In occasione di due eventi dedicati al tema della città ciclabile e della cultura della bicicletta, (l’incontro con lo scrittore “bike messenger” Roberto Peja in Biblioteca Comunale e la partecipazione alla manifestazione Insieme Groane), l’associazione culturale CICLOPOLIS ha realizzato a Lainate un’originale installazione di public art nella piazza Vittorio Emanuele II. Quattro biciclette interamente dipinte nel rosso del logo CICLOPOLIS sono state collocate a circa quattro metri di altezza su altrettanti lampioni della piazza, come se ne percorressero il palo in salita, in direzione del cielo. Vanificando così, nell’immagine surreale rappresentata, la forza di gravità, ed indicando piuttosto esplicitamente che se il territorio del nord ovest continuerà ad ignorare le esigenze di chi vorrebbe semplicemente utilizzare questo mezzo non inquinante per i propri spostamenti quotidiani, e gli enormi vantaggi che lo sviluppo di una mobilità ciclabile porterebbero ad ogni cittadino, al ciclista urbano non rimarrà che abbandonare il piano orizzontale della strada, e dirigersi in verticale verso le nuvole per vedersi garantita la sicurezza che a tutt’oggi gli viene negata.
Ad essere evocata è perciò una sorta di fuga dalla realtà urbana, anche se l’installazione si presta ad ogni possibile interpretazione soggettiva, richiamando in ogni caso l’attenzione del cittadino e delle amministrazioni nei confronti della cultura della bicicletta. Allo stesso tempo, indipendentemente dal tema specifico rappresentato, l’installazione offre un'interessante opportunità per sperimentare una rilettura in chiave artistica e contemporanea dello spazio pubblico in un contesto storico ed urbano fortemente ancorato a stili e linguaggi esclusivamente tradizionali.”
Ad essere evocata è perciò una sorta di fuga dalla realtà urbana, anche se l’installazione si presta ad ogni possibile interpretazione soggettiva, richiamando in ogni caso l’attenzione del cittadino e delle amministrazioni nei confronti della cultura della bicicletta. Allo stesso tempo, indipendentemente dal tema specifico rappresentato, l’installazione offre un'interessante opportunità per sperimentare una rilettura in chiave artistica e contemporanea dello spazio pubblico in un contesto storico ed urbano fortemente ancorato a stili e linguaggi esclusivamente tradizionali.”