martedì 22 settembre 2009

"Puliamo il Mondo" seguendo l'uomo col carretto. Parte 1

Riceviamo questa cartolina dal nostro associato Ciclante e la inoltriamo:

“Capita a molti di noi di interrogarsi, spesso sterilmente, su cosa singolarmente possiamo fare per migliorare lo stato delle cose, per migliorare la qualità del pezzo di mondo che ci è stato dato in sorte.
Ci si interroga, ci si confronta per decidere come meglio agire, si chiedono consigli e si cercano consensi.
E spesso dopo tanto pensare e parlare si rimane con le mani in mano e tanti bei propositi irrealizzati.
Poi ci sono persone che, senza troppo lambiccarsi il cervello, semplicemente prendono in mano paletta e rastrello e partono per andare a pulire il proprio pezzo di mondo.
E' il caso di un uomo che mi è capitato più volte di incrociare pedalando lungo l'alzaia che costeggia il canale Villoresi.
Quest’uomo fino a qualche tempo fa spingeva un carretto accessoriato di paletta, rastrello, falcetti vari, sacchetti della spazzatura, ora al carrello ha saldato il telaio di una vecchia graziella, così al posto di spingere può più comodamente pedalare.
L’ho visto estirpare erbacce, raccogliere rifiuti e rami secchi, accumulare sacchi pieni di spazzatura, sistemare siepi e arbusti, posizionare pietre per creare un angolo curato.
Considerato il suo abbigliamento informale e la sua attrezzatura perfettamente funzionale ma evidentemente naif ho pensato che non poteva essere un dipendente comunale,
la curiosità quindi mi ha spinto a scendere dai pedali, ad avvicinarlo e a chiedergli per quale motivo era lì a lavorare: mi ha spiegato che compie il proprio lavoro in maniera disinteressata e di propria iniziativa.
Ultimamente altri due o tre cittadini altrettanto volenterosi lo aiutano e grazie, al lavoro congiunto, hanno potuto ripulire completamente il sottobosco che costeggia l'alzaia del Villoresi per tutto il tratto di competenza Lainatese.
Si sono rimboccati le maniche hanno chiesto autorizzazione e contributi e oltre al lavoro di pulizia hanno piazzato cestini per la spazzatura, aiuole, un tavolo per la sosta e l'immancabile madonnina nei pressi del percorso Vitae.
Hanno permesso al bosco di tornare “a respirare” come recita un cartello affisso dalle loro mani volonterose
Quando gli faccio i complimenti e lo ringrazio l'uomo con il carretto si schernisce, dice ridendo che un ragazzo voleva intervistarlo e fargli le fotografie “per metterlo su internet” ma lui non ha voluto.
Considerato che anch’io avevo in mente la stessa idea mi sono limitato a rispondere al suo sorriso imbarazzato e non gli chiesto altro.
Persone come queste, che a proprie spese si ingegnano a preparare una attrezzatura per svolgere disinteressatamente un lavoro utile all'intera collettività, meritano gratitudine, quando poi si scherniscono persino davanti ad un semplice grazie diventano un esempio da imitare. “


Gli esempi esistono e Domenica 27 09 2009 a Lainate una prima, facile opportunità per seguire questi esempi è a portata di mano: Puliamo il Mondo.
Nel prossimo post ne parleremo più dettagliatamente.

5 commenti:

  1. Mi unisco anch'io ai ringraziamenti alle persone che hanno lavorato per pulire il boschetto ma non possiamo mica sperare che siano sempre i volontari a mettere a posto le cose.
    Per esempio sempre sul Villoresi chi deve aggiustare le staccionate di protezione che sono cadute, dovrà essere il comune a pensarci o bisogna spettare che qualcuno si faccia male.

    Grazie
    Domenico

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  2. Il comune deve fare la sua parte, sono d'accordo. Secondo il mio modesto parere sarebbe altresi' necessario che si riuscisse a inculcare nei nostri figli (do per scontato che i genitori gia' lo sappiano) che la "cosa pubblica" e' un bene da rispettare. Io passo spesso sul villoresi e, se e' tecnicamente corretto parlare di "staccionata caduta", e' anche palese che, molto spesso, non e' caduta per cause naturali, (se nelle cause naturali non ci vogliamo infilare anche il comportamento sconsiderato di esseri umani poco rispettosi delle regole del vivere comune).

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  3. Aarrivo ora da un rilassante giro in bici lungo la sponda del villoresi tra garbatola e lainate, effettivamente la staccionata è in buon stato e non usurata dal tempo e dalla noncuranza. Mancano dei pezzi che sono evidentemente stati divelti. Sono d'accordo con Davide, è giusto chiedere all'amministrazione di vigilare, ripristinare e tener curato, ma il rispetto per le cose di tutti è veramente poco presente nella cultura del nostro paese (e non intendo solo lainate).

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  4. Le osservazioni di Davide e Marco sono sacrosante e riguardano proprio le motivazioni che stanno alla base della creazione di questo blog: il senso civico e il rispetto per la cosa pubblica.
    Da questi due concetti nasce la partecipazione che permette al cittadino di considerare le cose pubbliche come fossero cose proprie da usufruire con riguardo.
    Il tutto senza aspettare che le cose cadano sempre dall'alto.
    Poi di fronte a certi comportamenti sconsiderati e ai meccanismi psicologici che spingono alcuni ragazzi a commettere atti vandalici c'è il rischio di farsi cadere le braccia tanto appaiono incomprensibili e al contempo fisiologici.
    Noi pensiamo che una risposta valida a questi comportamenti è consegnare a questi ragazzi un territorio che meriti il loro rispetto.

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  5. Io capisco che avete ragione sul senso civico e sul rispetto ma quello che volevo dire è adesso che le staccionate sono cadute perchè quattro pirla le hanno buttate giù chi le deve riparare il comune o quelli del canale villoresi?
    qualcuno sa la risposta?

    Domenico

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