lunedì 15 febbraio 2010

Un singolare esperimento su due ruote

Lunedì mattina la piazza di Barbaiana ha fatto da teatro ad un singolare esperimento:  una gara sulla distanza breve, partenza da Piazza della Vittoria a Barbaiana e destinazione finale il “Punto Comune” di Piazza Vittorio Emanuele a Lainate.
Il vincitore ha avuto l'onere e l'onore di consegnare allo sportello protocolli una proposta per una “Mobilità Sostenibile nel comune di Lainate”. Una proposta preparata dalla nostra associazione con l'intento di sensibilizzare l'amministrazione comunale nei confronti dei problemi derivanti dal traffico e per fornire proposte atte ad agevolare e stimolare l'utilizzo di mezzi alternativi, primo fra tutti la bicicletta.

Per convenzione daremo nomi fittizzi agli eroici sfidanti: Giuseppe A. ha gareggiato in sella alla sua fida bicicletta mentre Alessandro A. era a bordo della sua fiammante autovettura.
Scopo dell’esperimento: cronometrare il tempo impiegato dai due veicoli per raggiungere la destinazione finale. Il percorso da scegliere era a completa discrezione degli sfidanti.
I due contendenti sono scattati nel momento in cui le campane della chiesa hanno battuto i primi rintocchi delle dieci.

Giuseppe a cavallo della sua due ruote si è diretto verso la pista ciclabile che costeggia il cimitero, dopo di che ha imboccato la corsia ciclabile di via Pogliano e si è infilato nel sentiero campestre che porta alla cappella del Lazzaretto ed ha raggiunto la ciclovia lungo l'alzaia del canale Villoresi.
Giunto all’altezza di via re Umberto ha infine imboccato la corsia ciclabile che lo ha condotto a destinazione. In totale 4.6 km quasi interamente effettuati su percorso protetto e per un largo tratto immerso nel poco di verde che la cupidigia cementizia degli ultimi anni ha risparmiato. Tempo di percorrenza: 16 minuti.

Alessandro nel frattempo a bordo della sua autovettura ha deciso di imboccare via Santa Virginia in direzione dell'abitato di Grancia-Pagliera. Una volta attraversate le due frazioni ha imboccato via Rho, ha passato il ponte autostradale e dopo aver cercato invano parcheggio in centro ha raggiunto a piedi l'ingresso del “punto comune”. Tempo del trasferimento 17 minuti.

A onor del vero dobbiamo sottolineare che Giuseppe ha spinto sui pedali con andatura non proprio da crociera e che Alessandro oltre ad aver guidato rispettando tutti i limiti di velocità e cartelli stradali, è stato sfortunato più volte, essendo incappato in un semaforo rosso, in una colonna all’altezza dello svincolo dell’autostrada e non avendo trovato con facilità un parcheggio libero. Eventualità sfortunate ma non infrequenti; in un orario meno congestionato il tempo di percorrenza per lui sarebbe stato probabilmente minore ma durante le ore di punta sarebbe stato con altrettanta probabilità più alto.
D'altra parte possiamo anche rispondere che non esistendo un collegamento ciclopedonale diretto tra la frazione e il comune il nostro baldo ciclante ha dovuto percorrere sentieri alternativi pittoreschi ma certo non adatti a tutte le tipologie di biciclette e di ciclisti. Se questo collegamento esistesse il tempo di percorrenza sarebbe ancora minore oltre che più agevole per chiunque.

Un dato significativo risulta dall'esperimento: utilizzando la bicicletta i tempi di percorrenza non variano sostanzialmente in relazione al traffico, utilizzando la macchina lo sono enormemente.
Volendo attenersi ai freddi dati emersi dall’esperimento possiamo affermare che per raggiungere il centro di Lainate provenendo dal centro di Barbaiana il mezzo di locomozione più veloce è la bicicletta. Ma non vogliamo limitarci al freddo dato numerico, considerando l’incertezza degli eventi e volendo essere più realisti del re ci limiteremo a dire questo: sia che si utilizzi la bicicletta, sia che si utilizzi l'automobile il tempo necessario per compiere brevi spostamenti si differenzia di poco.

Lasciateci però sottolineare alcuni fatti incontrovertibili, utilizzando la bicicletta:
Risparmi i soldi per il carburante. Non contribuisci ad aumentare l'inquinamento provocato dai gas di scarico dell'automobile. Non consumando carburante non contribuisci ad aumentare l'inquinamento provocato dall'estrazione del petrolio, dalla sua raffinazione e dal suo trasferimento.
Non incrementi il traffico. Non incrementi l'inquinamento acustico. Fai del moto e ti mantieni in forma. Aumenti il tuo buonumore perché il movimento costante della pedalata stimola la produzione di endorfine benefiche e euforizzanti.

Gente usate la bicicletta quando potete e sollecitate l'amministrazione comunale a pensare e realizzare percorsi e iniziative adatte a muoversi in sicurezza e in maniera sostenibile.

martedì 9 febbraio 2010

Il Bozzente è una fogna a cielo aperto

Il comitato spontaneo “Bonifichiamo il Bozzente” costituito recentemente da un gruppo di cittadini Barbaianesi ci ha inviato questa “cartolina da Lainate”.
Nelle loro intenzioni è il primo passo per cercare sostegno e per rendere pubbliche le loro richieste. Ben volentieri inoltriamo la loro cartolina:

“ Il torrente Bozzente è una fogna a cielo aperto che passa tra le nostre vie e a fianco delle nostre case.
Esistono problemi di inquinamento e di odori sgradevoli generati dall'inquinamento chimico e anche da quello umano: infatti il collettore di fogna dei girasoli scarica direttamente nel torrente davanti alle prime case del villaggio Campagnolo.
In alcune giornate bisogna attraversare la stradina pedonale in apnea, per non respirare queste esalazioni inquinanti, sopratutto verso sera o se gira il vento.
Inoltre esiste una forte presenza di zanzare e di topi che nelle fogne trovano alimento.
Riteniamo quindi necessario, per il diritto alla salute di tutti i cittadini, che gli scarichi di fogna del complesso residenziale i Girasoli vengano canalizzati verso la fognatura centrale.
E' necessario anche individuare, in collaborazione con i comuni interessati, le aziende che inquinano e denunciarle affinché si mettano in regola.
Ci chiediamo inoltre dove verranno convogliati i nuovi scarichi delle abitazioni che sono attualmente in costruzione nell'area tra piazza mercato e il torrente.
Un'area che pensavamo facesse parte del tanto promesso Parco delle Frazioni, un parco che, continuando ad edificare in questo modo, avrà le dimensioni di un giardinetto pubblico, sempre ammesso che venga realizzato.
Comitato Bonifichiamo il Bozzente ”


A questa cartolina e a coloro che l'hanno inviata vogliamo rispondere con una considerazione:
siamo lusingati dal fatto che il comitato abbia scelto questo nostro luogo di aggregazione virtuale come primo soggetto a cui rivolgersi per dar voce alle proprie rivendicazioni.
E' questo uno dei motivi principali per il quale è stato creato questo blog.
Ma alle sacrosante rimostranze dovete dar seguito ad azioni concrete.
Questa cartolina non deve restare l'unico frutto del vostro esservi riuniti per una sera, fatene una lettera da protocollare all'attenzione del Sindaco e dell'assessore al territorio; informatevi in maniera più dettagliata riguardo ai problemi della fogna e esigete risposte dall'amministrazione che è tenuta a rispondere ai cittadini.
Come diceva quel tale che ci ha lasciato: “libertà è partecipazione”

mercoledì 3 febbraio 2010

Non ci resta che piangere...ma questa volta facciamolo a occhi aperti

Capita a volte che alcune notizie seppur non confermate ufficialmente passando di bocca in bocca si ingigantiscano e acquisiscano sembianze di verità appurate.
Diffondendosi con il passa parola queste notizie diventano leggende metropolitane o come nel nostro caso leggende di paese.
L’ultima leggenda che circola a Barbaiana racconta che, per far posto ai nuovi edifici che verranno costruiti in piazza Maffeis, i magnifici platani che incorniciano via S. bernardo dovranno essere sacrificati.
Che qualcuno ci assicuri che si tratta solo di una stupida leggenda paesana priva di fondamento!
Che qualcuno ci dica che non è vero!
Se fosse vero non ci resterebbe che piangere.

Ma almeno questa volta se proprio dobbiamo piangere facciamolo con gli occhi bene aperti.
La corte Valenti è stata abbattuta, medesima sorte ha subito la corte del Farè, così come quella dei Cent Cù; vogliamo che anche questi antichi platani seguano la medesima sorte?
Vogliamo che a testimoniare la storia e l’identità dei nostri paesi rimangano solo foto ingiallite e i racconti dei nostri vecchi?
Anche questa volta chiuderemo gli occhi e ci gireremo dall’altra parte pensando che in fondo tutto ciò che sta fuori dall’uscio di casa non è di nostra competenza?
Oppure questa volta sceglieremo di tenere gli occhi aperti e vigileremo per impedire che venga perpetrato l’ennesimo scempio ?

Avevamo già trattato l’argomento in un post precedente , ci eravamo interessati e ci avevano dato rassicurazioni a riguardo.
Ora sembra che ci siano nuovi sviluppi e che non siano affatto piacevoli.
Nei prossimi giorni verificheremo, vi terremo informati.