venerdì 26 novembre 2010

La quotidianità dell'indecenza (parte 2°)

Tempo addietro ( per l'esattezza era il 25 marzo 2010 ) avevamo pubblicato una "cartolina" indirizzataci da un cittadino che si lamentava delle "... condizioni indecenti del passaggio pedonale che collega via Roma a via Cairoli. ....Il sentiero pedonale, il praticello che lo costeggia da una parte e il canaletto irriguo dall’altra sono costellati di cartacce e rifiuti vari, addirittura di sacchi della spazzatura abbandonati; e ci troviamo nel centro del paese, non in un area periferica abbandonata.
Per non parlare poi di quanto resta tra l’erba dopo le passeggiate dei cani (perché non prevedere un’area attrezzata per permettere ai proprietari di cani di farli sfogare senza imbarazzo?)
Questo fiorire di cartacce e immondizie varie è certo un problema ma il problema maggiore sta nel fatto che a forza di passare in mezzo a questo spettacolo desolante si finisce per farci l’abitudine, per considerarlo normale, per non farci neppure più caso, tanto che si finisce per non indigna neppure più.
Il mio timore è che i nostri bambini, assistendo quotidianamente a questo stato delle cose cresceranno nella convinzione che questa indecenza sia la regola, la normalità.
... Mi rendo ben conto che l'amministrazione ha poche responsabilità nei confronti dell'inciviltà dei propri cittadini, ma una amministrazione che fa politica nel senso nobile del termine dovrebbe guardare al domani e se non opera bene oggi sarà responsabile dell’eventuale scarso senso civico dei propri futuri cittadini.
Io posso anche spiegare ai miei figli che la sciatteria e la maleducazione alla quale assistono quotidianamente non dovrebbero essere la quotidianità ma l'eccezione; io posso anche spiegare che le strade, le vie, le aree verdi delle nostre città appartengono a tutti e per questo motivo bisogna averne cura come si ha cura dei propri beni, ma se loro crescono circondati da questi esempi rischieranno di convincersi che questo è lo stato delle cose e questa è la quotidianità che ci meritiamo.
In virtù di questa considerazione chiedo agli uffici preposti di attivarsi per una campagna di pulizia più massiccia e capillare e per l’installazione di un maggiore numero di cestini della spazzatura, convinto come sono che anche gli incivili e i maleducati hanno qualche scrupolo a sporcare laddove esiste cura e pulizia....."


Da quel lontano 25 marzo nulla è cambiato come dimostra il video:



Siamo tornati a bussare ai portoni del municipio ( in senso metaforico ) protocollando questa "cartolina", attendiamo fiduciosi novita in merito:

"Buongiorno
La presente per segnalare le pessime condizioni di decoro in cui versa il vialetto pedonale che collega via Roma a via Cairoli.
La responsabilità di tale condizione è certo da attribuire alla mancanza di rispetto per gli spazi pubblici dei soliti maleducati.
Vorremmo comunque fare notare che gli operatori della nettezza urbana si limitano a pulire solo i primi metri alle estremità del vialetto ma sopratutto vorremmo fare notare l'assoluta mancanza di cestini della spazzatura lungo il tragitto.
Cestini che potrebbero essere molto utili per invogliare i “soliti maleducati” a un comportamento più civile e rispettoso.
Certi di un Vs pronto interessamento Vi ringraziamo anticipatamente."

sabato 20 novembre 2010

L'Accordo di Programma Alfa Romeo è stato bocciato. E adesso? ... Parliamone!

Inoltriamo questo invito che pur arrivando da Arese interessa direttamente anche Lainate:

"Il Comitato Difendiamo Arese e il Coordinamento Area Alfa – Un altro progetto è possibile, invitano i cittadini all'Assemblea del 26 Novembre (Auditorium Aldo Moro, presso il complesso scolastico di via Varzi, alle ore 21).
Un'occasione per far sentire la propria voce e per proporre nuove idee in fatto di trasporto pubblico, viabilità, ambiente e riassetto dell'Area Alfa.
La bocciatura da parte del Consiglio Comunale ii Rho e dell'Accordo di programma promosso da regione Lombardia per l’ex-Alfa di Arese riapre i giochi sul futuro della vasta area.
Il progetto bocciato prevedeva l’insediamento di un grosso centro commerciale e la trasformazione in residenziale, prefigurando il definitivo abbandono della vocazione industriale in un comparto di 2 milioni di metri quadrati a pochi chilometri da Milano che nel momento di massima attività impiegava 19mila lavoratori.

Regione Lombardia, che pure aveva a lungo vagheggiato l’idea del "Polo della mobilità sostenibile", è passata dall’innovazione industriale alla più prosaica e remunerativa combinazione di commerciale e residenza, contestata da un'accesa opposizione locale, dalla raccolta di 4000 firme tra i cittadini di Arese e 1600 tra quelli di Lainate, e da due partecipate manifestazioni, ad Arese e Rho.
La nostra associazione ha sostenuto un’idea diversa, chiedendo un progetto che puntasse sull’insediamento di attività produttive di eccellenza e sul rispetto dell'ambiente.
Questa scommessa ora torna in campo: senza l’ambizione di fornire una soluzione compiuta, proviamo a lanciare la palla nel campo industriale alla green economy, ovvero a chi si occupa di riduzione delle emissioni, efficienza energetica, produzione di energia da fonti rinnovabil: un vasto campo di azioni e investimenti che ovunque, nei Paesi a economia industriale, vede già in campo una vivace e crescente competizione tra imprese: pannelli fotovoltaici, materiali e componenti per edilizia ad alte prestazioni, macchine industria li a basso consumo, nuove motorizzazioni.
La domanda è: tutto ciò può concretizzarsi nell’area ex-Alfa, oppure stiamo coltivando illusioni?
Quali richieste avanzare agli interlocutori istituzionali, Regione e Stato ma anche Unione europea, per avviare un percorso che combini sfida ambientale e ripresa economica?
E ancora: perché l''idea di un trasporto pubblico su rotaia, che colleghi Arese alle ferrovie nord e al metro Rho-Pero è stato abbandonato?
Come difendere l'area verde limitrofa all'Alfa Romeo da tentazioni speculative?
Per rispondere a queste ed altre domande invitiamo la popolazione a discutere di nuove soluzioni per un'area così importante per il nostro territorio."


A margine dell'invito ci permettiamo due domande finali che non vogliono essere provocatorie ma vorrebbero servire da stimolo per un ragionamento più ampio:
l'accordo di programma Alfa Romeo è stato bocciato grazie alla mobilitazione dei cittadini e al lavoro di comitati volenterosi oppure è stato bocciato a causa di giochi di potere e di ripicche politiche dei partiti che altrimenti sarebbero tranquillamente passati sopra queste civili proteste?
Tra i due mali quale era il male peggiore: la riqualificazione che l'accordo aveva prospettato o il protrarsi dello stato di degrado e di abbandono in cui versa da tempo ( e a questo punto per altro tempo ancora) l'area ex Alfa Romeo?
Non sono domande retoriche queste, sono poste proprio perchè non abbiamo risposte.
Qualcuno è in grado di fornirle?

lunedì 15 novembre 2010

Una rosa tra il Lura e Villoresi

Sabato 20 Novembre 2010 alle ore 10.00 a Lainate presso la sala delle Capriate ( secondo piano della biblioteca pubblica ) si terrà il convegno "Una rosa tra il Lura e Villoresi".

Oltre a venire presentato ufficialmente il progetto del nuovo parco del Lura Lainatese si parlerà delle scelte verdi per Lainate, della Rete Ecologica Regionale, della dorsale verde nord Milano e del piano per rendere il canale Villoresi un corridoio verde, una fascia ecologica e ricreativa in grado di connettere Ticino e Adda oltre che le aree di verde protetto esistenti nell'area nord di Milano come Il Roccolo, le Groane, il parco del Lura e del Grugnotorto.

Ci auguriamo che gli abitanti di Lainate partecipino numerosi per dimostrare il loro interesse nei confronti delle scelte ecologiche che potranno influenzare il presente e soprattutto il futuro del nostro territorio.

martedì 2 novembre 2010

Diamo a Cesare quello che è di Cesare

Lamentarsi delle inefficienze dell'amministrazione pubblica è da sempre sport nazionale assai praticato. Talvolta anche noi vi indugiamo compiacendoci.
E’ un'attività facile, non impegna più di tanto e a chi lo pratica regala la soddisfazione di sentirsi impegnati e attenti oltre che anticonformisti.
Indignarsi, pretendere, fare del sarcasmo sono inoltre attività che possono rivelarsi una salutare valvola di sfogo.

A tale proposito si potrebbe aprire una parentesi sul ruolo che riveste nella società attuale la figura dell'indignato da salotto, del ribelle da computer, del politologo da bar, del disubbidiente da telecomando, sempre pronto a lamentarsi ma mai a proporre o a spendere il proprio tempo in prima persona.
Tale parentesi rischia però di rivelarsi troppo ampia e di portarci fuori strada; per questa volta sorvoliamo confidando nella possibilità di aprirla in una futura occasione.

Sport meno praticato è quello in cui si rende merito alle cose ben fatte, in cui si da a Cesare quel che è di Cesare. E' in effetti uno sport più difficile, che regala minori soddisfazioni e richiede una certa dose di umiltà; tra l'altro praticandolo si corre il rischio di essere accusati di piaggeria o di partitismo.
Ritenendoci immuni da tali accuse e per non fare sempre la parte di quelli che criticano e segnalano solo i lati negativi delle cose per questa volta abbandoniamo la pratica dello sport nazionale e segnaliamo alcuni lavori, a nostro giudizio, ben fatti.
Non ci riferiamo ai grossi interventi che stanno interessando o interesseranno la nostra cittadina e di cui avremo modo di parlare compiutamente in altre occasioni, ci riferiamo a opere minime riguardanti la ciclopedonabilità.
Lavori di manutenzione che danno il senso della cura di un luogo e che servono a renderlo migliore, maggiormente sfruttabile e vivibile.
Lavori che come associazione avevamo sollecitato e che, con soddisfazione, vediamo ora realizzati.
Alcune delle criticità risolta da tali lavori facevano parte delle segnalazioni che stiamo raccogliendo nell'inventario sulle mancanze ciclabili
Il risultato di tale inventario verrà protocollato a breve e consegnato all'amministrazione nella speranza di essere di aiuto nell'individuazione delle manutenzioni necessarie a rendere il nostro comune più percorribile per pedoni e biciclette e di conseguenza anche per gli automobilisti.

Diamo quindi a Cesare quel che è di Cesare:
rendiamo atto della sistemazione di un dosso di limitazione velocità in via Friuli che permette la continuità in sicurezza del percorso ciclopedonale ( il fantomatico cannocchiale) che collega via Prima Strada a via Grancia.
Rendiamo atto della sistemazione definitiva dello scivolo di ingresso della ciclabile di via Prima Strada e ne approfittiamo per lanciare un accorato appello:
Non lasciamo solo quel tratto di pista! Abbiamo fatto trenta facciamo trentuno: colleghiamo questo tratto a quello che costeggiando il Bozzente porta alla zona mercato delle frazioni.
Sono due tratti separati da qualche centinaio di metri di asfalto , di terra, di dossi e di parcheggi, qualche centinaio di metri che impediscono ai due tratti di congiungersi e di essere finalmente felici e realizzati e che impediscono ai cittadini di usare compiutamente i percorsi protetti per pedoni e ciclisti.
Rendiamo atto del ripristino della segnaletica orizzontale che delimita la lunga corsia ciclabile di via Pogliano
Rendiamo atto della risistemazione dei parapetti lungo la ciclovia del Villoresi.
Non sappiamo se sia stato un lavoro effettuato direttamente dal comune di Lainate o dal consorzio Villoresi o dalla provincia responsabile del progetto Mibici ma comunque rendiamo atto.
Infine rendiamo atto della sistemazione di una fontanella a disposizione degli assetati presso il percorso vitae del Villoresi.

Per questa volta abbiamo abbandonato lo sport nazionale e abbiamo cercato di dare a Cesare ciò che era suo, ma ci piace ribadire un fatto: il compito che ci siamo prefissati non è questo ma al contrario è quello di pungolare Cesare/amministrazione a dare il meglio di se per il bene dei cittadini e del territorio che è stato chiamato ad amministrare.