lunedì 23 febbraio 2009

le risposte inevase

A conclusione dell’ultimo consiglio comunale aperto incentrato sul piano integrato di Barbaiana il Sig. Sindaco si scosse dal silenzio nel quale era rimasto immerso fino a quel momento e verbalizzò in modo risentito il proprio pensiero: “ Non potete lamentarvi del fatto che non forniamo risposte alle vostre domande, noi vi abbiamo fornito risposte concrete!! La mia esperienza mi fa dire che spesso chi non accetta le risposte sgradite si lamenta ingiustamente di non averle ricevute”.
A mesi di distanza ci domandiamo ancora quali fossero le risposte concrete che aveva fornito il consiglio comunale quella sera? A mesi di distanza ancora ci domandiamo indignati se quello dimostrato dal sig. sindaco fosse il rispetto che un amministratore pubblico deve rivolgere ai propri amministrati? A mesi di distanza ancora ci chiediamo quale viabilità sia stata prevista per ovviare al conseguente aumento di traffico, ci chiediamo dove verranno tracciate le vie di ingresso alle nuove costruzioni e quali saranno le loro reali dimensioni, quanti posti auto sono stati progettati per non causare nuovamente i disagi che già alcuni condomini in centro subiscono attualmente.
Ci chiediamo quali saranno i reali benefici che ricaverà la popolazione attraverso gli oneri di urbanizzazione derivanti dal progetto, quando vedremo, ad esempio, l’inizio dei lavori del nuovo campo sportivo o se è stata considerata la realizzazione di una qualche pista ciclopedonale .
Ci chiediamo se dovremo sacrificare l’unico passaggio pedonale esistente a Barbaiana per farne la via d’accesso a una nuova palazzina, se dovremo sgomitare per trovare un posto all’asilo e a scuola per i nostri bambini, ci chiediamo se dovremo ancora assistere all’abbattimento delle costruzioni che erano la memoria storica del paese e infine ci chiediamo per quanto tempo dovremo convivere ancora con il degrado urbanistico di questo paese.
A mesi di distanza da quel illuminante consiglio comunale in cui maggioranza e opposizione si esibirono nei rispettivi comizi elettorale l’unica certezza è che tutti i lavori sono bloccati.
Bloccati da pastoie burocratiche e da modifiche non digerite da tutti i protagonisti, modifiche che sono derivate dalla gestione superficiale mostrata ai tempi dell’approvazione del progetto.
Queste erano le domande che la cittadinanza si poneva e malgrado la presunzione mostrata dall’amministrazione comunale rimangono ancora inevase.

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