martedì 22 giugno 2010

L'obiettivo dei ciclisti urbani

Riceviamo e pubblichiamo questa "cartolina da Lainate":

"Vogliamo creare a Lainate un'associazione di ciclisti urbani, con l'obiettivo di contribuire fattivamente a favorire una ciclabilità sicura e gratificante del nostro territorio.
Nella consapevolezza che anche attraverso un utilizzo più frequente e diffuso di questo mezzo intelligente e salutare si possa innescare un significativo processo di riqualificazione sotto il profilo ambientale, urbano, sociale e culturale.
Sei quindi invitato a prendere parte all'incontro costitutivo dell'associazione, che si terrà giovedì 24 giugno alle ore 20.45 presso il Centro Civico Giudici di Barbaiana, in via San Bernardo, al 1° piano.
Anticipiamo alla tua attenzione la bozza dello statuto che verrà presentato durante l'incontro, in occasione del quale verrà inoltre scelto il nome dell'associazione e definito un primo calendario di azioni ed iniziative.
Ti aspettiamo!

Fabio Bucchi, Massimo Giuntoli, Danilo Petrò, Claudio Stellari

martedì 15 giugno 2010

L’inventario dei singoli colpi di pedale

Qualcuno ha detto che per andare lontano è sufficiente mettere un passo avanti all’altro.
Ed è quello che stiamo cercando di fare.
Un passo alla volta oppure, come nel nostro caso, un colpo di pedale alla volta.
Il primo passo è stato la gara tra una tartaruga e una lepre.
Il secondo passo è stato la consegna di una proposta per la mobilità ciclabile.
Il terzo passo una biciclettata nel nostro verde assediato.
Il passo successivo ci piacerebbe fosse l’istituzione di un ufficio biciclette.
La creazione di un luogo, o ancor meglio di un gruppo, che proponga soluzioni per migliorare la mobilità ciclabile, per incentivare e rendere più sicuro e agevole l’uso della bicicletta.
Abbiamo presentato la richiesta per l’istituzione di questo ufficio biciclette e siamo in attesa di una risposta, nel frattempo vorremmo portarci avanti con i lavori e per farlo chiediamo la collaborazione dei cittadini.
Vorremmo fare un censimento delle criticità inerenti alla viabilità ciclistica presenti nel nostro territorio, una lista delle possibilità mal sfruttate, un inventario dei suggerimenti e delle soluzioni per migliorare la viabilità a pedali.
Intendiamoci: parliamo di piccoli interventi utili, di lavori veloci e poco costosi ma che possono comunque risultare efficaci per agevolare l’utilizzo della bicicletta.

Parliamo di piccoli interventi perché allo stato attuale pare prematuro parlare di lavori importanti: per stessa ammissione dell'amministrazione comunale l'ufficio tecnico non ha le risorse sufficienti per seguire il discorso della mobilità ciclabile.
Ci auguriamo che questa mancanza di risorse non sia dovuta al fatto che la mobilità ecosostenibile, a piedi o in bicicletta, non è tra le priorità di questa amministrazione.
Comunque, al di là della attuale mancanza di risorse, riteniamo importante che all’interno del futuro PGT, che deve essere adottato entro l’anno, vengano tracciate le linee guida per la realizzazione di una rete di percorsi ciclabili continui e coerenti e di misure di moderazione della velocità automobilistica nei centri abitati.
Insomma serve un piano d’insieme, non servono spezzoni di piste ciclabili che, partendo e finendo nel nulla, risultano inutili e inutilizzabili e quindi diventano spreco di denaro pubblico.

Alcune criticità ci sono già state segnalate:
la mancata connessione tra la pista ciclopedonale di via Prima Strada e quella, di recente realizzazione, che collega via Prima Strada con via Pagliera. I due tronconi distano un centinaio di metri l’uno dall’altro ma mancano di connessione, di scivoli di ingresso e sono separati da dossi di terra.
Altra segnalazione sempre a riguardo del percorso che connette via Prima Strada a via Pagliera: il percorso è interrotto all’altezza di via Friuli dove, oltre a mancare il dosso di congiunzione tra i due tronconi che servirebbe da moderatore della velocità, mancano persino gli scivoli per scendere dal marciapiede.
Pensiamo che questi non siano particolari di poco conto, la mancanza realizzazione di questi minimi e economici interventi rischia di rendere poco fruibile il percorso in oggetto; un opera, a nostro giudizio, utile e ben fatta ma che se non viene terminata anche nei particolari rischia di trasformarsi da opportunità a spreco.

Aspettiamo le vostre segnalazioni

giovedì 10 giugno 2010

“Un altro progetto è possibile”.

Riportiamo questo comunicato pervenutoci dal Comitato Difesa Territorio Area Alfa “Un altro progetto è possibile”.

" Tutti in piazza, sabato 12 giugno alle 9.30 al parco Europa di Arese, per la prima grande manifestazione del Coordinamento Difesa Territorio Area Alfa “Un altro progetto è possibile!” costituito da comitati cittadini, organizzazioni sindacali, associazioni di commercianti ed esponenti di diverse forze politiche dei comuni di Arese, Garbagnate, Lainate e Rho contrari all'attuale Accordo di Programma per la Riqualificazione dell’area Alfa Romeo (AdP).

Un'occasione per fare sentire forte e chiara agli amministratori locali la voce dei tanti cittadini che si oppongono all'AdP presentato il 9 febbraio scorso dalla Regione (attualmente in attesa della ratifica dei quattro sindaci), e fare delle controproposte.
Come è noto l’accordo prevede la realizzazione di un grande Centro Commerciale (che si aggiunge a quello previsto a Garbagnate), un’ampia area residenziale, una viabilità dall'impatto estremamente negativo sul territorio (con un'inutile tangenzialina che lambisce il centro abitato di Arese), ma soprattutto cancella di fatto la vocazione industriale da gran parte dell'area.
Nonostante la petizione di 4000 firme presentate dai cittadini di Arese contro la tangenzialina e a favore di un trasporto pubblico su rotaia (che aveva convinto gli amministratori regionali a stralciare l'argomento viabilità dall'Accordo di Programma), nonostante le Osservazioni fatte dal Comitato difendiamo Arese e Legambiente alla Valutazione Ambientale strategica (VAS) dell Adp, e alla Valutazione di impatto ambientale del Centro commerciale proposto da Aglar Spa –proprietario del terreno su cui si dovrebbe insediare il Centro Commerciale, nonostante le Osservazioni al Rapporto di impatto di compatibilità commerciale (che contiene gravi incongruenze e sottovalutazioni dell'impatto del centro sul commercio locale, puntualmente smentite dai conteggi e dall'analisi del Comitato difendiamo Arese e di Legambiente) si teme infatti che il progetto prosegua senza tener minimamente conto delle tante e motivate obiezioni dei cittadini.
Sui tavoli tecnici in cui si stanno discutendo i piani per il nuovo assetto dell'Area Alfa e della viabilità connessa, la tangenzialina non viene messa in discussione se non per un parziale interramento, ed è pure comparso un mega parcheggio in funzione Expo nel bosco della Vignazza, Per questo il Coordinamento chiama a raccolta tutta la cittadinanza per chiedere con forza ai quattro Sindaci di Arese, Rho, Garbagnate e Lainate:

DI NON FIRMARE L'ADP
DI NON SVENDERE IL TERRITORIO
DI NON PUNTARE LA RIQUALIFICAZIONE ALFA SU ASFALTO E CEMENTO, MA SUL VERDE E LA GREEN ECONOMY (CHE FINE HA FATTO L'AUTO ELETTRICA?)

In occasione della manifestazione ci sarà anche un banchetto di raccolta firme per la petizione che sta già girando tra i cittadini dei quattro comuni, che chiede ai quattro sindaci e alle autorità provinciali e regionali una revisione profonda dell'AdP che elimini l'insediamento del centro commerciale e parta dai bisogni profondi del territorio, favorendo insediamenti produttivi di qualità, ricerca e innovazione nel settore ambientale, e realizzi il trasporto pubblico su rotaia, piste ciclabili e uno spazio di verde compatto.
L'appuntamento per i cittadini dei quattro comuni (a piedi o in bici) è
SABATO 12 GIUGNO alle 9.30 AL PARCO EUROPA DI VIA ALLENDE AD ARESE
è prevista l'animazione con eco-disegni per i bambini "

Per informazioni: http://sites.google.com/site/coordinamentocittadiniadpalfa/

Il Comitato Difesa Territorio Area Alfa “Un altro progetto è possibile”.

martedì 8 giugno 2010

Le fosche previsioni per il prossimo anno scolastico e l'appello dei genitori

In questi giorni i comitati genitori delle scuole Lainatesi si stanno adoperando per raccogliere firme a sostegno di una petizione da loro redatta.
Di seguito ve ne proponiamo il testo integrale:

“All’on. Ministro del MIUR - Mariastella Gelmini, All’on. Ministro del MEF - Giulio Tremonti, Al Presidente Regione Lombardia - Roberto Formigoni, Al Vicepresidente Regione Lombardia - Andrea Gibelli, Al Direttore Generale USR Lombardia - Giuseppe Colosio, Ufficio Scolastico Regionale, Ufficio Scolastico Provinciale (ufficio organico), Al Sindaco del Comune di Lainatee, p.c. Genitori di Lainate
Lainate , 27 maggio 2010
Il giorno 13/5/2010, per iniziativa della componente genitori, i consigli di istituto degli istituti comprensivi di Lainate si sono riuniti in seduta congiunta per esaminare le prospettive per l’anno scolastico 2010/2011, con riferimento alla situazione finanziaria, alla consistenza degli organici, alla formazione delle future classi prime della primaria.
È purtroppo emerso che, nonostante le assicurazioni circa il mantenimento del tempo pieno e la qualità del servizio, a suo tempo fornite ai genitori dall’amministrazione statale, i tagli al personale e alle risorse previsti per il prossimo anno scolastico superano ampiamente quelli già operati dagli uffici nell’anno corrente.
Nelle scuole dell’Infanzia ci sono liste di attesa tali da richiedere l’apertura di nuove sezioni.Nella primaria di Grancia, addirittura, sono state concesse solo due classi a tempo pieno, mentre una terza, in contrasto con le scelte espresse dalle famiglie, è stata ricondotta d’ufficio alle 27 ore del tempo ridotto.
Tutte le scuole del Comune, inoltre, dal settembre 2010 dovranno funzionare con una ulteriore, consistente diminuzione di risorse umane e finanziarie.
Ciò dimostra che, nonostante le promesse dello scorso anno, ampiamente riportate dai mezzi di comunicazione per placare il malcontento prodotto dai tagli, IL TEMPO PIENO NON È PIÙ GARANTITO, insieme al pagamento delle supplenze e dei debiti che lo Stato ha contratto nei confronti delle scuole.
Non ci troviamo pertanto davanti a un risparmio attenuto attraverso una riduzione degli sprechi, come l’amministrazione scolastica ha in passato sostenuto, ma siamo piuttosto di fronte a un indiscriminato TAGLIO DEL SERVIZIO PUBBLICO, che colpisce anche quelle realtà che, come la nostra, sono già state toccate da misure di razionalizzazione e di contenimento della spesa per l’istruzione.
Ciò considerato chiediamo:
• che nel mese di giugno, con l’adeguamento dell’organico alla situazione di fatto, le risorse tagliate, vengano restituite ed il TEMPO PIENO SIA GARANTITO A TUTTE LE FAMIGLIE che ne hanno fatto richiesta;
• siano attivate due nuove sezioni di scuola dell’infanzia, una per ogni Istituto Comprensivo;
• una sollecita corresponsione dei fondi dovuti per consentire alle scuole di poter operare nel pieno rispetto delle regole del bilancio dello Stato e di assolvere adeguatamente il mandato loro assegnato dalla normativa vigente, garantendo in tal modo un servizio qualificato e fondamentale come sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana.
Per seguire lo sviluppo della situazione e assicurare una tempestiva informazione verranno inoltre attivate forme di coordinamento e iniziative congiunte tra scuole e comuni toccati dai tagli.

FIRMATO:I Presidenti dei Consigli di Istituto degli ICS di Lainate
Aderiscono all’iniziativa:Comitato Genitori Istituto Lamarmora
Comitato Genitori Media e Primaria Cairoli”

mercoledì 2 giugno 2010

E intanto il tempo passa...e tutto rimane immobile...

Recentemente abbiamo avuto modo di rileggere un articolo apparso sul “Lainate Notizie” del Febbraio 2006.
Nell’articolo, oltre all’individuazione di alcune aree verdi che per loro qualità specifiche potrebbero diventare aree protette, venivano toccati temi quali la storia recente di Lainate, la percorrenza ciclo pedonale attraverso la riqualificazione delle antiche strade campestri e l’ incremento e valorizzazione delle aree verdi esistenti. Argomenti che ci trovano in perfetta sintonia e che riteniamo privi di qualsiasi connotazione partitica.
Ciò che rende ancora valido e attuale questo articolo di 4 anni fa è che da allora nulla è cambiato, nessuna azione è stata intrapresa in questa direzione sia dalla passata e che dalla presente amministrazione sebbene, siamo sicuri, a parole tutti siano d’accordo.
Per questo motivo abbiamo deciso di riproporre l’articolo, confidando che vengano analizzati i contenuti tralasciando qualsiasi condizionamento di collocazione partitica.

“Il territorio di Lainate, sebbene abbia subito a partire dagli anni ’60 una profonda trasformazione con il passaggio da nucleo urbano prevalentemente agricolo a cittadina caratterizzata da una crescente urbanizzazione sia in termini residenziali che industriali, offre ancora parecchie opportunità per l’incremento, la tutela e la valorizzazione delle aree libere, in particolare delle aree agricole, delle aree a verde e del sistema dei parchi urbani e territoriali. La tematica del verde è da anni presente nella coscienza dei cittadini e più o meno nei programmi delle diverse Amministrazioni Comunali che si sono succedute negli anni.
• Sicuramente attorno agli anni ’60 il tema del verde non costitutiva una priorità. Si usciva di casa e vi erano campi dappertutto. I prati incolti permettevano a noi ragazzi il gioco del pallone e altre attività motorie. Sono di quegli anni i cosiddetti “primi giardinetti”, recintati con orari definiti, con qualche elemento di arredo (panchine, giochi per bimbi).
Pensiamo a quello tuttora esistente di Via Labriola e a quelli dismessi di Via Mazzini e di Via Sicilia.
• Negli anni ’70 assistiamo all’apertura al pubblico del grande Parco storico di Villa Litta che oltre a offrire svago e riposo alle persone permette la conoscenza a tanti del patrimonio storico e architettonico di Villa Litta.

• Negli anni ’80, a seguito dell’attuazione di alcuni Piani di Lottizzazione che prevedevano la cessione di aree al Comune, si sono costituite altre aree a verde. Molto semplici, vedevano la presenza di prati con alberi disposti a filare ed a macchia e qualche attrezzatura (porte del pallone, giochi di legno).
Pensiamo alle aree di Via Cattaneo, Via Marche, Via Valsugana, Via Cairoli e altre ancora.
• Negli anni ’90, con l’acquisizione da parte del Comune di alcune vaste aree si è proceduto a costituire aree di “forestazione”, aree cioè ove è prevalente la funzione paesaggistica con la presenza di essenze fittamente piantumate. Queste aree con piante quali carpini, querce, castagni, betulle, noccioli, aceri, costituiscono oggi dei grandi polmoni a verde. Pensiamo al “bosco” limitrofo alla circonvallazione est-zona Caronasca, all’area di Via Valsugana, all’area limitrofa al centro sportivo, al Villoresi, e a tante altre aree ancora.

Oggi occorre fare un salto di qualità e puntare ad una strategia ideale e progettuale che veda le aree a verde non solo come singole entità, ma elemento strategico e portante della riqualificazione del paesaggio nel suo insieme.
Oltre alle aree a verde sopra citate il nostro territorio offre ancora delle grandi opportunità:

- boschi “lineari” caratterizzati per lo più da robinie lungo le stradi campestri e lungo i torrenti naturali (Lura e Bozzente) e i canali artificiali (Villoresi);
- “siepi” con arbusti vari di tipo spontaneo che con la loro vegetazione e i loro frutti offrono riparo e alimentazione alla fauna selvatica lungo i perimetri ed i canali dei campi agricoli; - filari di “platani” lungo i tracciati agricoli, a rompere con le loro cortine i campi coltivati (zona Grancia);
- presenza di zone boschive spontanee: ex cava zona Alfa Romeo, vecchio alveo del Bozzente, zona Villa Meraviglia a Barbaiana.

E poi... e poi vi sono le aree agricole che sebbene insidiate dalla crescente urbanizzazione devono essere tutelate e costituire con le aree agricole dei Comuni limitrofi (Rho, Garbagnate, Caronno, Origgio, Nerviano) zone “cuscinetto” tra i diversi centri abitati attraverso il vincolo di aree aventi valenza naturale e paesaggistica.
Le aree libere (verdi, agricole, boschi lineari, etc.) dovranno necessariamente essere collegate una con le altre in maniera tale da costituire una interconnessione anche con le residenze e gli spazi aventi funzione sociale e pubblica (scuola, oratori, centri sportivi, etc.). E anche in questo il territorio di Lainate offre grandi opportunità, pensiamo a tutto il sistema delle strade campestri. Tali strade non devono essere considerate dei semplici tratturi di campagna. Questi tracciati costituiscono l’elemento strutturale su cui si è sviluppato il territorio di Lainate. Presenti già nella mappa del Catasto di Maria Teresa d’Austria (1721), tali strade sebbene interrotte, modificate, abbandonate, ancora oggi se migliorate e riqualificate possono e devono costituire elemento strutturale di raccordo per le percorrenze ciclo-pedonali tra le diverse realtà del nostro territorio.
Pensiamo alla vecchia strada di collegamento (cascina Brusiggia) con Passirana (ex frazione di Lainate sino al 1927), alla Via Rubicone strada di collegamento tra Lainate e Grancia, alla Caronasca strada di collegamento tra Lainate e Caronno verso nord, alla Via S. Antonio (cascina S. Antonio, edicola sacra di S. Antonio), alla vecchia strada per Biringhello, Rho e altre ancora. Pensiamo all’utilizzo delle alzaie del canale Villoresi. L’alzaia del canale principale è percorsa tutti i giorni da una moltitudine di persone sia per un semplice passeggio sia per attività motorie. L’utilizzo dell’alzaia permette un facile collegamento lineare con territori limitrofi in particolare verso est (Parco delle Groane), verso ovest (parco del Roccolo e parco del Ticino). È necessario però definire un progetto che preveda l’utilizzo delle alzaie anche dei canali secondari che dipartendosi dal canale principale permetterebbe la percorrenza del territorio verso la zona sud del territorio (Passirana, Nerviano).
Al pari di altri percorsi ciclo pedonali di recente realizzazione nelle nuove zone urbanizzate, le vecchie strade campestri e le alzaie del Villoresi, devono costituire l’ossatura portante del nostro territorio tali da favorire la percorrenza ciclo pedonale per gli spostamenti nell’ambito del nostro territorio.
Oltre alla valorizzazione e riqualificazione delle aree a verde esistenti, delle aree agricole e delle zone boschive spontanee attestate lungo i corsi d’acqua occorre prevedere un forte programma di piantumazione che dovrebbe attuarsi in alcune zone compromesse, in particolare nelle zone limitrofe l’autostrada. Nelle zone industriali è opportuno che si attui una piantumazione in tutte le aree libere (aiuole, aree residuali, etc.). Le piante oltre ad avere indubbi benefici per la depurazione dell’aria svolgono anche le funzione estetica di barriera vegetativa attenuando il rigore tra lo spazio edificato e lo spazio libero. Lungo l’autostrada è possibile integrare con barriere naturali le barriere antirumore installate, con lo scopo di attenuare l’impatto acustico e “filtrare” l’inquinamento dovuto ai gas di scarico del traffico veicolare.
Occorre inoltre definire e rendere organica la costituzione ed il miglioramento di alcune grandi aree a verde di interesse locale esistente o in via di formazione, in particolare:

- Parco storico di Villa Litta Tutela, riqualificazione e valorizzazione di concerto con la ridefinizione dell’area limitrofa ex podere Toselli;

- Il bosco in città Riordino, pulizia, valorizzazione con nuove funzioni dell’area oggetto di rimboschimento zona di Via Clerici – circonvallazione est – Caronasca;

- Parco del Villoresi Tutela delle zone limitrofe al canale principale in connessione con gli altri parchi territoriali attestati sul Villoresi lungo l’asta tra il Ticino e l’Adda.

- Area dello sport e dell’acqua Valorizzazione e potenziamento dell’area centro sportivo lungo la circonvallazione ovest occupata da un campo di calcio, campo di rugby, bocciofila, da una zona rimboscata con percorso vita attrezzato e altre aree a verde da riqualificare e rendere funzionali per l’attività sportiva anche non agonistica, lo svago ed il tempo libero.
La presenza del Villoresi potrebbe favorire la formazione di specchi d’acqua.
- Parco del Lazzaretto di Grancia Il Lazzaretto, il canale secondario del Villoresi, con i suoi manufatti idraulici, il parco urbano di Grancia già esistente, il rapporto con la vecchia corte della Grancia, i filari di platani, le strade campestri verso la Garbatola e Villanova, le aree agricole limitrofe...
- Strada-parco lineare Elemento di unificazione tra il nucleo di Lainate, Grancia, Pagliera, Barbaiana. Cannocchiale con andamento sud/nord, parte dal quartiere Valsugana in Lainate e si sviluppa verso sud interferendo con la Via Rubicone, antica strada di collegamento tra Lainate e Grancia, sino alla zona limitrofa all’area del nuovo mercato e al costituendo parco delle frazioni di Via Friuli.
- Parco delle Frazioni Area sita tra via Friuli e il Bozzente limitrofa al mercato delle frazioni. Tale area, valorizzando la fascia boschiva già esistente con andamento est-ovest caratterizzata da una strada campestre, da filari di Robinia, dal canalino terziario del Villoresi, potrebbe essere caratterizzata da ampi prati, con alberi disposti a filare e a macchia, con attrezzature per il gioco e il tempo libero; simile pertanto a quella vasta area adibita a parco ( Le Garbine) sita nel comune di Garbagnate Milanese limitrofa al Villoresi e alla zona ex Alfa Romeo.

- Parco del Lura Tutela e valorizzazione delle aree boschive e agricole attestate lungo il corso del Lura, le strade campestri limitrofe e alcune cascine preesistenti (Cascina S. Isidoro, Panigadi).
Il tutto in continuità con il già costituito Parco del Lura che interessa a nord il Comune di Caronno Pertusella.
- Area dello svago ed il tempo libero Area di tipo agricolo posta tra l’edificato est di Lainate e l’Alfa Romeo, quest’area presenta un’opportunità per Lainate.
L’attività sportiva ora esistente (golf) può e deve essere integrata con spazi di funzione per il tempo libero con modeste attrezzature e il favorire delle percorrenze ciclo-pedonali lungo le strade campestri esistenti ed il canale secondario del Villoresi esistente. È evidente che ci vorrà del tempo per attuare quanto sopra esposto, ma l’importante è che si diffonda tra i cittadini, tra le forze sociali e politiche, tra gli Amministratori la consapevolezza che questo è il momento per fare delle scelte chiare e coraggiose attraverso l’approvazione in tempi brevi di un piano delle aree a verde e dei percorsi ciclo-pedonali che possa costituire l’ossatura e lo strumento che fissi la compatibilità delle previsioni di sviluppo urbanistico del Piano Regolatore Generale Vigente con la tutela dell’ambiente naturale e storico del nostro territorio.”

Articolo a firma Giancarlo Foi