martedì 15 giugno 2010

L’inventario dei singoli colpi di pedale

Qualcuno ha detto che per andare lontano è sufficiente mettere un passo avanti all’altro.
Ed è quello che stiamo cercando di fare.
Un passo alla volta oppure, come nel nostro caso, un colpo di pedale alla volta.
Il primo passo è stato la gara tra una tartaruga e una lepre.
Il secondo passo è stato la consegna di una proposta per la mobilità ciclabile.
Il terzo passo una biciclettata nel nostro verde assediato.
Il passo successivo ci piacerebbe fosse l’istituzione di un ufficio biciclette.
La creazione di un luogo, o ancor meglio di un gruppo, che proponga soluzioni per migliorare la mobilità ciclabile, per incentivare e rendere più sicuro e agevole l’uso della bicicletta.
Abbiamo presentato la richiesta per l’istituzione di questo ufficio biciclette e siamo in attesa di una risposta, nel frattempo vorremmo portarci avanti con i lavori e per farlo chiediamo la collaborazione dei cittadini.
Vorremmo fare un censimento delle criticità inerenti alla viabilità ciclistica presenti nel nostro territorio, una lista delle possibilità mal sfruttate, un inventario dei suggerimenti e delle soluzioni per migliorare la viabilità a pedali.
Intendiamoci: parliamo di piccoli interventi utili, di lavori veloci e poco costosi ma che possono comunque risultare efficaci per agevolare l’utilizzo della bicicletta.

Parliamo di piccoli interventi perché allo stato attuale pare prematuro parlare di lavori importanti: per stessa ammissione dell'amministrazione comunale l'ufficio tecnico non ha le risorse sufficienti per seguire il discorso della mobilità ciclabile.
Ci auguriamo che questa mancanza di risorse non sia dovuta al fatto che la mobilità ecosostenibile, a piedi o in bicicletta, non è tra le priorità di questa amministrazione.
Comunque, al di là della attuale mancanza di risorse, riteniamo importante che all’interno del futuro PGT, che deve essere adottato entro l’anno, vengano tracciate le linee guida per la realizzazione di una rete di percorsi ciclabili continui e coerenti e di misure di moderazione della velocità automobilistica nei centri abitati.
Insomma serve un piano d’insieme, non servono spezzoni di piste ciclabili che, partendo e finendo nel nulla, risultano inutili e inutilizzabili e quindi diventano spreco di denaro pubblico.

Alcune criticità ci sono già state segnalate:
la mancata connessione tra la pista ciclopedonale di via Prima Strada e quella, di recente realizzazione, che collega via Prima Strada con via Pagliera. I due tronconi distano un centinaio di metri l’uno dall’altro ma mancano di connessione, di scivoli di ingresso e sono separati da dossi di terra.
Altra segnalazione sempre a riguardo del percorso che connette via Prima Strada a via Pagliera: il percorso è interrotto all’altezza di via Friuli dove, oltre a mancare il dosso di congiunzione tra i due tronconi che servirebbe da moderatore della velocità, mancano persino gli scivoli per scendere dal marciapiede.
Pensiamo che questi non siano particolari di poco conto, la mancanza realizzazione di questi minimi e economici interventi rischia di rendere poco fruibile il percorso in oggetto; un opera, a nostro giudizio, utile e ben fatta ma che se non viene terminata anche nei particolari rischia di trasformarsi da opportunità a spreco.

Aspettiamo le vostre segnalazioni

2 commenti:

  1. Ottima iniziativa. Nel mio piccolo segnalo: a Barbaiana manca la possibilità di raggiungere facilmente in bicicletta le scuole, soprattutto per i bambini e soprattutto se si abita nella parte nord del paese. Basterebbe congiungere alcune ciclabili a quella del canaletto e chiudere opportunamente la strada davanti alle scuole.....insomma basterebbe un pò di buona volontà

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  2. una proposta...ma qualche fontanella di acqua potabile lungo il percorso-vita per sopportare questa canicola durante le ns corse serali???

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