martedì 4 agosto 2009

Consiglio all'aperto e cemento all'orizzonte

Un pubblico numeroso ha assistito al consiglio comunale del 21 luglio tenuto in piazza Della Vittoria a Barbaiana.
Si è trattato del secondo consiglio comunale all’aperto dopo quello d’esordio nel cortile nobile di Villa Litta.
Una iniziativa interessante che ha permesso ai cittadini lainatesi di avvicinarsi alla macchina comunale e di conoscerne gli attori.
Dal prossimo consiglio, comunque aperto agli spettatori, si ritorna nel luogo istituzionale: la sala delle Capriate al secondo piano della biblioteca comunale.
I punti all’ordine del giorno erano numerosi, tra questi quelli che ci sono parsi i più significativi e sui quali vorremmo porre l'accento erano il punto numero 9 : “approvazione del rendiconto esercizio finanziario 2008”, il punto 10: “ presa d'atto situazione del bilancio comunale e patto di stabilità 2009” e il punto 11: “esame e approvazione del regolamento della commissione per il paesaggio”.
A riguardo dei primi due punti il sindaco, presentando la propria relazione sullo stato economico del comune, è parso preoccupato di non riuscire a far rientrare i conti all'interno dei parametri imposti dal patto di stabilità (uno strumento economico a livello europeo che regola la spesa pubblica e controlla l'indebitamento degli enti).
In pratica, lamenta il sindaco, le entrate si sono ridotte a causa dell'abolizione dell'ici, non sono state incassati, durante la scorsa amministrazione, sostanziosi oneri che dovevano arrivare da aziende private e le spese correnti sono aumentate rispetto al passato.
L'obbiettivo principale che la giunta si è prefissata è quindi quello di far quadrare i conti, per riuscire a farlo, dice il sindaco, bisognerà ridurre le spese correnti, lavorare incisivamente sul recupero dell'evasione, vendere dei beni comunali non utilizzati anche trasformando i diritti di superficie in diritti di proprietà e incassare nuovi oneri di urbanizzazione.
Il terzo punto all'ordine del giorno che prendiamo in analisi è quello riguardante la commissione per il paesaggio: “un organo collegiale che esprime pareri obbligatori e preventivi al rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, prestando particolare attenzione alla coerenza dell’intervento con i principi, le norme e i vincoli degli strumenti paesistico-ambientali vigenti, nell’ottica di una tutela complessiva del territorio”.
Nobili e auspicate finalità sono quelle che muovono la commissione ma non vorremmo che in pratica finisca solo per sostituire la vecchia commissione edilizia che a Lainate lavorava poco e male.
In pratica non vorremmo che si avverino le parole pronunciate durante l'intervento di un consigliere di minoranza, il quale, sintetizzando, si auspicava che l'istituzione di questa nuova commissione “ possa permettere di edificare più di quanto ultimamente è stato possibile”.
In ultima analisi la nostra preoccupazione è che per far subito cassa si rischi di perdere di vista una visione a lungo termine per focalizzarsi solo sull'immediato.
La ricerca di nuovi oneri di urbanizzazione da incamerare, l'approvazione del piano casa da parte del parlamento, il fatto ineludibile che tra i banchi del consiglio, in maggioranza come in opposizione, siano presenti costruttori e professionisti dell'edilizia sono indizi che ci fanno temere che il nostro territorio possa venire investito da una nuova colata di cemento indiscriminato.
Cemento che nell'immediato potrà anche portare entrate fresche nelle casse comunali ma che, in un ottica generale, non può far altro che impoverire qualitativamente la vivibilità nel nostro già fin troppo urbanizzato territorio.