Domenica 30 maggio 2010 anche Lainate parteciperà alla carovana di Bicipace, la più importante manifestazione in bici della Lombardia organizzata da Legambiente con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi della mobilità sostenibile, della salvaguardia dell'ambiente e dell'utilizzo quotidiano della bicicletta.
La partecipazione è libera e gratuita.
La partenza da Lainate è prevista per ore 09,00 da Piazza Vittorio Emanuele.
Lungo il tragitto, che toccherà punti di ritrovo a Nerviano, Parabiago, Canegrate, Busto Garolfo, Inveruno e Cuggiono, si aggiungeranno alla comitiva altri compagni di pedalata provenienti da oltre 40 località delle province di Milano e Varese,
Destinazione finale è la Colonia Fluviale di Turbigo, nel Parco del Ticino, dove i partecipanti oltre a rifocillarsi con cucina naturale "a chilometri zero", giocare e rilassarsi nel verde con spettacoli teatrali e musica dal vivo, potranno incontrare associazioni che promuovono progetti ambientali e di solidarietà.
Questa 28° edizione della manifestazione è dedicata in modo particolare alla tutela di un diritto fondamentale: l’acqua come bene pubblico; sarà possibile firmare per i tre referendum contro la sua privatizzazione.
Cliccando sulla locandina a lato è possibile vedere in dettaglio l'itinerario, i diversi punti di ritrovo e i diversi orari di partenza.
Lungo il tragitto è assicurata assistenza tecnica e sanitaria.
Per maggiori dettagli rimandiamo al sito www.bicipace.legambiente.org
mercoledì 26 maggio 2010
mercoledì 19 maggio 2010
“Piano Integrato di Barbaiana….. ora si gioca il futuro del paese.”
Riceviamo questa "cartolina da Lainate" e la rigiriamo alla vostra attenzione:
L’atto finale della procedura di attuazione del Piano Integrato di Barbaiana era stato siglato a Novembre. L’attuale amministrazione comunale aveva raggiunto un compromesso con gli operatori permettendo di sbloccare l’autotutela (decisa dall’amministrazione precedente) che fino a quel momento aveva impedito l’inizio dei lavori. Eliminando un poco di volumetria dagli edifici previsti in Piazza Maffeis e in via Roma (volumetria che andrà ricollocata chissà dove e chissà come) si era giunti ad un accordo che aveva permesso agli operatori di iniziare a costruire. Se nonché, i costruttori, viste le scarse richieste di acquisto legate all’attuale situazione economica poco favorevole, hanno deciso di prendere tempo confidando in una futura ripresa dell’edilizia.
Attualmente sul piano integrato pare essere calato il silenzio, ma noi del comitato abbiamo intenzione di continuare a seguire la vicenda, modificando il nostro nome in “Comitato per il Controllo del Piano Integrato”. Ciò che vorremmo capire è se l’argomento Piano Integrato non è più ritenuto prioritario per l’amministrazione e se, da parte loro, c’è un calo del giusto livello d’attenzione che un piano come questo richiede. Non ci sarà un altro piano integrato, questa è l’ultima change che il nostro paese ha per ritornare ad avere un centro vivibile e vissuto e per non diventare un dormitorio senza più centro, piazza e negozi.
Qualche settimana fa avevamo depositato in comune una richiesta ufficiale di chiarimenti.
Ieri siamo riusciti ad avere un incontro con l’assessore Tagliaferro.
Questi i punti sottoposti alla sua attenzione:
1) L’unico progetto per ora depositato e partito è quello di via Pace angolo via S.Bernardo. DIA (dichiarazione inizio attività) presentata in data 25/11/2009 n.0035233 per i soli scavi di sbancamento. Presentata ulteriore DIA a febbraio 2010 e rigettata, ripresentata in data 20 marzo. Teoricamente non si poteva cominciare a costruire prima del 20 aprile ma i lavori sono cominciati ben prima che i termini della DIA scadessero. Sono state fatte segnalazioni ai vigili ed inviate foto documentali, ma non è successo nulla. C’è qualcuno che controlla e verifica queste situazioni? L’ufficio competente da noi interpellato ha risposto che gli è stato tolto il controllo del territorio…..ma allora chi controlla? I vigili? Ma se sono sempre pochi e non si riesce ad averli a disposizione neppure davanti alle scuole quando servono. Noi riteniamo che le opere del piano integrato dovrebbero avere un controllo maggiore ed una visione d’insieme delle opere stesse che i vigili non possono avere.
2) Durante la precedente amministrazione era stata votata in consiglio comunale una mozione (presentata dall’attuale sindaco Landonio e passata all’unanimità) che imponeva di far passare al vaglio della commissione urbanistica (ora commissione paesaggio) tutte le opere del piano integrato. Eppure già il primo progetto è stato presentato come DIA, tra l’altro per soli scavi, e pronti via, si parte a costruire. L’assessore ha spiegato che la mozione era stata accolta in consiglio comunale ma non era stata tradotta in atto amministrativo dalla passata amministrazione. Ma allora cosa serve votare in consiglio comunale se poi le decisioni dell’organo che dovrebbe essere sovrano sono disattese senza che nessuno faccia nulla? Non possiamo accettare che quella decisione, insieme ad altre prese in quella sede, vengano messe nel dimenticatoio. Chiediamo fermamente al Sindaco che le faccia rispettare e che dia seguito al quel atto del consiglio comunale in maniera ufficiale ed inequivocabile.
3) La costruzione che dovrebbe sorgere in piazza della Vittoria prevedeva anche dei negozi…..negli ultimi progetti circolati (ma forse ancora non depositati) i negozi sono spariti insieme alla piazzetta con parcheggi…..tutta la comunità di Barbaiana aspetta da anni una piazza in cui ricominciare a far rivivere il paese, con negozi e magari una zona 30…..non deludiamoli!
4) Recupero delle cubature tolte da piazza maffeis: dove andranno a finire? Di più , di meno? Le ultime notizie danno per certo il posizionamento in via Omero, con qualche recupero anche in altre zone…..vorremmo essere rassicurati sul posizionamento, sulla quantità e soprattutto vorremmo che in quella zona eventuali nuove edificazioni tengano conto della problematica delle scuole, della chiusura della strada negli orari di entrata ed uscita bambini e della possibilità di inserire una pista ciclabile che permetta ai bambini di arrivare a scuola in sicurezza.
5) Edilizia convenzionata…….non se ne parla più, ma ci sarà? Sicuramente nel palazzo attualmente in costruzione non ce n’è ombra…..dove sarà posizionata? 7) Anche se gli operatori decidono di aspettare a costruire come sembra essere l’aria che tira, le opere di urbanizzazione previste dal cronoprogramma devono essere fatte subito e non quando fa comodo. Visto che sono veramente poca cosa rispetto al costruito non vorremmo che finissero pure loro nel dimenticatoio…..
Conosciamo tutti le numerose lacune che questo piano conteneva già in partenza: grosse concessioni di volumetrie a fronte di scarsissimi vantaggi per la comunità. Ora l’amministrazione fa intendere che questo problema è stato risolto con l’ultimo accordo.
Non è così, l’accordo ha permesso di sbloccare l’empasse che si era creata e di mitigare in parte l’impatto della volumetria eccessiva in centro, ma un piano come questo va governato fino in fondo e ogni singola opera va analizzata in una visione d’insieme. Lo strumento stesso del Piano Integrato di Intervento nasce per riqualificare i centri storici degradati concedendo aumenti di volumetria ai proprietari che devono inserire il loro progetto singolo in un progetto più ampio coordinato dalle amministrazioni e che porta benefici a tutta la comunità. I danni fatti in passato difficilmente potranno essere sanati, cerchiamo perlomeno di limitarli e di non farne di nuovi.
In questa ottica portiamo la nostra proposta all’amministrazione:
- istituzione di una apposita commissione che vagli e coordini le opere del piano integrato
- apertura della commissione anche ad un nostro tecnico
- elaborazione di un nuovo cronoprogramma delle opere di urbanizzazione, che preveda anche una riqualificazione della viabilità
- definizione delle linee guida per la progettazione delle opere del piano integrato - rendere esecutiva con atto amministrativo la decisione del consiglio comunale di cui sopra.
Rimaniamo in attesa di risposta.
Comitato per il controllo del PII di Barbaiana
* A seguito di segnalazioni giunteci da più persone ed in attesa di ulteriori chiarimenti, in accordo con gli scriventi della lettera, abbiamo ritenuto opportuno eliminare il punto 3 relativo ai sottotetti pubblicato in prima stesura, in quanto contenente delle informazioni a quanto pare inesatte. Se così fosse ce ne scusiamo con i diretti interessati.
mercoledì 12 maggio 2010
Una bicicletta non fa primavera (ma tante sì)
Domenica 9 maggio, anche Lainate ha partecipato alla prima “Giornata Nazionale della Bicicletta”.
Un breve intervallo di cielo sereno nel bel mezzo di una piovosissima primavera ha permesso ad un nutrito gruppo di ottimisti su due ruote di attraversare le strade e i sentieri verdi di Lainate e di raggiungere la destinazione finale: piazza Vittorio Veneto, dove i numerosi bambini intervenuti hanno potuto godersi un meritato ghiacciolo.
Sfortunatamente al rientro verso casa l’intervallo è terminato bruscamente e il gruppo dei pedalatori delle frazioni è stato sorpreso da un violento acquazzone.
Insomma non ci si è fatti mancare nemmeno il battesimo dell’acqua.
Pedalata bagnata, pedalata fortunata hanno sentenziato gli ottimisti ad oltranza. Consideriamolo come buon auspicio per le prossime edizioni.
Noi dell'associazione Cartoline da Lainate abbiamo proposto e collaborato alla realizzazione di questa prima “Biciclettata di Primavera” con in mente una frase, forse banale ma non per questo scontata: “Tutte le attività umane si basano sull’individuo, e la soluzione dei problemi collettivi non spetta solo e sempre agli altri”.
Abbiamo quindi pensato che ognuno di noi, singolarmente, potrebbe compiere un primo, semplice e concreto gesto per tentare di rendere reale il sogno di una città liberata dalla morsa del traffico e dell’inquinamento, e questo gesto è un gesto naturale e sano: il gesto di innalzarsi sui pedali di una bicicletta guardando le nostre strade da una prospettiva diversa, quella che si gode dall’alto di un sellino.
L’evento della biciclettata rientra in una serie di azioni che abbiamo e vorremmo intraprendere per stimolare l’amministrazione ad agire nella direzione di un miglioramento della vivibilità del nostro territorio.
Come primo passo abbiamo preparato e presentato una proposta di progetto per una mobilità dolce, progetto che abbiamo protocollato al termine di una gara simbolica tra bici e automobile.
Attualmente stiamo facendo da trait d’union tra tecnici della Federazione amici della bicicletta (FIAB) e l’amministrazione, per creare un tavolo di lavoro che porti alla realizzazione di percorsi ciclopedonali coerenti e funzionali all’interno del comune e in collegamento con i comuni limitrofi.
Il prossimo obbiettivo che ci siamo dati è quello di creare un “ufficio biciclette” per il territorio di Lainate.
Partiamo dalla convinzione che l’utilizzo quotidiano della bicicletta consentirebbe un migliore godimento degli spazi urbani, consentirebbe di ridisegnare itinerari inediti di spostamento, consentirebbe di vivere la città e il territorio in modo più pieno.
Le strade delle nostre città hanno perduto la loro funzione di luogo di socializzazione e incontro mantenendo quasi esclusivamente una funzione di transito, bisognerebbe ritrovare il giusto equilibrio in modo che possano tornare ad essere anche luogo di incontro e di gioco spontaneo per i bambini, come lo erano prima che la motorizzazione di massa li confinasse in riserve protette.
Vorremmo innalzare la bicicletta e il suo ritmo ideale, né troppo veloce né troppo lento, a simbolo di un futuro ecologicamente sostenibile.
Ma non come idealisti sognatori, ma come pragmatici pianificatori di un futuro migliore, consapevoli che un simbolo da solo non è in grado di trasformare una realtà fatta di grandi arterie stradali congestionate e urbanizzazione selvaggia ma consapevoli anche che questo simbolo può essere un primo passo, un primo forte impulso dal quale partire per migliorare il volto delle nostre città.
E in quest'ottica noi, singolarmente, cosa possiamo fare?
Potremmo intanto cominciare a farci una semplice domanda ogni qual volta dobbiamo spostarci da un luogo all'altro: questa volta usare l'automobile è necessario? E' la scelta migliore e più conveniente?
Alle volte sono sufficienti delle domande per cambiare lo stato delle cose.
Un breve intervallo di cielo sereno nel bel mezzo di una piovosissima primavera ha permesso ad un nutrito gruppo di ottimisti su due ruote di attraversare le strade e i sentieri verdi di Lainate e di raggiungere la destinazione finale: piazza Vittorio Veneto, dove i numerosi bambini intervenuti hanno potuto godersi un meritato ghiacciolo.
Sfortunatamente al rientro verso casa l’intervallo è terminato bruscamente e il gruppo dei pedalatori delle frazioni è stato sorpreso da un violento acquazzone.
Insomma non ci si è fatti mancare nemmeno il battesimo dell’acqua.
Pedalata bagnata, pedalata fortunata hanno sentenziato gli ottimisti ad oltranza. Consideriamolo come buon auspicio per le prossime edizioni.
Noi dell'associazione Cartoline da Lainate abbiamo proposto e collaborato alla realizzazione di questa prima “Biciclettata di Primavera” con in mente una frase, forse banale ma non per questo scontata: “Tutte le attività umane si basano sull’individuo, e la soluzione dei problemi collettivi non spetta solo e sempre agli altri”.
Abbiamo quindi pensato che ognuno di noi, singolarmente, potrebbe compiere un primo, semplice e concreto gesto per tentare di rendere reale il sogno di una città liberata dalla morsa del traffico e dell’inquinamento, e questo gesto è un gesto naturale e sano: il gesto di innalzarsi sui pedali di una bicicletta guardando le nostre strade da una prospettiva diversa, quella che si gode dall’alto di un sellino.
L’evento della biciclettata rientra in una serie di azioni che abbiamo e vorremmo intraprendere per stimolare l’amministrazione ad agire nella direzione di un miglioramento della vivibilità del nostro territorio.
Come primo passo abbiamo preparato e presentato una proposta di progetto per una mobilità dolce, progetto che abbiamo protocollato al termine di una gara simbolica tra bici e automobile.
Attualmente stiamo facendo da trait d’union tra tecnici della Federazione amici della bicicletta (FIAB) e l’amministrazione, per creare un tavolo di lavoro che porti alla realizzazione di percorsi ciclopedonali coerenti e funzionali all’interno del comune e in collegamento con i comuni limitrofi.
Il prossimo obbiettivo che ci siamo dati è quello di creare un “ufficio biciclette” per il territorio di Lainate.
Partiamo dalla convinzione che l’utilizzo quotidiano della bicicletta consentirebbe un migliore godimento degli spazi urbani, consentirebbe di ridisegnare itinerari inediti di spostamento, consentirebbe di vivere la città e il territorio in modo più pieno.
Le strade delle nostre città hanno perduto la loro funzione di luogo di socializzazione e incontro mantenendo quasi esclusivamente una funzione di transito, bisognerebbe ritrovare il giusto equilibrio in modo che possano tornare ad essere anche luogo di incontro e di gioco spontaneo per i bambini, come lo erano prima che la motorizzazione di massa li confinasse in riserve protette.
Vorremmo innalzare la bicicletta e il suo ritmo ideale, né troppo veloce né troppo lento, a simbolo di un futuro ecologicamente sostenibile.
Ma non come idealisti sognatori, ma come pragmatici pianificatori di un futuro migliore, consapevoli che un simbolo da solo non è in grado di trasformare una realtà fatta di grandi arterie stradali congestionate e urbanizzazione selvaggia ma consapevoli anche che questo simbolo può essere un primo passo, un primo forte impulso dal quale partire per migliorare il volto delle nostre città.
E in quest'ottica noi, singolarmente, cosa possiamo fare?
Potremmo intanto cominciare a farci una semplice domanda ogni qual volta dobbiamo spostarci da un luogo all'altro: questa volta usare l'automobile è necessario? E' la scelta migliore e più conveniente?
Alle volte sono sufficienti delle domande per cambiare lo stato delle cose.
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sabato 8 maggio 2010
Chi ha risposte si faccia avanti
I genitori possono contribuire a migliorare lo stato della “scuola pubblica” a cui affidano l’educazione e l’incolumità dei propri figli?
Si possono cambiare le cose partendo dal basso o dobbiamo rassegnarci a parcheggiare i nostri bambini e i nostri ragazzi in luoghi che anno dopo anno paiano perdere autorevolezza e capacità didattica?
Con queste domande a fare da presupposto si è svolto giovedì 6 maggio l’incontro del comitato genitori dell'Istituto Comprensivo Cairoli.
All’incontro era presente in rappresentanza dell’amministrazione comunale il tecnico Zannini.
Alla sua attenzione sono stati segnalati una serie di problematiche inerenti la sicurezza, le anomalie e la scarsa manutenzione a cui l’edificio è soggetto.
Il tecnico ha preso nota delle segnalazioni e ha garantito che provvederà a sollecitare e attivare i canali idonei nel rispetto delle priorità.
Tra le varie domande che sono aleggiate nella sala una merita, a nostro giudizio, di essere sottolineata : “ A che serve l’inutile e sgangherato blocco della strada nelle ore di apertura e chiusura della scuola?”
Sgangherato perché la strada è bloccata in un tratto distante duecento metri dai cancelli d’entrata ed inutile, se non controproducente, perché non attenua affatto ma semmai congestiona ulteriormente il traffico automobilistico.
I futuri lavori del Piano di Lottizzazione 17 in fondo a via Caracciolo, che prevedono una nuova strada e nuovi parcheggi potrebbero mitigare i problemi di viabilità durante le ore di scuola, ma se dobbiamo attendere la loro realizzazione finale con buona probabilità potranno goderne i benefici i figli degli alunni di oggi.
In passato si era pensato ad un senso unico lungo via Cairoli affiancato da una pista ciclabile collegata al percorso pedonale già esistente, perchè non ripensare a questa soluzione?
Ma il tema sul quale più si è dibattuto durante l'incontro è stato quello dei tagli alla scuola pubblica, e sottolineiamo solamente alla scuola pubblica.
Un tema che dovrebbe interessare e preoccupare tutte le famiglie che hanno figli nelle scuole di ogni ordine di grado (dalla materna alle superiori) e che rischia di avere pesanti ripercussioni sulla didattica e sulla cultura dei nostri figli.
Nell'istituto comprensivo di via Cairoli sono previsti per il prossimo anno, secondo il piano organico provvisorio del personale tre posti in meno per i docenti, quattro per il personale ATA, due per il settore amministrativo.
Nel mese di luglio uscirà il piano organico del personale definitivo.
Non tutti i genitori sono al corrente del fatto che durante quest'anno scolastico c'è già stata una riduzione del personale docente, ammortizzata con acrobazie gestionali che forse non sono state notate, ma che in un qualche modo hanno avuto effetti deleteri per la didattica offerta ai nostri figli.
Ad esempio a seguito dell'assenza per malattia di un'insegnante per 26 giorni di fila è venuta a mancare l'assegnazione della supplenza, pertanto i bambini sono stati suddivisi nelle altre classi creando disagio a loro stessi e alle classi in cui sono stati provvisoriamente assegnati.
Ribadiamo la domanda iniziale: i genitori possono contribuire a migliorare lo stato della “scuola pubblica” a cui affidano l’educazione e l’incolumità dei propri figli?
E se sì come?
Chi ha risposte a queste domande si faccia avanti.
Si possono cambiare le cose partendo dal basso o dobbiamo rassegnarci a parcheggiare i nostri bambini e i nostri ragazzi in luoghi che anno dopo anno paiano perdere autorevolezza e capacità didattica?
Con queste domande a fare da presupposto si è svolto giovedì 6 maggio l’incontro del comitato genitori dell'Istituto Comprensivo Cairoli.
All’incontro era presente in rappresentanza dell’amministrazione comunale il tecnico Zannini.
Alla sua attenzione sono stati segnalati una serie di problematiche inerenti la sicurezza, le anomalie e la scarsa manutenzione a cui l’edificio è soggetto.
Il tecnico ha preso nota delle segnalazioni e ha garantito che provvederà a sollecitare e attivare i canali idonei nel rispetto delle priorità.
Tra le varie domande che sono aleggiate nella sala una merita, a nostro giudizio, di essere sottolineata : “ A che serve l’inutile e sgangherato blocco della strada nelle ore di apertura e chiusura della scuola?”
Sgangherato perché la strada è bloccata in un tratto distante duecento metri dai cancelli d’entrata ed inutile, se non controproducente, perché non attenua affatto ma semmai congestiona ulteriormente il traffico automobilistico.
I futuri lavori del Piano di Lottizzazione 17 in fondo a via Caracciolo, che prevedono una nuova strada e nuovi parcheggi potrebbero mitigare i problemi di viabilità durante le ore di scuola, ma se dobbiamo attendere la loro realizzazione finale con buona probabilità potranno goderne i benefici i figli degli alunni di oggi.
In passato si era pensato ad un senso unico lungo via Cairoli affiancato da una pista ciclabile collegata al percorso pedonale già esistente, perchè non ripensare a questa soluzione?
Ma il tema sul quale più si è dibattuto durante l'incontro è stato quello dei tagli alla scuola pubblica, e sottolineiamo solamente alla scuola pubblica.
Un tema che dovrebbe interessare e preoccupare tutte le famiglie che hanno figli nelle scuole di ogni ordine di grado (dalla materna alle superiori) e che rischia di avere pesanti ripercussioni sulla didattica e sulla cultura dei nostri figli.
Nell'istituto comprensivo di via Cairoli sono previsti per il prossimo anno, secondo il piano organico provvisorio del personale tre posti in meno per i docenti, quattro per il personale ATA, due per il settore amministrativo.
Nel mese di luglio uscirà il piano organico del personale definitivo.
Non tutti i genitori sono al corrente del fatto che durante quest'anno scolastico c'è già stata una riduzione del personale docente, ammortizzata con acrobazie gestionali che forse non sono state notate, ma che in un qualche modo hanno avuto effetti deleteri per la didattica offerta ai nostri figli.
Ad esempio a seguito dell'assenza per malattia di un'insegnante per 26 giorni di fila è venuta a mancare l'assegnazione della supplenza, pertanto i bambini sono stati suddivisi nelle altre classi creando disagio a loro stessi e alle classi in cui sono stati provvisoriamente assegnati.
Ribadiamo la domanda iniziale: i genitori possono contribuire a migliorare lo stato della “scuola pubblica” a cui affidano l’educazione e l’incolumità dei propri figli?
E se sì come?
Chi ha risposte a queste domande si faccia avanti.
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mercoledì 5 maggio 2010
Giornata nazionale della bicicletta
Il 9 maggio 2010 si terrà la prima “Giornata Nazionale della Bicicletta” iniziativa promossa dal Ministero dell'Ambiente.
Una giornata ecocompatibile che rappresenta per i singoli cittadini l'occasione per testimoniare
la propria voglia di mobilità cittadina alternativa e sostenibile, per reclamare il proprio diritto a una migliore qualità della vita urbana e per chiedere che vengano create le condizioni per una mobilità meno convulsa, dove la bicicletta gioca un ruolo fondamentale nella lotta al traffico e all'inquinamento.
“Cartoline da Lainate” con il patrocinio del comune di Lainate organizza la prima edizione della
una pedalata rilassata di pochi kilometri che attraverserà le vie e i sentieri verdi di Lainate e delle frazioni
Ritrovo
Lainate: Piazza Vittorio Emanuele ore 15.00
Barbaiana, Grancia, Pagliera: Piazza del mercato ore 15.00
I due gruppi si incontreranno presso il Percorso Vitae del canale Villoresi per ritornare uniti a Lainate.
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