sabato 5 febbraio 2011

Chissà cosa ne penserebbero i Greci antichi?

Gli antichi greci possedevano una parola specifica per definire coloro i quali non avevano a cuore i problemi della comunità e che, occupandosi soltanto dei propri interessi, non avevano nulla da offrire ad essa.
Una parola che significa “persona isolata” e che definiva coloro che non si interessano di “politica”.
La parola in questione è “Idiotes”.
Il termine di per sé rende bene l'idea tanto che ci appare superflua la traduzione in italiano corrente.
Idiotes era quindi colui che non si interessava della “politica”. Politica intesa come attività legata allla “polis” ( città, comunità di cittadini) e intesa come l'arte di amministrare la società per il bene di tutti e come attività pubblica alla quale tutti i cittadini hanno il diritto, oltre che il dovere, di partecipare.
Insomma la politica nel senso più generale e nobile del termine è la partecipazione alle questioni pubbliche e riguarda tutti i componenti della società.
Tutti tranne gli “Idiotes” naturalmente.

Per agganciarci al concetto di partecipazione vorremmo prendere a prestito, con quel tanto di retrogusto polemico che mette sale nelle discussioni, le ispirate parole del nostro sindaco Alberto Landonio.
Ispirate parole apparse su “Lainate Notizie” del Febbraio 2010 e che così recitano:
“Quanti significati può assumere la parola “partecipazione”? ...intervento, adesione, coinvolgimento, l'atto di prendere parte a qualcosa, oppure è vivo interessamento ai sentimenti altrui.
Amministrare una città ... è quindi cercare di rendere concreti questi due elementi, senza proclami o populismi, ma con un’azione che, continuamente, cerchi di informare, raccogliere opinioni, condividere ...”.

Le possibilità che i cittadini hanno per partecipare attivamente alla “politica civica” sono molteplici; una di queste possibilità si manifesta, come abbiamo già scritto, avanzando proposte, segnalazioni, reclami all'amministrazione tramite lettera protocollata.
Ma la condizione necessaria affinché questa possibilità si concretizzi è che l'amministrazione risponda formalmente a questi protocolli.
Se non lo fa, oltre ad essere per termini di legge inadempiente, dimostra che, al di là della cortese disponibilità di facciata, la formalizzazione della partecipazione dei cittadini è vista come una seccatura da non incoraggiare.

Questa mancato rispetto delle regole rischia di far sì che i cittadini che non vogliono comportarsi da “idiotes” ( partecipando, condividendo e fornendo opinioni nel limite delle proprie competenze) corrano il rischio (non ricevendo risposte da quella stessa amministrazione che con alate parole sollecita partecipazione) di fare la figura degli idioti; perdonate lo scontato gioco di parole.

Qualcuno a questo punto potrebbe chiedersi il perchè di questa lungo preambolo introduttivo,
richiesta lecita che ci impone di andare al succo del discorso: il lungo preambolo era semplicemente propedeutico a questa ulteriore “Cartolina da Lainate da protocollare”:

“Spett.le Sindaco Landonio,
Vorremmo farle presente che esiste una normativa di legge che obbliga Sindaco ed Amministrazione a rispondere alle richieste scritte di qualsiasi cittadino.
Vorremmo ricordarle che le proteste contro le MANCATE RISPOSTE dell'amministrazione precedente sono state il vostro cavallo di battaglia, sia in consiglio comunale quando eravate all'opposizione sia durante quella campagna elettorale che vi ha visto premiati proprio per la promessa di maggiore apertura nei confronti delle richieste dei singoli cittadini.
Ci rammarichiamo di constatare che ora che vi trovate dall'altra parte della barricata correte il rischio di comportavi come i Vostri predecessori.
Riconosciamo la disponibilità della vostra amministrazione al confronto verbale ma le ricordiamo le richieste protocollate che attendono una risposta formale e la richiamiamo all'impegno che si assunse qualche mese fa (ammettendo di essere in fallo) di rispondere nel breve per iscritto a tutte le richieste dei cittadini, di cui lei è il rappresentante e garante del corretto funzionamento dell'amministrazione pubblica.
Certi di un suo pronto riscontro cortesemente la Salutiamo”

2 commenti:

  1. Se può consolarVi non siete gli unici a non aver avuto risposte. Io ho protocollato due richieste personali nel 2010 e sto ancora aspettando risposta. Mi sa che siamo caduti dalla padella nella brace......oppure non è una questione politica ma amministrativa, nel senso che è la macchin a comunale che si incricca non assolvendo ai propri compiti.
    Mi viene anche un dubbio: non è che chi sta ad amministrare la nostra città, dal funzionario al sindaco, ritenga superfluo dover rispondere alle richieste dei cittadini? Diciamo un aperdita di tempo?

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  2. Ciao Luca, grazie per l'appoggio morale.
    Ti diamo alcuni aggiornamenti.
    A fine 2010 abbiamo incontrato il sindaco chiedendo spiegazione personalmente. Ha ammesso di essere in difetto come amministrazione e che avrebbe provveduto al più presto a rispondere alle nostre richieste. Stiamo ancora aspettando.
    L'assessore Dell'Acqua invece, da noi incotnrato dopo la prima presentazione del PGT e a cui sono indirizzate la maggior parte delle richieste ritiene di non aver nessun dovere di rispondere, e ammette candidamente che alcune neanche le ha lette perchè troppo lunghe....no comment.

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