicuro cosi come sul nuovo ponte di Via Manzoni avremo una corsia laterale dedicata ai pedoni ed una alle biciclette, davanti alla rotonda del casello autostradale un bellissimo parcheggio bici custodito per tutti quelli che devono prendere l'autostradale per Milano e udite udite, una nuova ciclabile dritta e sicura per la stazione di Rho sulla Via Lainate, oramai liberata dal traffico pesante grazie all'apertura della nuova tangenzialina rho/centro commerciale/autostrada. 

I commercianti del centro, dopo aver finalmente capito che un parcheggio auto corrisponde al massimo a due persone dentro al negozio mentre un parcheggio bici occupando lo stesso spazio permette a 15 persone di fare la stessa cosa, che il Lainatese se prende l'auto per uscire non va fare la spesa in centro ma va al Centro, che i clienti da fuori che devono venire in auto e parcheggiare davanti al negozio sono sempre meno e che il vero bacino di utenti a cui puntare sono quelli di prossimità, quelli del proprio paese,  hanno smesso di chiedere parcheggi auto gratuiti fino a 90 minuti, ma scendono in piazza per avere una città nuova, a misura d’uomo e di negozio, pensata anche per loro. 

Insomma, un futuro luminoso, ciclabile ed ecologico ci attende, Lainate non era un paese per biciclette ma il vento del cambiamento è arrivato anche qui! 

giovedì 27 giugno 2019

Oggi parliamo di uno di noi....

..... Non l'abbiamo mai fatto mai fatto ma questa volta è d'obbligo.
Oggi scriviamo di Giuseppe Carlo Airaghi, cittadino Lainatese, Barbaianese, scrittore, cantautore e ciclopedone.
Collabora con Cartoline da Lainate da sempre, ha firmato i migliori pezzi che abbiamo pubblicato, solo per citarne alcuni
Canto Incivile
Pretendere è un diritto?
Il Canale Villoresi in bicicletta, le robinie e la focaccia salata
I gesti gratuiti dei quattro volontari
La Leggenda del "Parco delle Frazioni"
Gli idiotes e il frainteso concetto di politica 
Ora Giuseppe ha scritto un romanzo, secondo noi molto bello, sta cercando di farlo pubblicare e deve raggiungere un numero minimo di copie in pre-ordine. Non ha chiesto il nostro aiuto, ma noi vogliamo contribuire e vogliamo chiedere a Voi di dedicare 10 minuti delle Vostre frenetiche giornate per leggere l'antiprima del romanzo e se, come introduce l'autore stesso "lo trovate minimamente interessante" preordinarlo con acquisto online oppure richiedere il modulo cartaceo

https://bookabook.it/libri/certi-sorrisi-fraintesi/ 

https://www.facebook.com/giuseppecarloairaghi/posts/2841020735924724 

Grazie a tutti Voi

Cartoline da Lainate

domenica 2 giugno 2019

Lainate si Muove: Lainate to MIND

Riceviamo questa bella cartolina dalla nostra concittadina Gaia Baschirotto:

Per cogliere delle opportunità ogni tanto bisogna anche buttarsi con idee di pancia.
È quel che è successo ieri, sabato 1 giugno: scopri un evento (“A city in MIND: la sostenibilità nelle città del futuro” Festival dello Sviluppo Sostenibile"), pensi “sarebbe bello andarci in bicicletta” e lo proponi. E così siamo partiti alle 14:45 in 10+1 (la piccola Giulia)!
Abbiamo percorso la pista ciclabile che costeggia il canale Villoresi fino ad arrivare alla stazione di Garbagnate Parco delle Groane e quindi alle vie D'acqua, percorso ciclabile creato per raggiungere in sicurezza EXPO. Dopo una bella oretta siamo arrivati a destinazione. Certo, fa un certo effetto passare sotto il Decumano spoglio, ma la sorpresa la regala Cascina Triulza, bandierina fissa nella plancia di EXPO, che presidia il territorio e pensa al domani nel miglior modo che si possa fare: coinvolgendo scuole, passando per lo sport, con attività di gioco per bambini, sperimentandosi con laboratori di robotica in un'ottica di sostenibilità.
Per i non addetti ai lavori è stata l'opportunità in cui vedere come si stia evolvendo la zona. Abbiamo fatto un giro su un trenino in cui la guida ci ha raccontato quel che sarà, i luoghi, i numeri e i principi su cui si baserà tutta la nuova città del futuro. E sì, perché alla fine sarà una nuova città, si parla di un indotto di 80,000 persone quasi giornaliero con l'ospedale Galeazzi, che sarà aperto nei prossimi due anni, le sedi di ricerca dell'Università Statale di Milano e tutte le aziende che si insedieranno.
I plastici e i video realizzati dai ragazzi delle scuole che hanno pensato alla “città ideale del futuro”, è la dimostrazione che MIND non nasce con l'imposizione di essere una costruzione fatta e finita, ma ha una vocazione comunitaria, che si trasforma e si crea sulle necessità e le idee, anche innovative, di tutti coloro che vogliono dare un contributo. E noi ci auguriamo che continui così con l'apporto di più persone possibili!
È quindi ancora più cristallina la necessità di rimanere aggiornati sugli sviluppi, perché potrebbe essere il nuovo posto di lavoro di tanti!



venerdì 24 maggio 2019

Confronto candidati sindaci



La frase migliore che abbiamo per descrivere l'evento ce la fornisce un nostro simpatizzante: 
"Che noia, meno male che c'era Bertani!" ed effettivamente questo è stato il tenore della serata. Un confronto inesistente, su domande inutili (la maggior parte), nessuna possibilità dal pubblico di intervenire, nessuna proposta interessante.  Abbiamo fatto fatica a percepire reali differenze tra le proposte soprattutto nel momento in cui tutti i candidati (ad eccezione del rivoluzionario candidato del Partito Comunista) hanno espresso un giudizio positivo nei confronti del lavoro svolto dalla passata amministrazione, perdendo l'occasione di bocciare le politiche edificatorie, cementificatrici e inesistenti sul piano della sostenibilità ambientale, della ciclopedonabilità e della salute pubblica attuate negli ultimi 10 anni.
Nessuno dei candidati presenti ha avuto il coraggio e l'onestà intellettuale di mettere l'amministrazione uscente davanti alle proprie responsabilità.

Come si fa a non ribadire a Tagliaferro che inserire per il terzo mandato consecutivo il Parco delle Frazioni nel programma elettorale è una presa per i fondelli abissale dopo che per 10 anni hanno avuto la possibilità di realizzarlo o almeno di cominciare ad avviarlo ma con le solite scuse hanno glissato?
Come si fa a non ribadire alla domanda su associazioni e sport come l'amministrazione uscente abbia elargito soldi a pioggia alle associazioni di questo comune per soli scopi elettorali senza badare minimamente al bene collettivo ma solo a quello di pochi?
Come si fa a non dire che aver speso quasi 5 milioni di euro tra piscina e centri sportivi fa a pugni con il non aver investito quei soldi in trasporto pubblico, ciclopedonabilità intelligente, parchi pubblici e tutela della salute dei cittadini con interventi per diminuire traffico e smog?
Come si fa a non criticare aspramente le ultime scelte fatte da questa amministrazione a tutela del privato e a discapito del bene pubblico, come ad esempio, solo per citarne una, la realizzazione della rotonda nella fascia verde del parco lineare del Villoresi per agevolare il traffico veicolare dei nuovi capannoni realizzati?
Come si fa a non criticare la farsa del bilancio partecipato e della realizzazione della pista di pump track, 15.000 euro preventivati per realizzare l'idea di un ragazzo che si sono trasformati in 120.000 euro spesi dei nostri soldi per poi affidare il tutto ad un'associazione emanazione di un'azienda privata.
Come si fa a non ricordare al candidato Tagliaferro come lui, capogruppo di maggioranza in consiglio comunale uscente abbia bocciato senza nessuna ragione valida la proposta della commissione ecologia di adesione al Plis del Parco dei Mulini, lavoro di 3 mesi della commissione stessa buttati dalla finestra?
Come non ricordare che il consiglio comunale uscente ha approvato all'unanimità nel lontano 2015 il protocollo Salviamo il Paesaggio con impegno da parte dell'amministrazione di realizzare il censimento edifici vuoti entro 1'anno e che  tale impegno è stato puntualmente disatteso per tutta la durata del mandato?

Ed infine come non ricordare sempre al nostro carissimo Tagliaferro come lui stesso abbia fatto un illuminante intervento in consiglio comunale durante l'approvazione della mozione Salviamo il Paesaggio ribadendone l'inutilità perchè a Lainate, parole sue, non c'è un problema di troppa cementificazione e di consumo di suolo, anzi il verde ed i terreni abbondano.......

Insomma ce ne sarebbero di cose da dire, ma niente si è scelto la noia ed il piattume....adeguandosi comunque alle aspettative della maggioranza del pubblico presente.
Perché diciamoci anche la verità: alla maggioranza dei Lainatesi se non ci sono mezzi pubblici adeguati, o parchi, o parcheggi per le biciclette o se si respira veleno per la maggior parte dell'anno non frega niente,  l'importante è che ci sia la Fiera di San Rocco, la Villa Litta, il Ninfeamus.... e la sicurezza che se sei un costruttore avrai sempre le porte aperte ed i terreni pronti ad essere edificati....finchè ce nè.......

Concludiamo con l'unica cosa interessante uscita dal confronto: rendere il trasporto pubblico totalmente a gestione comunale. Proposta del candidato Bertani che riscuote il nostro interesse ed approvazione.

Cartoline da Lainate

martedì 14 maggio 2019

Canto incivile


Questa volta vogliamo tentare un esperimento poetico: postiamo lo stralcio di un poemetto dedicato all'impegno civile e civico scritto da un autore del nostro comune.
Questa cartolina poetica parla del nostro territorio, della sua conservazione e di quanto i cittadini si sentano coinvolti dalle questioni pubbliche che non toccano la propria sfera privata:



















Canto incivile

dove nasce l'impegno politico e dove muore


I
Quando, approfittando del torpore dell'estate,
le ruspe abbatterono il palazzo dei Girami,
i camion portarono in discarica le travi di quercia,
le macerie dei soffitti affrescati
e la testimonianza dell'identità fondativa del mio paese
(autorizzati dall'ignoranza e dalla cattiva fede
di chi era rimasto a guardare).
Pensai che se così era stato fatto
era perché non si poteva fare altrimenti,
conformandomi al mio conformismo borghese
e al punto di vista della scimmietta
con le mani davanti agli occhi.
Fu il vento di quel crollo a farmi comprendere
che dirsi “è così che vanno le cose”
faceva di me l'inconsapevole complice dei carnefici.
(“Chi non è colpevole è complice” mi dissi).

II
Incoraggiate dal silenzio
di un popolo assente e bue
le ruspe sollevarono la polvere
sulla nostra beata ignoranza,
abbatterono i ballatoi dei vecchi cortili
(che credevamo eterni),
scavarono le fondamenta per caseggiati
che sarebbero rimasti invenduti,
sradicarono i roseti dalle radici tenaci
avvinghiate agli intonaci della facciata.
I roseti ricresceranno, mi sono detto,
possono crollare le mura,
se ne possono innalzare di nuove
(anch'esse destinate a essere abbattute)
ma le rose non potranno essere strappate,
rinasceranno ancora uguali a se stesse.
(“Tutto distrugge la volgare fiumana
dei pii possessori di lotti”).

III
Dalla finestra della mia cucina
per qualche tempo entrò una luce nuova
(precedentemente negata dall'incombenza
di quelle mura antiche).
Durò ben poco la luce:
il progresso reclamò mura più alte,
(prive di posti auto sufficienti preventivati a progetto).

IV
Sono sfioriti dagli intonaci antichi
i colori sul volto della madonna
dell'affresco paesano sotto il portone
del cortile con le case di ringhiera abbattute.
L'anziano pittore che ha smesso di dipingere
perché le mani non seguono più
le indicazioni della mente
autografando il libro di ricordi
aveva pianto:
Nei seminari insegnino storia dell'arte,
il patrimonio culturale del nostro paese
è in larga parte in mano ai preti
che di arte, notoriamente,
non capiscono un cazzo.
Se quel cortile è stato abbattuto
è perché ha ricevuto il beneplacito
di quel sant'uomo del nostro parroco
che bestemmiando si era giustificato:
ma l'è una cà vegia”.
L'anziano pittore ed io,
altro non siamo che nostalgici passatisti,
scettici alle novità,
lenti a comprendere i cambiamenti,
illusi che quello che era stato
fosse quello che era stato da sempre
e che per sempre avrebbe dovuto essere.
Dimenticando che prima del nostro passato
ce ne furono altri
differenti e traditi.
Si organizzino collette strapaesane,
vendite di torte casalinghe e di dolcetti
per ingaggiare il pittore che compia il miracolo:
mettere d'accordo mangiapreti e passatisti,
far rifiorire le aureole e gli sguardi,
restaurare una madonna e un passato posticcio
che ci ricordi chi eravamo
o credevamo di essere.
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