lunedì 12 gennaio 2015

Ma quanto sono belle le commissioni comunali?


"Non servono proprio a niente. Servono soltanto a dare la soddisfazione di un ruolo a qualche persona desiderosa di fornire il proprio contributo alla collettività e sopratutto a simulare una apparenza di partecipazione collettiva alle decisioni dell'amministrazione comunale".
Erano state più o meno queste le parole con cui, qualche mese fa, alcune persone avevano espresso il loro giudizio sul ruolo delle commissioni comunali aLainate.
Io avevo dubitato che le cose stessero veramente così. Sopratutto perché mi sembravano pregiudizi dettati da precedenti disillusioni. Quando poi avevo letto il regolamento delle commissioni avevo dubitato ancora di più, perché gli articoli di quel regolamento mi sembrava fornissero un valore al ruolo dei singoli commissari.
Mi sembrava che il lavoro delle commissioni avesse la possibilità di incidere, anche se in modo parzialmente, sulle decisioni dell'amministrazione comunale, concedendo anche possibilità propositive ai singoli cittadini.
Oggi mi devo ricredere: le parole di quelle persone che io avevo giudicato disilluse erano parole vere. Che valore può avere una commissione con il suo bel regolamento se viene convocata a scadenze bibliche? 
Prendiamo ad esempio la commissione ecologia e ambiente presieduta dal solerte Rossano Rezzonico e di competenza dell'assessore alla Vivibilità Vincenzo Zini. 
E' una commissione che si dovrebbe occupare di questioni primarie come vivibilità, sostenibilità, mobilità sostenibile e tutela del territorio.
Volete sapere quante volte è stata convocata dalla data della sua costituzione a Settembre? Una, si è riunita una sola volta in sei mesi e tra l'altro per raccontare cose che già si sapevano. Non una proposta, ne un suggerimento, ne una discussione.

A cosa servono le commissioni comunali avevamo domandato qualche mese addietro, non ci rimane che ringraziare i solerti responsabili per aver dato ragione ai disincantati che avevano risposto con un sorriso disilluso.

1 commento:

  1. La politica locale come quella regionale e nazionale negli ultimi 20 anni ha fatto di tutto per allontanare il cittadinanza attiva dalle istituzioni. Le commissioni comunali una volta avevano anche poteri decisionali, oggi sono solo consultive e come dite voi, ultimamente convocate a forza. Però riflettiamo, la politica locale come quella regionale e nazionale siamo noi, sia noi che abbiamo permesso che questo accadesse e siamo noi che, se ne abbiamo la volontà , possiamo far tornare a funzionare la macchina amministrativa come dovrebbe, con i cittadini che eleggono ma non demandano e basta, controllano, partecipano, propongono, modificano e bocciano. Ma scusate il consigliere comunale o il commissario di turno che sono li pure a titolo gratuito, che voglia ha di mettersi contro ad una lobby di costruttori (è solo un esempio, mica che a Lainate ci sono lobby simili....) per opporsi ad un'evidente barriera architettonica (è solo un esempio mica che a Lainate nel 2015 costruiscono ancora delle palazzine con barriere architettoniche...) quando in consiglio comunale o in commissione a seguire la sua battaglia ci sono 4 persone contate, di cui magari 3 sono i costruttori stessi? Se alla prima commissione ecologia di settembre (tra l'altro commissione importantissima che di questi tempi dovrebbe lavorare a pieno ritmo) ci fossero stati non dico tanti ma 50 cittadini presenti, interessati, propositivi, magari la secondo seduta sarebbe stato difficile rimandarla di così tanto....io sono convinto che si sarebbe fatta già il mese successivo.

    RispondiElimina