domenica 8 novembre 2009

Il canale Villoresi: una risorsa lunga 86 km

Il “Villoresi” è il canale irriguo più esteso d'Italia, preleva le proprie acque dal fiume Ticino per scaricarle nell’Adda dopo un percorso di 86 km da ovest verso est lungo l’alta pianura a nord di Milano.
I lavori di realizzazione cominciarono nel 1877 e vennero completati nel 1890 concretizzando l'idea dell'ing. Eugenio Villoresi di irrigare le terre a nord di Milano, terre che, per la loro natura permeabile, erano poco adatte alla coltivazione e soggette a periodiche siccità.
“Non mi darò pace” sono le parole dell’ingegnere” sino a che non avrò eliminato il paradosso di una cospicua parte della Lombardia, la regione più ricca di acque, afflitta dal flagello delle arsure deleterie”.
La rete di distribuzione si addentra nei territori da irrigare in maniera capillare, dal canale principale si dipartono 19 bocche che alimentano i canali diramatori per un attuale sviluppo complessivo di 250 km.

Allo stato attuale, oltre alla sua valenza irrigua, il canale con le sue alzaie, le sue pertinenze e i residui terreni verdi che lo fiancheggiano rappresenta una risorsa ecologica di enorme valore strategico.
Rappresenta una sorta di corridoio verde, una fascia ecologica in grado di collegare tra loro i parchi esistenti nella zona settentrionale della provincia di Milano: il parco del Ticino, quello del Roccolo, il parco delle Groane, quello del Grugnotorto, del Molgora e infine il parco dell’Adda.
Rappresenta l'asse portante della futura dorsale verde: una rete ecologica di territorio protetto che intende raggruppare tutti i parchi della parte settentrionale della provincia di Milano con l’obbiettivo di porre un freno alla continua dissipazione del territorio

All'interno di questo progetto ha un valore strategico fondamentale la realizzazione lungo il corso d'acqua di un percorso ciclabile ininterrotto denominato Ciclovia n°40 che secondo i progetti, entro la fine del 2010 sarà percorribile senza interruzione dalle sponde del fiume Ticino fino a Monza e che rappresenterà la spina dorsale dell'intera cintura di verde.
La Ciclovia n°40 fa parte di un progetto denominato MiBici avviato dalla provincia di Milano per promuovere e sviluppare una mobilità ciclabile intercomunale.
Un piano che nel corso dei prossimi anni si propone di realizzare piste ciclabili sicure e connesse tra loro all'interno di una rete efficiente, completa e continua.
Si intendono creare le condizioni affinché la bicicletta non venga considerata soltanto un mezzo utile per il tempo libero, ma diventi uno strumento effettivo di spostamento quotidiano.
Già allo stato attuale lunghi tratti del canale sono affiancati da sentieri percorribili in bicicletta, risultano interruzioni ad Arconate e Parabiago oltre che a Senago, Limbiate e Paderno Dugnano dove però attualmente sono aperti cantieri per la realizzazione di tratti di pista e di ponti ciclabili.

Lainate ha la fortuna di essere attraversata da un tratto lungo 24 km ininterrottamente ciclo-pedonale, ad eccezion fatta di alcuni attraversamenti stradali e di un'interruzione all'altezza di Parabiago.
Un itinerario che possiamo idealmente far partire da Senago, di fronte alla fornace Parodi, una delle antiche fornaci di mattoni dismesse presenti in quell'area, meritoriamente restaurata ma colpevolmente abbandonata all’incuria e all’inciviltà dei soliti vandali.
Risalendo il corso d'acqua si giunge alle spalle della stazione ferroviaria “Parco delle Groane”, è necessario percorrere il sottopasso, uscire dal parcheggio della stazione e immettersi in una stradina pedonale che riporta alla pista che costeggia su due lati il Villoresi,
Il canale attraversa il centro abitato di Garbagnate Milanese e successivamente il perimetro dello storico e decaduto stabilimento Alfa Romeo.
Si raggiunge quindi Lainate, lungo l’alzaia si affaccia l’entrata del parco di villa Visconti-Litta-Toselli, dimora di piacere seicentesca nota per gli scherzi d’acqua del Ninfeo visitabili con guide nei mesi estivi.
Si percorre qualche chilometro all'interno di un contesto prevalentemente verde, nel comune di Nerviano bisogna porre particolare attenzione all'attraversamento della SS del Sempione.
Giunti a Parabiago si è costretti ad abbandonare il canale per un breve tratto, bisogna imboccare la via sulla sinistra, incrociare una strada trafficata con sottopasso sulla destra, superato il quale ci si immettete nella rotonda verso sinistra e si ritrova il percorso.
Fino a questo punto è stato possibile godere di una pedalata lungo una striscia di verde relativamente esigua, d’ora in avanti invece il canale attraverserà zone verdi, come il parco del Roccolo, che offrono diverse deviazioni per chi voglia affrontare comode carrarecce all’interno di boschi e campi coltivati.
Lungo il percorso sono presenti diverse aree attrezzate frequentatissime durante i mesi estivi
Ad Arconate la ciclabile si interrompe. Riprenderà più avanti, nel comune di Buscate e da lì in poi mancheranno una manciata di km per raggiungere la diga di Pan Peduto e raccordarsi con la ciclovia del naviglio grande e con quelle all’interno del parco del Ticino.

1 commento:

  1. Sono contento di contraddirvi ma proprio in questi giorni ho fatto una lunga pedalata lungo il Villoresi e posso dirvi che il tratto lainate Monza e praticamente già esistente.
    A parte il passaggio sotto la stazione di Garbagnate ( ma anche a lì c'è un cantiere aperto), a Senago è stata aperto un nuovo tratto immerso nei boschi che si interrompe in via Groane. Da lì bisogna pedalare su strada normale per circa un km fino a Pinzano di Limbiate da dove parte un nuovo tratto in allestimento ma tranquillamente percorribile.
    A Paderno Dugnano un ponte ciclopedonale permette di scavalcare il Seveso e la Ferrovia (Veramente il ponte ufficialmente è chiuso, ma io sono passato lo stesso).
    Da li in poi il tragitto è molto bello, entra nel nuovo parco Grugnotorto Villoresi, pieno di gente che passeggia e fa jogging. Poi ci si infila nel centro abitato di Nova Milanese, nella campagna di Muggiò e alla fine si arriva a Monza.
    Da Lainate sono circa 30 km di ciclovia quasi ininterrotta.

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