venerdì 5 marzo 2010

Volantini elettorali e simpatiche omissioni

Riceviamo questa lettera dal Comitato per la revisione del Piano Integrato di Barbaiana e pubblichiamo

“Lo scorso fine settimana presso i gazebo elettorali del PD era in distribuzione un volantino con un’intera pagina dedicata al piano integrato di Barbaiana.
Eravamo tentati di non replicare, per non cadere in sterili polemiche fuori tempo massimo, ma il testo è talmente pieno di dimenticanze, inesattezze e insinuazioni che ci siamo sentiti in dovere di cercare di ristabilire un minimo di verità storica.
Soprattutto a uso e consumo dei nuovi giovani vertici del PD che non hanno seguito la vicenda dalle origini; il testo certo non è certo farina del loro sacco.
Alleghiamo il testo integrale del volantino aggiungendo i nostri commenti:

Volantino: Il PII è il risultato finale di un lunghissimo lavoro di studio, elaborazione e mediazione avviato più di venti anni or sono.
Esso nasceva dall’esigenza sentita dai barbaianesi, ma anche dalle varie amministrazioni comunali, di rinnovare il centro storico del paese, rendendolo più moderno e vivibile sia dal punto di vista degli spazi privati che di quelli pubblici. Nuovi edifici, in risposta alla crescente domanda di abitazioni, che dovevano però rispettare il disegno storico della città.
Comitato: Per chi conosce Barbaiana e ci abita è difficile pensare che due torri da 7 piani previste in piazza Maffeis potessero rispettare il disegno storico del paese.
Volantino: Il programma è stato adottato dalla giunta Romanò l’11.2.2004, pochi mesi prima delle elezioni amministrative che videro la sconfitta dell’Amministrazione uscente e la vittoria della coalizione di Centro-sinistra.
Comitato: Forse uno dei motivi della vittoria della coalizione di centro-sinistra sono state proprio le scelte fatte dalla giunta Romanò sul piano integrato?
Volantino: Un anno dopo, il 18.4.2005, in una burrascosa seduta (uscita dall’aula di due consiglieri di maggioranza e di tutta la minoranza) la nuova Amministrazione approva il Programma con alcune varianti: riduzione della volumetria di circa 1.100 metri cubi, eliminazione della palazzine previste in via Palestro (a fianco di una fabbrica chimica sita nel Comune di Pogliano), spostamento dell’edificio di edilizia convenzionata verso via Roma (anziché verso via Cairoli).
Comitato: La seduta fu burrascosa perché, a detta di molti, compresi i consiglieri di maggioranza che erano usciti dall'aula consiliare le modifiche andavano a peggiorare ulteriormente le già evidenti criticità del progetto originario. Ci chiediamo inoltre da quali fantasiosi conteggi saltino fuori questi 1100 metri cubi di riduzione della volumetria.
Per quanto riguarda la palazzina in via Palestro è stata si eliminata, ma la sua cubatura è stata spostata interamente in piazza Maffeis portando alla definizione delle 2 torri da 7 piani.
Non facciamo poi commenti sulla differenza di valore economico tra un metro cubo nella periferica via Palestro e uno nella centrale piazza Maffeis.
Volantino: Eppure, dopo l’approvazione definitiva, invece di iniziare i lavori, inizia il calvario! Spuntano raccolte di firme di cittadini (non solo di Barbaiana) che si inventano un “comitato per la revisione del PII” che vuole un piano di impatto ambientale, teme uno sconvolgimento del traffico dato dalle nuove costruzioni e dalla nuova viabilità, vuole garanzie sulle altezze degli edifici.
Comitato: Il comitato si è formato spontaneamente dopo la lacunosa presentazione fatta dalla parrocchia e dopo la presa di coscienza che questo piano avrebbe condizionato per sempre il nostro paese. Tutte le persone che hanno costituito il comitato abitavano ed abitano tuttora a Barbaiana. Le 700 firme raccolte (in un solo mese) sono state vergate da cittadini lainatesi che hanno rilasciato nome, cognome ed indirizzo. La raccolta è avvenuta in luoghi pubblici come il mercato e le piazze, da volontari, con permesso rilasciato dagli uffici comunali.
Volantino: A noi, che allora eravamo in Consiglio Comunale, sorsero spontanee alcune domande: “ma dov’erano questi signori quando il programma era stato solo adottato? Perché non hanno presentato osservazioni? Perché, pur essendo diminuita la cubatura (grazie alla Parrocchia di Barbaiana che ha rinunciato a qualcosa) si parlava di cementificazione solo adesso?”
Comitato: Dove eravamo ci domandate? Eravamo distanti dalla vita amministrativa della nostra città perché illusi che regole, leggi e buon senso bastassero alla classe politica per amministrare con oculatezza. Poi ci siamo svegliati da questo sonno e abbiamo capito che una buona amministrazione ha bisogno del supporto diretto oltre che del controllo da parte della propria cittadinanza. I vostri dubbi e le vostre insinuazioni ci amareggiano e dimostrano miopia politica e indifferenza alle istanze dei cittadini. Dietro di noi ci sono solo le nostre idee e il desiderio di impegnarsi per dare ai nostri figli un paese migliore, in completa indipendenza e autonomia.
Ad ogni modo se l’ex “semplicemente sindaco” Bussini si poneva queste domande, perché non ha chiesto a noi le risposte? Perché non ci ha mai voluto ricevere? Avremmo volentieri chiarito i suoi dubbi.
Abbiamo depositato una petizione con 700 firme e, nonostante le numerose richieste, non siamo mai stati ricevuti dal sindaco per discuterla, ne mai ha risposto per iscritto come la legge gli imporrebbe entro 30gg dal deposito della petizione.
Volantino: Nonostante gli sforzi dell’ex Assessore Pioli, il programma non è decollato, anche se, nel 2008, l’accordo procedimentale predisposto dall’Amministrazione di centrosinistra non è andato in porto per la mancanza di una sola firma, quella di uno dei proprietari (?)
Comitato: Qui la dimenticanza è clamorosa: l’ex sindaco Bussini omette di scrivere che in data 13 novembre 2006 la sua stessa giunta ha approvato, in autotutela, un atto di indirizzo per l’annullamento parziale delle norme del Piano Integrato che contrastavano con il PRG.
Un atto in autotutela che di fatto bloccava i lavori del Pii.
Il comune si è reso conto tardivamente di avere fatto degli errori e ha bloccato, in autotutela, un atto approvato dalla propria giunta in attesa di definirne le anomalie. Anomalie che guarda caso erano le stesse da noi segnalate. Questa azione ha provocato ricorsi legali da parte dei proprietari costruttori e a quel punto gli sforzi e i tentativi di accordo dell'assessore Pioli, buoni o cattivi che fossero, furono i classici sforzi di chi cerca di chiudere la stalla quando i buoi sono ormai scappati.
Volantino: Il mancato avvio del PII è stato probabilmente uno dei motivi della nuova vittoria di Lainate nel Cuore e del suo portabandiera Landonio che, eletto a giugno 2009, risolveva in appena cinque mesi (guarda caso) tutte le “magagne” del PII, raggiungendo miracolosamente un accordo con le proprietà che con un atto di disinteressata generosità, rinunciano a un sacco di cubatura, senza avere sconti sugli oneri di urbanizzazione!!
Comitato: Questo allusivo commento è la degna chiusura del volantino. Chi non è in grado di fare autocritica e non ha l’umiltà di ricercare nelle proprie azioni la causa delle proprie sconfitte, va alla ricerca di tranelli, dietrologie e forze oscure.
In chiusura al nostro commento, ricordiamo all’ex-sindaco Bussini e ai suoi colleghi che il comitato per la revisione del PII di Barbaiana se pur indipendente e dichiaratamente apartitico, era formato principalmente da suoi elettori, delusi e amareggiati per il fallimento del compito che gli avevano affidato con il proprio voto.

Comitato per la revisione del PII di Barbaiana

1 commento:

  1. Concordo.
    Anche a prescindere dai contenuti tecnici del volantino, il risultato finale della precedente giunta di centro sinistra, salita al comune anche con il voto del sottoscritto, oltre allo scempio del piano integrato, ha provveduto a dare il via ad una cementificazione piuttosto pesante (es. tra via Fruli e via Prima Strada).
    Detto che la politica e' un mestiere difficile e che chi si mette in gioco lo fa a discapito della sua vita privata (cosa di cui rendo atto e ringrazio sinceramente), detto anche che chi viene eletto si trova sempre in qualche modo a dover fare i conti con le eredita' del passato (giunte precedenti), cio' che pero' alla fine resta e' l'operato: se i risultati per cui gli elettori hanno votato non sono all'altezza delle aspettative degli stessi, disquisire poi se sia perche' ci si e' trovati a gestire situazioni compromesse piuttosto che ci si sia scoperti incapaci di impostare un lavoro serio, poco conta. Cio' che conta e', come sempre, il risultato finale, da cui trarre lezioni e idee per migliorare in futuro, anziche' spunti per recriminare contro "gli altri".

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