L'area in questione è stata acquisita dalla società GDF ( gruppo Della Frera) che ha progettato la costruzione di un albergo 4 stelle plus di 12 piani, un altro albergo a 3 stelle di otto piani, un centro fitness e well-ness, un centro commerciale di media grandezza, una palazzina destinata a terziario, un impianto di cogenerazione e una piscina che rimarrà di proprietà comunale
Il gruppo GDF oltre a gestire l'intero complesso alberghiero andrà a gestire il centro fitness-wellnes e la piscina pubblica.
Secondo il vigente piano regolatore l'area è destinata a uso ricettivo, commerciale e terziario ma non contempla le altezze previste nel progetto.
Per rendere possibile l'incremento di altezza si è andati a fare rientrare il progetto in un Piano Integrato di Intervento, uno strumento che concede aumenti di volumetria ai costruttori in cambio del risanamento delle aree degradate.
Attualmente però una delibera regionale congela i Pii nei comuni in cui non è ancora stato approvato il Piano di Governo del Territorio, come nel caso di Lainate, a meno che all’interno dell'intervento non vengano previsti costruzioni di rilevante pubblica utilità.
Per aggirare il congelamento ecco quindi previste la Piscina comunale e l'impianto di cogenerazione.
La piscina rimarrà di proprietà comunale e la gestione verrà affidata alla Gdf: teoricamente il comune non si accolla spese di gestione, il privato si assume i rischi di impresa e la collettività ne ricava benefici.
Altra costruzione di rilevanza pubblica è l’impianto di co-generazione, che sarà in grado di creare energia elettrica, calore e aria fredda.
Supplirà al fabbisogno energetico dell’intera area e il surplus potrà essere convogliato tramite la canalizzazione del teleriscaldamento e portare calore a circa 400.000m3.
Dall’opposizione sono stati sollevati dubbi sulla convenienza della tecnologia del teleriscaldamento e sul fatto che per generare energia il cogeneratore sarà alimentato a combustibile fossile.
Considerate le nuove tecnologie a minor impatto ambientale che sono attualmente disponibili forse si potrebbe fare una scelta differente rispetto all'utilizzo di combustibile fossile, tanto più che nel precedente progetto era previsto il “Km verde” cioè un impianto a energia solare.
Ci si chiede inoltre quale sarà l’impatto sia dal punto visivo che sulla qualità dell’aria che avranno le due canne fumarie.
“ Mi rendo conto “ ha detto il sindaco “che il piano è stato portato avanti velocemente e senza chiedere il parere dell'opposizione, ma le tappe forzate sono giustificate dalla necessità di incassare gli oneri di urbanizzazione, per altro cospicui, entro l'anno”
Si autorizza il progetto e si fa cassa alla svelta incassando oneri per circa 3 milioni di euro entro l’anno il che permetterà al comune di rientrare nei parametri del patto di stabilità, obiettivo che era dichiaratamente nelle priorità di questa amministrazione.