Riceviamo e pubblichiamo questa “Cartolina da Lainate”
“Solitamente percorro il sentiero in bicicletta.
Questa volta ho preferito farlo a piedi per poterli contare con precisione e non rischiare di perderne qualcuno: sono talmente striminziti che si può correre il rischio di non vederli.
Di cosa sto parlando?
Sto parlando della dozzina di alberelli piantati lungo il sentiero del Lazzaretto come compensazione all’abbattimento di circa 3 / 400 alberi adulti avvenuto nel marzo scorso.
Compensazione, e qui cito a memoria le parole apparse su un giornale locale, effettuate: “mettendo a dimora essenze pregiate per mitigare il disagio causato dall’abbattimento degli alberi”.
Compensazione ecologica: fior di scienziati stilano protocolli e cercano soluzioni per rendere realizzabili azioni che bilancino i danni ambientali che alcune attività umana anche lecite comportano
Ho sempre avuto il dubbio che tali operazioni si risolvano con la consueta presa per i fondelli, che si rivelino solo operazioni di facciata buone per gettare fumo negli occhi e per far tacere le coscienze.
Tanto poi la cronaca ci investe di nuovi avvenimenti e ci si scorda di tutto.
Se prima avevo dei dubbi sull'effettiva efficacia di tali operazioni ora, davanti all’evidenza dei fatti, ho acquisito certezze. Negative.
Questa è l'evidenza dei fatti, queste sono le foto delle essenze pregiate “compensanti”.
Sono pronto ad accettare scommesse sul fatto che riescano a campare fino a Natale.
Non vorrei entrare nel merito della legittimità del taglio indiscriminato avvenuto questa primavera visto che è stato argomento di ampio dibattito, mi preme invece prendere spunto da questa vicenda per rimarcare una verità che non si può più fingere di non vedere: il nostro territorio eccessivamente edificato ha la necessità vitale di tenersi stretto quel poco di natura che gli resta.
Se sono queste le compensazioni ecologiche di cui tanto si parla possiamo pure farne a meno, si cerchino piuttosto altre strade che non siano queste ipocrite pennellate di verde che servono soltanto a quietare le coscienze e a perseverare in modo miope a consumare territorio”
Nell'ultima parte di questa cartolina si sfiorano argomenti come il consumo del territorio, le compensazioni ecologiche e la ricerca di strade alternative per salvaguardare il verde superstite. Sono argomenti che ci stanno a cuore e che vorremmo analizzare con maggiore profondità, segnalando quelle che a nostro avviso sono le criticità del nostro territorio e proponendo quelli che potrebbero essere i possibili rimedi.
Se avete proposte, segnalazioni e idee a riguardo siamo ben lieti di accoglierle.