martedì 18 gennaio 2011

Accordo di Programma per l'Alfa Romeo: Rho non ci sta? Fuori!

Ospitiamo questa "Cartolina da Arese" che tratta argomenti di evidente interesse per Lainate.

"Come nelle più becere abitudini della cattiva politica, quando la cittadinanza è distratta dalle vacanze si prendono le decisioni più antipatiche. E' successo infatti che la Giunta Regionale Lombarda ha deliberato le indicazioni per un nuovo Accordo di Programma per l’area Alfa Romeo il 29 dicembre scorso, dopo un incontro con le parti, tra cui i sindaci di Arese e Lainate. Se la parola chiave nell’accordo precedente non ratificato dal Consiglio Comunale di Rho e quindi annullato, era “multifunzionalità” (dato che una porzione significativa dell’area industriale veniva impegnata per il Centro Commerciale e per costruzioni residenziali), quella di questo quarto tentativo è “riperimetrazione”, con la chiara finalità di escludere il territorio di Rho. Da quello che si evince dalla delibera regionale, infatti, non c’è alcuna intenzione di cambiare rotta rispetto al passato accordo: le considerazioni ambientali, sociali e occupazionali che hanno motivato migliaia di persone a sottoscrivere petizioni contro il Centro Commerciale, sembrano contare zero rispetto agli interessi delle proprietà.
Anche dal punto di vista formale questo gioco a eliminazione prima del comune di Garbagnate (che si è auto-escluso dall'accordo), poi di Rho (eliminato per troppa indipendenza di giudizio dopo il no del suo Consiglio Comunale), appare poco consono a un corretto rapporto istituzionale ma perfettamente adeguato alle esigenze di un regime affaristico: chi ci sta ci sta, l’importante è concludere.
Ancora una volta i sindaci di Arese e Lainate, da fedeli osservanti della politica formigoniana, si adeguano prontamente senza farlo sapere ai propri cittadini: non a caso i siti dei rispettivi Comuni non fanno menzione della nuova convergenza, evidentemente non c’è nulla di cui andare fieri. «L’occasione fornita dalla mancata ratifica di Rho non è stata colta per ripartire, dopo tanti fallimenti, dai bisogno veri del territorio», commenta Gianluigi Forloni di Legambiente: «Il voto del Consiglio Comunale rhodense viene prima sanzionato con il ricorso al TAR da parte delle proprietà con la richiesta di 58 milioni di risarcimento, poi punito con l’esclusione dal nuovo AdP. Le istituzioni invece di riflettere e cercare soluzioni alternative che meglio accolgano le esigenze e le istanze dei cittadini, si adeguano per un modesto tornaconto». E Sara Belluzzo, presidente del Comitato Difendiamo Arese, aggiunge: «Toccherà ancora ai cittadini farsi carico della protesta e della proposta per un riutilizzo sensato dell’area. Per noi nonostante tutto un accordo con diversi contenuti rimane possibile. Fra l’altro con l’esclusione di Rho è probabile che il nuovo progetto - se avrà gli stessi contenuti - sia peggiorativo per i cittadini di Arese. E che la tangenzialina, bocciata dalle 4000 firme dei cittadini aresini, rischi di rientrare dalla finestra dei lavori straordinari per Expo». inviata dal "Comitato Difendiamo Arese" . "


Un vecchio adagio popolare meneghino recita: Piutost che nient… l’è mei piutost.
Tradotto in italiano potremmo dire: piuttosto che lasciare l'area in stato di abbandono è meglio riqualificarla alla bell'e meglio?
E' sempre conveniente ragionare in maniera realistica e scegliere tra il minore dei mali?
Protestare per pretendere il meglio piuttosto che il realizzabile è un'utopia controproducente?
Insomma il comitato "difendiamo Arese" è composto da idealisti dalle pretese irrealizzabili, da sognatori poco concreti capaci solo di protestare contro l'unico progetto di riqualificazione realizzabile oppure è composto da persone che hanno bene in mente quelle che sono le scelte sostenibili per assicurarci un futuro migliore?
Sono domande alle quali ci piacerebbe trovare delle risposte.

Un'ultima domanda in cerca di risposta: ad Arese opera un attivo comitato che si interessa di un argomento, la riqualificazione dell'ex area Alfa Romeo, di evidente interesse per il territorio.
Come mai ai distratti Lainatesi l'argomento pare non interessare?

3 commenti:

  1. avevo in passato formulato una proposta sensatissima (1985, poi 2004)che prevedeva transito su binari già esistenti di linea ferroviaria per Malpensa (poi Fiera, oggi Expo)la quale transitando per Arese avrebbe servito anche Lainate, in quanto i binari esistenti si triovano in comune di lainate: nel 2005 (novembre) si riceveva risposta (battistini assessore) da parte regione e FNM che prevedevano studio di fattibilita per ciò. Avendo quindi la fermata si avrebbe dovuto effettuare un parcheggio auto e un serio capolineo bus provenienti oltre che Lainate ed Arese, anche garbagnate, nerviano e quant'altro ( si tenga presente che da alfa romeo a cadorna avrebbero impiegato i treni 25 minuti! Ora ci si dovrebbe riimpegnare affinchè questa proposta porosengua nel suo intento, in quanto si eviterebbe sia la speculazione edilizia che potrà esserci, sia il traffico enorme che nascerà, tenendo presente che (non ufficialmente) si parla di far transitare detto traffico dalla via Montegrappa, eseguendo ponte sul Lura (altezza piscina)!!!!!

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  2. Fin da quando ero studente mi chiedevo perchè mia per muovermi da Arese ed andare in Università in bicocca dovevo prendere autobus, metrò e tram. Concordo sul fatto che serva una stazione ferroviaria oppure la metropolitana e l'area ex Alfa sarebbe il sito migliore. Allo stesso modo però mi sono sempre chiesto perchè vedevo nascere centri commerciali ovunque nell'hinterland milanese, mentre nella nostra area (Lainate, Garbagnate, Arese) non vi fosse nulla di paragonabile. I negozianti si lamentano? Forse dovrebbero capire che bisogna stare al passo con i tempi e che ormai l'era dei negozietti di strada non ha più senso nel contesto di un'area metropolitana. E perchè no, anche un bel multisala, che mi eviterebbe di dover andare fino a Cerro Maggiore o Bicocca per trovare un cinema che sia un minimo al passo con i tempi moderni in cui viviamo. Il comitato di Arese cosa vuole? a parer mio continuare a vivere nel medioevo, facendosi portavoce di idee che non tutta la cittadinanza di Arese condivide.

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  3. buon giorno a tutti
    io sono lainatese e ho seguito con attenzione la vicenda dell'AdP ex alfa con le votazioni congiunte dei consigli comunali che hanno portato alla bocciatura dello stesso attraveso il diniego del solo comune di Rho. Ricordo le dichiarazioni di giubilo delle ooposizioni rhodensi ed una in particolare del consigliere regionale del PD ex sindaco di Rho che recitava piu o meno così : nonostante Rho avesse la parte più piccola dell'area interessata dall'accordo essendo il comune più grande dei tre deve avere un ruolo guida nelle nuove scelte.
    Ora io mi chiedo da cittadino del rhodense quali siano state nel tempo le scelte strategiche del comune di rho importanti anche per gli altri comuni, quale ruolo hanno gli altri comuni nelle scelte che attua Rho ?
    La sera del diniego Rho c'è anche stato il voto favorevole di Lainate ed Arese; mi chiedo se questi due comuni meritino qualche rispetto o no ? La somma dei cittadini di Lainate ed Arese è simile ai cittadini di Rho, e giusto liquidarli come un gruppo di "fedelissimi senza cervello" o hanno qualche diritto in merito alle posizioni che difendono in nome e per conto dei cittadini che rappresentano ? Gli "indipendenti con cervello" di Rho hanno in questi giorni dimostrato la compattezza politica che avevano.
    Il nuovo accordo sarà solo tra Lainate ed Arese ? Meglio ! I due comuni molto simili tra loro hanno dimostrato di sentirsi "alla pari" senza la convinzione da parte di nessuno dei due di sentirsi superiore o più importante dell'altro equesto credo possa essere buono per entrambi.
    Rho è escluso ? vorrei tanto dire che mi dispiace ma non riesco ad essere ipocrita e quindi dico che proprio non mi frega nulla ! anzi, credo che possa essere molto meglio per Lainate ed Arese non avere come interlocutore chi è convinto di esserti superiore.
    Forse si giungerà davvero alla risoluzione del problema della riqualificazione di quell'area.

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