Inoltriamo questo invito che pur arrivando da Arese interessa direttamente anche Lainate:
"Il Comitato Difendiamo Arese e il Coordinamento Area Alfa – Un altro progetto è possibile, invitano i cittadini all'Assemblea del 26 Novembre (Auditorium Aldo Moro, presso il complesso scolastico di via Varzi, alle ore 21).
Un'occasione per far sentire la propria voce e per proporre nuove idee in fatto di trasporto pubblico, viabilità, ambiente e riassetto dell'Area Alfa.
La bocciatura da parte del Consiglio Comunale ii Rho e dell'Accordo di programma promosso da regione Lombardia per l’ex-Alfa di Arese riapre i giochi sul futuro della vasta area.
Il progetto bocciato prevedeva l’insediamento di un grosso centro commerciale e la trasformazione in residenziale, prefigurando il definitivo abbandono della vocazione industriale in un comparto di 2 milioni di metri quadrati a pochi chilometri da Milano che nel momento di massima attività impiegava 19mila lavoratori.
Regione Lombardia, che pure aveva a lungo vagheggiato l’idea del "Polo della mobilità sostenibile", è passata dall’innovazione industriale alla più prosaica e remunerativa combinazione di commerciale e residenza, contestata da un'accesa opposizione locale, dalla raccolta di 4000 firme tra i cittadini di Arese e 1600 tra quelli di Lainate, e da due partecipate manifestazioni, ad Arese e Rho.
La nostra associazione ha sostenuto un’idea diversa, chiedendo un progetto che puntasse sull’insediamento di attività produttive di eccellenza e sul rispetto dell'ambiente.
Questa scommessa ora torna in campo: senza l’ambizione di fornire una soluzione compiuta, proviamo a lanciare la palla nel campo industriale alla green economy, ovvero a chi si occupa di riduzione delle emissioni, efficienza energetica, produzione di energia da fonti rinnovabil: un vasto campo di azioni e investimenti che ovunque, nei Paesi a economia industriale, vede già in campo una vivace e crescente competizione tra imprese: pannelli fotovoltaici, materiali e componenti per edilizia ad alte prestazioni, macchine industria li a basso consumo, nuove motorizzazioni.
La domanda è: tutto ciò può concretizzarsi nell’area ex-Alfa, oppure stiamo coltivando illusioni?
Quali richieste avanzare agli interlocutori istituzionali, Regione e Stato ma anche Unione europea, per avviare un percorso che combini sfida ambientale e ripresa economica?
E ancora: perché l''idea di un trasporto pubblico su rotaia, che colleghi Arese alle ferrovie nord e al metro Rho-Pero è stato abbandonato?
Come difendere l'area verde limitrofa all'Alfa Romeo da tentazioni speculative?
Per rispondere a queste ed altre domande invitiamo la popolazione a discutere di nuove soluzioni per un'area così importante per il nostro territorio."
A margine dell'invito ci permettiamo due domande finali che non vogliono essere provocatorie ma vorrebbero servire da stimolo per un ragionamento più ampio:
l'accordo di programma Alfa Romeo è stato bocciato grazie alla mobilitazione dei cittadini e al lavoro di comitati volenterosi oppure è stato bocciato a causa di giochi di potere e di ripicche politiche dei partiti che altrimenti sarebbero tranquillamente passati sopra queste civili proteste?
Tra i due mali quale era il male peggiore: la riqualificazione che l'accordo aveva prospettato o il protrarsi dello stato di degrado e di abbandono in cui versa da tempo ( e a questo punto per altro tempo ancora) l'area ex Alfa Romeo?
Non sono domande retoriche queste, sono poste proprio perchè non abbiamo risposte.
Qualcuno è in grado di fornirle?
Ma io non riesco a capire...
RispondiEliminaCome minimo, adesso, mi attendo che in quell'auditorium quella sera si presentino almeno 5400 persone.
Il mio pensiero è che tutto è stato bloccato per interessi puramente politici, che hanno solo saputo sfruttare quei cittadini contrari per fare la parte degli "eroi contro la globalizzazione".
E adesso? cosa sarà di quell'area? la mia idea è che rimarrà inutile e inutilizzata per altri anni, farà come la nostra Ex-Pista Pirelli, abbandonata per anni fino ad una scelta coraggiosa ma obbligata. Scelta che, tra parentesi, condivido. Ben vengano alberghi, piscina e McDonald's, posti che daranno lavoro e che, personalmente, utilizzerò.
Ora, riprendo la frase "La nostra associazione ha sostenuto un’idea diversa, chiedendo un progetto che puntasse sull’insediamento di attività produttive di eccellenza e sul rispetto dell'ambiente.
Questa scommessa ora torna in campo: senza l’ambizione di fornire una soluzione compiuta, proviamo a lanciare la palla nel campo industriale alla green economy, ovvero a chi si occupa di riduzione delle emissioni, efficienza energetica, produzione di energia da fonti rinnovabil: un vasto campo di azioni e investimenti che ovunque, nei Paesi a economia industriale, vede già in campo una vivace e crescente competizione tra imprese: pannelli fotovoltaici, materiali e componenti per edilizia ad alte prestazioni, macchine industria li a basso consumo, nuove motorizzazioni."
Cosa vogliamo fare di quest'area? Metterci aziende che hanno come business lo sfruttamento di energie rinnovabili? ditte che producono pannelli fotovoltaici? studi professionali che facciano studi di ottimizzazione ed efficienza energetica? E' questo che vogliamo per quest'area?
Beh, scusate, io mi dissocio, e dico che sono a favore di una zona commerciale e residenziale, che renda una zona degradata un posto dove vivere, lavorare e incontrare la gente. Sono d'accordo alla bioedilizia, e per questo punterei a far si che le case nuove siano costruite con criteri energetici, che il centro commerciale sia coperto di pannelli o che comunque possa puntare ad una specie di autosufficienza energetica. Sono d'accordo sul fatto che la viabilità vada studiata meglio, e anche a me (da pendolare milanese) piacerebbe una Lainate maggiormente collegata con le metropolitane. Tutte cose che possono essere studiate, e che apportano solo modifiche al progetto esistente.
Una zona residenziale, inoltre, potrebbe portare con sè una zona verde, un nuovo Parco come quello di Arese. Non va bene nemmeno questo?
Dico solo una cosa, mi sono rotto di tutti quelli che dicono "no" a prescindere.
Buongiorno,
RispondiEliminanon sono potuto andare all'assemblea poichè ero in trasferta a Torino per lavoro.
Qualcuno può farmi un riassunto di quanto è stato discusso?
buon giorno,
RispondiEliminaqualcuno di voi ha mai sentito il detto : "fare i conti senza l'oste".
credo che questo sia un caso nel quale questo antico adagio trovi piena rispondenza, e cioè:
questi cittadini e comitati "del no" hanno tenuto in considerazione il fatto che la proprietà dell'area che era oggetto dell' AdP è privata e non pubblica? chi la ricompra per farci tutte quelle belle aziende che producono tutto per la "green economy"?
troppi non sanno (o fingono di non sapere) che sull'area alfa esistono già delle aree e dei capannoni frutto di un precedente accordo per la reindustrializzazione dell'area ex-alfa, occupati attualmente da aziende di logistica, da rottamatori giganteschi e molti vuoti in attesa di acquirenti.
perchè tutti questi investitori della green economy non li hanno ancora comprati per insediare queste attività? perchè ?
a me sembra che ancora una volta si dica di lanciare "la palla" a qualcuno che non ha alcuna intenzione reale di riceverla e sopratutto di giocarla; quindi alla fine ciò che si lancia sono solo "balle".
concludo chiedendo se secondo voi i posti di lavoro che si sarebbero creati con il centro commerciale siano in qualche modo "peggiori" di altri ? se il centro commerciale sia o meno una attività altamente inquinanante? e da ultimo il traffico: tutte queste aziande dell'immaginario "green" come movimentano ciò che producono? con TIR ecologici?
ci vorrebbe più rispetto verso chi in un momento di crisi offre una soluzione reale e concreta sostenuta finanziaramente dalle proprie tasche e non da speranze di finanziamenti pubblici.
Luca G.
concordo con quanto detto da Luca G,
RispondiEliminasono più di venti anni che ci propinano solo "balle".
a partire dal regalo che Prodi, quando era all'IRI, ha fatto alla FIAT; dodogli la possibilità di fare la più grande speculazione fondiaria del circondario, visto che non ha inveestito una lira ma incassato tanti miliardi (di lire) nel vendere le aree ai diversi privati.
e ora qualcuno si sveglia e vuole decidere con le tasche degli altri.
sono dispiaciuto che un gruppetto di "politicanti" da quattro soldi del comune di Rho abbiano anteposto le loro beghe interne agli interessi di un area che comprende anche arese e lainate e sopratutto dove Rho era una assoluta minoranza (in termini di territorio coinvolto).
mi auguro che la proprietà possa trovare un nuovo accordo che escluda Rho dalla partita (ed anche dai ritorni economici ad esso legati) e che quindi si possa mettere mano a questa "penosa situazione" in cui versa quell'area.
M.
e' ora di finirla!!!! per voi dve essere sempre uguale .....e' ora che anche noi abbiamo dei servizi commerciali e trasporti adeguati .....meglio commercio hotel..uguale piu' lavoro x noi...
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